Study design Case report Objective The aim of this study is to take a closer look at rehabilitation treatment in a patient with lower limb osteomyelitis and to demonstrate how crucial it is for the recovery of autonomy. Background Osteomyelitis is an inflammatory process caused by an infecting microorganism that is accompanied by bone destruction. The infection may involve a single or even several parts of the bone tissue. The prevalence and incidence of this disease are strongly influenced by the age, environmental factors and socio-economic status of the patient, although no precise epidemiological data exist to date. The multifactorial nature of the pathogenesis, the difficulties in diagnosis and the extreme variability of the pathology from one individual to another make the management of the rehabilitation pathway of these patients even more complex. Materials and methods In the assessment phase, the impairments caused by the pathology with the associated activity limitations and participation restrictions were investigated, also considering personal and environmental factors according to the ICF model. The assessment scales were initially used in the first session and were chosen for their ease of administration and psychometric values. Quality of life with respect to health status was investigated by means of the SF-36 questionnaire, kinesiophobia by means of the Tampa Scale of Kinesiophobia (TSK) and ability in postural transitions was quantified by means of some items of the BERG balance scale. The assessments of the outcome measures were repeated at the end of the treatment. Results and conclusions Comparing the assessments made in the initial session with those at the end showed how the patient had improvements in both passive and active joint range and muscle strength at both knee and ankle level, and how much the patient's quality of life had changed, as objectified by the rating scales. Psychological aspects such as kinesiophobia also improved significantly over time, thereby optimising compliance, which contributed to the early achievement of treatment goals. In conclusion, the results of this case report indicate how fundamental a rehabilitation approach is in the management of this pathology and how useful it could be to include the professional figure of the physiotherapist in the PDTA. There is a clear need for further studies as this is a subject that is not sufficiently covered in the scientific literature.
Disegno di studio Case report Obiettivo dello studio L’obiettivo di questo studio è quello di osservare da vicino il trattamento riabilitativo in un paziente con osteomielite di arto inferiore e di dimostrare quanto esso sia fondamentale per il recupero dell’autonomia. Background L’osteomielite è un processo infiammatorio causato da un microrganismo infettante che viene accompagnato da distruzione ossea. L’infezione può coinvolgere una sola o anche più parti del tessuto osseo. La prevalenza e l’incidenza di questa patologia sono fortemente condizionate da età, fattori ambientali e status socio-economico del paziente, anche se tutt’oggi non esistono dati epidemiologici precisi. La multifattorialità della patogenesi, le difficoltà nella diagnosi e l’estrema variabilità della patologia da un individuo a un altro rendono la gestione del percorso riabilitativo di questi pazienti ancora più complessa. Materiali e metodi Nella fase di valutazione sono stati indagati gli impairments provocati dalla patologia con le relative limitazioni delle attività e restrizioni alla partecipazione, considerando anche i fattori personali e ambientali secondo il modello ICF. Le scale di valutazione sono state utilizzate inizialmente in prima seduta e sono state scelte per la loro facilità di somministrazione e per i loro valori psicometrici. La qualità di vita rispetto allo stato di salute è stata indagata attraverso il questionario SF-36, la chinesiofobia attraverso la Tampa Scale of Kinesiofobia (TSK) e la capacità nei passaggi posturali è stata quantificata attraverso alcuni item della BERG balance scale. Le valutazioni delle misure di outcome sono state ripetute alla fine del trattamento. Risultati e conclusioni Confrontando le valutazioni effettuate nella seduta iniziale con quelle finali è emerso come il paziente abbia avuto miglioramenti del range articolare sia passivo che attivo e della forza muscolare sia a livello di ginocchio che di caviglia ed è stato oggettivato dalle scale di valutazione quanto sia cambiata la qualità della vita del paziente. Anche gli aspetti psicologici come la chinesiofobia sono notevolmente migliorati nel tempo, ottimizzando di conseguenza la compliance, questo ha contribuito al raggiungimento precoce degli obiettivi di trattamento. In conclusione, i risultati di questo case report indicano quanto un approccio riabilitativo sia fondamentale nella gestione di questa patologia e di quanto possa essere utile inserire la figura professionale del fisioterapista nel PDTA. È evidente la necessità di effettuare ulteriori studi poiché è un argomento non sufficientemente trattato dalla letteratura scientifica.
Il ruolo dell'intervento riabilitativo nel paziente con esiti di osteomielite di arto inferiore: un case report
MARANGON, DANIELE
2021/2022
Abstract
Disegno di studio Case report Obiettivo dello studio L’obiettivo di questo studio è quello di osservare da vicino il trattamento riabilitativo in un paziente con osteomielite di arto inferiore e di dimostrare quanto esso sia fondamentale per il recupero dell’autonomia. Background L’osteomielite è un processo infiammatorio causato da un microrganismo infettante che viene accompagnato da distruzione ossea. L’infezione può coinvolgere una sola o anche più parti del tessuto osseo. La prevalenza e l’incidenza di questa patologia sono fortemente condizionate da età, fattori ambientali e status socio-economico del paziente, anche se tutt’oggi non esistono dati epidemiologici precisi. La multifattorialità della patogenesi, le difficoltà nella diagnosi e l’estrema variabilità della patologia da un individuo a un altro rendono la gestione del percorso riabilitativo di questi pazienti ancora più complessa. Materiali e metodi Nella fase di valutazione sono stati indagati gli impairments provocati dalla patologia con le relative limitazioni delle attività e restrizioni alla partecipazione, considerando anche i fattori personali e ambientali secondo il modello ICF. Le scale di valutazione sono state utilizzate inizialmente in prima seduta e sono state scelte per la loro facilità di somministrazione e per i loro valori psicometrici. La qualità di vita rispetto allo stato di salute è stata indagata attraverso il questionario SF-36, la chinesiofobia attraverso la Tampa Scale of Kinesiofobia (TSK) e la capacità nei passaggi posturali è stata quantificata attraverso alcuni item della BERG balance scale. Le valutazioni delle misure di outcome sono state ripetute alla fine del trattamento. Risultati e conclusioni Confrontando le valutazioni effettuate nella seduta iniziale con quelle finali è emerso come il paziente abbia avuto miglioramenti del range articolare sia passivo che attivo e della forza muscolare sia a livello di ginocchio che di caviglia ed è stato oggettivato dalle scale di valutazione quanto sia cambiata la qualità della vita del paziente. Anche gli aspetti psicologici come la chinesiofobia sono notevolmente migliorati nel tempo, ottimizzando di conseguenza la compliance, questo ha contribuito al raggiungimento precoce degli obiettivi di trattamento. In conclusione, i risultati di questo case report indicano quanto un approccio riabilitativo sia fondamentale nella gestione di questa patologia e di quanto possa essere utile inserire la figura professionale del fisioterapista nel PDTA. È evidente la necessità di effettuare ulteriori studi poiché è un argomento non sufficientemente trattato dalla letteratura scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3196