Nel presente lavoro, conclusivo del mio primo percorso di studi, la situazione emergenziale dovuta al diffondersi repentino del virus in tutto il pianeta, mi ha dato spunto per fare una disamina delle grandi crisi economiche che negli ultimi cento anni, hanno caratterizzato la vita dei Paesi. Il presente lavoro si apre con un ritorno al passato, alla bolla speculativa che portò al martedì nero del crollo della Borsa di New York nel 1929, con il riferimento agli interventi dei grandi economisti come Keynes, che cercarono di interpretare, spiegare quali meccanismi portarono alla grande depressione, che sconvolse l’America, e la cui onda d’urto fu avvertita anche in Europa. Un altro riferimento è alla recessione del 2008, dovuta ad una concessione spregiudicata di mutui che si trasformò in un’arma a doppio taglio per i contraenti dei prestiti. Già nel 2008, la crisi aveva preso una connotazione globale, a causa delle interdipendenze finanziarie dei Paesi. La crisi economica che stiamo vivendo, però, rispetto a quelle passate ha colto tutti i Paesi, impreparati e di sorpresa, perché a differenza delle recessioni del secolo scorso e dei primi anni del 2000, non è stata innescata da speculazioni finanziarie ed economiche tali da poterla prevedere, ma dovuta ad un evento del tutto nuovo che ha messo a durissima prova il sistema economico. Nell’ultima parte lo sguardo è volto verso le soluzioni alla crisi, quali possono essere le modalità di ripresa da una recessione che ha originato un vuoto non facile da colmare e le cui conseguenze si rifletteranno sulla vita economica futura.
Le grandi crisi economiche: analisi del cambiamento 1929, 2007/2010, 2020
GUASTELLA, DOMENICO
2020/2021
Abstract
Nel presente lavoro, conclusivo del mio primo percorso di studi, la situazione emergenziale dovuta al diffondersi repentino del virus in tutto il pianeta, mi ha dato spunto per fare una disamina delle grandi crisi economiche che negli ultimi cento anni, hanno caratterizzato la vita dei Paesi. Il presente lavoro si apre con un ritorno al passato, alla bolla speculativa che portò al martedì nero del crollo della Borsa di New York nel 1929, con il riferimento agli interventi dei grandi economisti come Keynes, che cercarono di interpretare, spiegare quali meccanismi portarono alla grande depressione, che sconvolse l’America, e la cui onda d’urto fu avvertita anche in Europa. Un altro riferimento è alla recessione del 2008, dovuta ad una concessione spregiudicata di mutui che si trasformò in un’arma a doppio taglio per i contraenti dei prestiti. Già nel 2008, la crisi aveva preso una connotazione globale, a causa delle interdipendenze finanziarie dei Paesi. La crisi economica che stiamo vivendo, però, rispetto a quelle passate ha colto tutti i Paesi, impreparati e di sorpresa, perché a differenza delle recessioni del secolo scorso e dei primi anni del 2000, non è stata innescata da speculazioni finanziarie ed economiche tali da poterla prevedere, ma dovuta ad un evento del tutto nuovo che ha messo a durissima prova il sistema economico. Nell’ultima parte lo sguardo è volto verso le soluzioni alla crisi, quali possono essere le modalità di ripresa da una recessione che ha originato un vuoto non facile da colmare e le cui conseguenze si rifletteranno sulla vita economica futura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/32149