Obiettivo del presente lavoro è cercare di spiegare perché ancora oggi vi sia un interesse sempre più frequente per la Cisitalia, nonostante siano passati 57 anni dalla scomparsa della piccola Casa automobilistica torinese fondata da mio Bisnonno Piero Dusio nel 1946. Una piccola realtà che ha rivoluzionato il design, l’aerodinamica e la tecnica dell’automobilismo mondiale e che ha attratto in soli tre anni nomi di geni come Dante Giacosa, Giovanni Savonuzzi, Tazio Nuvolari, Pininfarina, Ferdinand Porsche, Carlo Abarth e molti altri. Il territorio torinese ha proiettato nello spazio e nel tempo quelle condizioni di dinamicità, di collaborazione e di voglia di innovare tipiche di un distretto industriale. Probabilmente senza una forte integrazione territoriale, la Cisitalia non avrebbe mai realizzato una delle più belle auto del mondo, la 202 firmata da Pininfarina ed esposta dal 1951 al Museo di Arti Moderne MoMA di New York, e case automobilistiche come Porsche e Abarth forse non sarebbero mai nate. La Cisitalia è sbocciata dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale ed è scomparsa dalla scena nel 1964, con il lancio nel fiume Po dell’albero motore della “maledetta” Grand Prix, che determinò il tracollo della Casa, da parte di mio Nonno Carlo Dusio. Negli ultimi anni sono aumentati libri e pubblicazioni specialistiche sulla Casa torinese così come partecipazioni a raduni e manifestazioni varie di queste iconiche vetture. Si può affermare oggi che la Cisitalia è “rinata” dalle sue ceneri. Non vengono prodotte auto, ma diversi importanti attori affascinanti dal marchio dello Stambecco rendono viva la Casa di mio Bisnonno e Nonno attraverso interessanti iniziative: il Museo dell’Automobile di Torino ha corso la Mille Miglia storica con la Cisitalia Spyder Nuvolari del 1947 testimonial del Museo; il notissimo Restauratore Gianni Torelli ha restaurato e riportato in funzione la mitica Cisitalia-Porsche 360 Grand Prix progettata da Ferdinand Porsche con un complesso lavoro artigianale; Pininfarina ha festeggiato i suoi 90 anni esponendo all’Automotoretrò di Torino il suo capolavoro la Cisitalia coupé 202; il regista americano Chip Duncan sta concludendo una serie di tre film sulle figure di Piero Dusio, Tazio Nuvolari e Ferdinand Porsche in prossima distribuzione negli USA. Un effetto moltiplicatore diffonde attualmente a macchia di leopardo tramite diversi attori il mito della Cisitalia: Araba Fenice tra poesia e tecnica.

Cisitalia. Araba Fenice tra poesia e tecnica

DUSIO, GIULIA
2020/2021

Abstract

Obiettivo del presente lavoro è cercare di spiegare perché ancora oggi vi sia un interesse sempre più frequente per la Cisitalia, nonostante siano passati 57 anni dalla scomparsa della piccola Casa automobilistica torinese fondata da mio Bisnonno Piero Dusio nel 1946. Una piccola realtà che ha rivoluzionato il design, l’aerodinamica e la tecnica dell’automobilismo mondiale e che ha attratto in soli tre anni nomi di geni come Dante Giacosa, Giovanni Savonuzzi, Tazio Nuvolari, Pininfarina, Ferdinand Porsche, Carlo Abarth e molti altri. Il territorio torinese ha proiettato nello spazio e nel tempo quelle condizioni di dinamicità, di collaborazione e di voglia di innovare tipiche di un distretto industriale. Probabilmente senza una forte integrazione territoriale, la Cisitalia non avrebbe mai realizzato una delle più belle auto del mondo, la 202 firmata da Pininfarina ed esposta dal 1951 al Museo di Arti Moderne MoMA di New York, e case automobilistiche come Porsche e Abarth forse non sarebbero mai nate. La Cisitalia è sbocciata dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale ed è scomparsa dalla scena nel 1964, con il lancio nel fiume Po dell’albero motore della “maledetta” Grand Prix, che determinò il tracollo della Casa, da parte di mio Nonno Carlo Dusio. Negli ultimi anni sono aumentati libri e pubblicazioni specialistiche sulla Casa torinese così come partecipazioni a raduni e manifestazioni varie di queste iconiche vetture. Si può affermare oggi che la Cisitalia è “rinata” dalle sue ceneri. Non vengono prodotte auto, ma diversi importanti attori affascinanti dal marchio dello Stambecco rendono viva la Casa di mio Bisnonno e Nonno attraverso interessanti iniziative: il Museo dell’Automobile di Torino ha corso la Mille Miglia storica con la Cisitalia Spyder Nuvolari del 1947 testimonial del Museo; il notissimo Restauratore Gianni Torelli ha restaurato e riportato in funzione la mitica Cisitalia-Porsche 360 Grand Prix progettata da Ferdinand Porsche con un complesso lavoro artigianale; Pininfarina ha festeggiato i suoi 90 anni esponendo all’Automotoretrò di Torino il suo capolavoro la Cisitalia coupé 202; il regista americano Chip Duncan sta concludendo una serie di tre film sulle figure di Piero Dusio, Tazio Nuvolari e Ferdinand Porsche in prossima distribuzione negli USA. Un effetto moltiplicatore diffonde attualmente a macchia di leopardo tramite diversi attori il mito della Cisitalia: Araba Fenice tra poesia e tecnica.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
838386_cisitalia.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 6.45 MB
Formato Adobe PDF
6.45 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/32129