In equine reproduction, to date, the most common method in most breeds is that of artificial insemination with the use of frozen semen. This practice allows multiple inseminations with the use of a single sperm sample, as the start of a pregnancy occurs with a reduced dose of semen. In addition, the collection of semen with artificial vaginas and its freezing allow to: reduce the transmission of diseases, break down geographical barriers, accelerate genetic improvement, have a wide choice on the part of breeders and preserve the genetic material of the animal for an unlimited period of time. However, the problems related to the use of frozen equine semen are known as there are numerous stressful actions that can negatively affect the quality of the sperm, such as: sample handling, quality assessment, freezing and thawing. Reducing individual variability is one of the biggest challenges in cryopreservation as, unlike other species, the replacement of a stallion, which has poor sperm quality, is not an acceptable option. During the internship carried out at the "Centro Equino ARCADIA", the case of a three-year-old thoroughbred stallion approached for the first time riding on the mannequin was followed, which presented some difficulties. In order to solve them, different methods (models of artificial vagina) of semen collection were evaluated, the addition of the diluter in different time periods during the breeding session and the use of different cryoprotectants (Gent Extender or BotuCrio®). For the problems inherent to the behavior and preferences of the stallion, two models of artificial vagina were used: Colorado and Missouri. The first, rejected by the stallion, did not produce ejaculation. The second, accepted by the stallion, produced ejaculation from the first used; water temperature and pressure were still modulated to make them more suitable for the subject. The microscopic quality of the semen was examined by evaluating: ejaculate volume, concentration, motility, sperm vitality and morphology. As a result it was observed that the addition of 10 ml of EquiPlus diluter as a predilution of the sample resulted in greater motility of the fresh semen. In fact, it was 81% in the samples collected with the use of this technique, compared to the value of 73% of the samples collected without its use. As for the differences between cryoprotectants, it was found that a greater conservation of the average sperm motility after thawing was achieved when BotuCrio® was used (45%) compared to the use of the Gent Extender cryoprotectant (30%). It was also interesting to note how the use of predilution combined with dilution in BotuCrio® resulted in an increase in post-thawing semen motility up to 48% on average. In conclusion, the data collected, in accordance with the scientific literature, show that with attention to the preferences of the stallion, the predilution of the sample and the correct choice of cryoprotectant, the quality of fresh and frozen equine semen could be improved. It would thus be possible to improve the performance of a subject and ensure a better reproduction practice.
In riproduzione equina, ad oggi, il metodo più diffuso nella maggioranza delle razze, è quello dell’inseminazione artificiale con l’utilizzo di seme congelato. Tale pratica permette inseminazioni multiple con l’utilizzo di un solo campione spermatico, in quanto l’avvio di una gravidanza avviene con una dose ridotta di seme. In più, la raccolta di seme con vagine artificiali ed il suo congelamento permettono di: ridurre la trasmissione di malattie, abbattere barriere geografiche, accelerare il miglioramento genetico, disporre di un’ampia scelta da parte degli allevatori e preservare il materiale genetico dell’animale per un periodo illimitato di tempo. Tuttavia, sono note le problematiche legate all’utilizzo di seme congelato equino poiché sono numerose le azioni stressanti che possono incidere negativamente sulla qualità degli spermatozoi, come: la manipolazione del campione, la valutazione della qualità, il congelamento e lo scongelamento. Ridurre la variabilità individuale è una delle maggiori sfide nella crioconservazione in quanto, a differenza di altre specie, la sostituzione di uno stallone, che presenta scarsa qualità spermatica, non è un’opzione accettabile. Durante l’attività di tirocinio svolta presso il “Centro Equino ARCADIA” è stato seguito il caso di uno stallone Purosangue di tre anni avvicinato per la prima volta alla monta sul manichino, che ha presentato alcune difficoltà. Al fine di risolverle sono stati valutati differenti metodi (modelli di vagina artificiale) di prelievo del seme, l’aggiunta del diluitore in periodi temporali diversi durante la sessione di monta e l’utilizzo di differenti crioprotettori (Gent Extender oppure BotuCrio®). Per le problematiche inerenti al comportamento e alle preferenze dello stallone sono stati utilizzati due modelli di vagina artificiale: Colorado e Missouri. La prima, rifiutata dallo stallone, non ha prodotto l’eiaculazione. La seconda, accettata dallo stallone, ha prodotto l’eiaculazione già dal primo utilizzato; sono state ancora modulate temperatura e pressione dell’acqua affinché risultassero più adatte al soggetto. La qualità microscopica del seme è stata esaminata valutando: il volume dell’eiaculato, la concentrazione, la motilità, la vitalità spermatica e la morfologia. Come risultato è stato osservato che l’aggiunta di 10 ml di diluitore EquiPlus come prediluizione del campione ha determinato una maggior motilità del seme fresco. Infatti, risultava del 81% nei campioni raccolti con l’utilizzo di tale tecnica, rispetto al valore di 73% dei campioni raccolti senza il suo utilizzo. Per quanto riguarda le differenze tra i crioprotettori, si riscontrato che una maggior conservazione della motilità media degli spermatozoi dopo lo scongelamento è stata ottenuta quando il BotuCrio® è stato utilizzato (45%) rispetto all’utilizzo del crioprotettore Gent Extender (30%). È inoltre stato interessante notare come l’utilizzo della prediluizione combinato con la diluizione in BotuCrio® abbia determinato un incremento della motilità di seme post scongelamento fino al 48% di media. In conclusione, i dati raccolti, in accordo con la letteratura scientifica, evidenziano che con l’attenzione alle preferenze dello stallone, la prediluizione del campione e la corretta scelta del crioprotettore si potrebbe migliorare la qualità del seme equino fresco e congelato. Risulterebbe così possibile migliorare le prestazioni di un soggetto e garantire una migliore pratica di riproduzione.
Effetti di diverse procedure di raccolta e congelamento sulla qualità del seme equino
PETRUZZELLI, CARLOTTA
2020/2021
Abstract
In riproduzione equina, ad oggi, il metodo più diffuso nella maggioranza delle razze, è quello dell’inseminazione artificiale con l’utilizzo di seme congelato. Tale pratica permette inseminazioni multiple con l’utilizzo di un solo campione spermatico, in quanto l’avvio di una gravidanza avviene con una dose ridotta di seme. In più, la raccolta di seme con vagine artificiali ed il suo congelamento permettono di: ridurre la trasmissione di malattie, abbattere barriere geografiche, accelerare il miglioramento genetico, disporre di un’ampia scelta da parte degli allevatori e preservare il materiale genetico dell’animale per un periodo illimitato di tempo. Tuttavia, sono note le problematiche legate all’utilizzo di seme congelato equino poiché sono numerose le azioni stressanti che possono incidere negativamente sulla qualità degli spermatozoi, come: la manipolazione del campione, la valutazione della qualità, il congelamento e lo scongelamento. Ridurre la variabilità individuale è una delle maggiori sfide nella crioconservazione in quanto, a differenza di altre specie, la sostituzione di uno stallone, che presenta scarsa qualità spermatica, non è un’opzione accettabile. Durante l’attività di tirocinio svolta presso il “Centro Equino ARCADIA” è stato seguito il caso di uno stallone Purosangue di tre anni avvicinato per la prima volta alla monta sul manichino, che ha presentato alcune difficoltà. Al fine di risolverle sono stati valutati differenti metodi (modelli di vagina artificiale) di prelievo del seme, l’aggiunta del diluitore in periodi temporali diversi durante la sessione di monta e l’utilizzo di differenti crioprotettori (Gent Extender oppure BotuCrio®). Per le problematiche inerenti al comportamento e alle preferenze dello stallone sono stati utilizzati due modelli di vagina artificiale: Colorado e Missouri. La prima, rifiutata dallo stallone, non ha prodotto l’eiaculazione. La seconda, accettata dallo stallone, ha prodotto l’eiaculazione già dal primo utilizzato; sono state ancora modulate temperatura e pressione dell’acqua affinché risultassero più adatte al soggetto. La qualità microscopica del seme è stata esaminata valutando: il volume dell’eiaculato, la concentrazione, la motilità, la vitalità spermatica e la morfologia. Come risultato è stato osservato che l’aggiunta di 10 ml di diluitore EquiPlus come prediluizione del campione ha determinato una maggior motilità del seme fresco. Infatti, risultava del 81% nei campioni raccolti con l’utilizzo di tale tecnica, rispetto al valore di 73% dei campioni raccolti senza il suo utilizzo. Per quanto riguarda le differenze tra i crioprotettori, si riscontrato che una maggior conservazione della motilità media degli spermatozoi dopo lo scongelamento è stata ottenuta quando il BotuCrio® è stato utilizzato (45%) rispetto all’utilizzo del crioprotettore Gent Extender (30%). È inoltre stato interessante notare come l’utilizzo della prediluizione combinato con la diluizione in BotuCrio® abbia determinato un incremento della motilità di seme post scongelamento fino al 48% di media. In conclusione, i dati raccolti, in accordo con la letteratura scientifica, evidenziano che con l’attenzione alle preferenze dello stallone, la prediluizione del campione e la corretta scelta del crioprotettore si potrebbe migliorare la qualità del seme equino fresco e congelato. Risulterebbe così possibile migliorare le prestazioni di un soggetto e garantire una migliore pratica di riproduzione.File | Dimensione | Formato | |
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