L’elaborato nasce da un’esigenza personale di confrontare atleti di pari età, ma di diverso sesso e comprendere le differenze tra i due. È costituito da una prima parte iniziale, specifica sulla storia, sulla crescita e sullo sviluppo del calcio femminile. Vengono poi enunciati i contesti in cui possono lavorare gli allenatori, con le diverse tipologie di scuole calcio presenti in Italia e le varie categorie dell’attività giovanile. Successivamente vengono analizzate le differenze dal punto di vista fisico tra ragazzi e ragazze durante la crescita. La pubertà rappresenta una svolta nel mondo calcistico. A questo proposito, le ragazze possono giocare in una squadra maschile fino ai 14/15 anni, poi solo in squadre femminili. Il periodo di crescita e sviluppo svolge infatti un ruolo importante: in ogni squadra ci sono ragazzi con uguale età anagrafica, ma diversa età biologica e questo può creare conseguenze tecnico-coordinative, anche nel rettangolo verde del campo da calcio. Relativo al periodo di sviluppo, importanti studi hanno determinato una correlazione tra i bambini che giocano in squadre professionistiche e il loro mese di nascita: alcuni anni fa la maggior parte dei bambini di queste società erano nati nel primo trimestre dell’anno. Questo ha fatto sì che non si scegliessero i bambini in base alle loro capacità motorie, bensì quelli che probabilmente erano già in una fase di sviluppo più avanzato. Dal punto di vista tecnico – tattico vengono poi affrontati i fondamentali del calcio, i metodi e i mezzi di allenamento utilizzati per atleti più giovani. La parte centrale contiene un’analisi dal punto di vista tecnico, tattico atletico e psicologico tra ragazzi e ragazze. In base alla conformazione fisica e alle diverse problematiche che questa comporta, ci sono sviluppi diversificati su cui possono lavorare gli allenatori. Dal punto di vista tecnico - tattico molto dipende dal livello medio del gruppo squadra che si gestisce. La parte atletico-coordinativa acquisisce un ruolo fondamentale a questo proposito: con il cambiamento delle dimensioni del proprio corpo, il giovane atleta deve imparare a riconoscere sé stesso nello spazio. Anche psicologicamente affrontare un prepartita, una sconfitta, un momento di difficoltà è molto diverso tra ragazzi e ragazze, a causa del carattere e del modo in cui si pongono donne e uomini alle sfide e ai problemi che si possono incontrare.
Analisi delle differenze tra calcio maschile e femminile nel settore giovanile
CHIARAMELLO, ELISA
2020/2021
Abstract
L’elaborato nasce da un’esigenza personale di confrontare atleti di pari età, ma di diverso sesso e comprendere le differenze tra i due. È costituito da una prima parte iniziale, specifica sulla storia, sulla crescita e sullo sviluppo del calcio femminile. Vengono poi enunciati i contesti in cui possono lavorare gli allenatori, con le diverse tipologie di scuole calcio presenti in Italia e le varie categorie dell’attività giovanile. Successivamente vengono analizzate le differenze dal punto di vista fisico tra ragazzi e ragazze durante la crescita. La pubertà rappresenta una svolta nel mondo calcistico. A questo proposito, le ragazze possono giocare in una squadra maschile fino ai 14/15 anni, poi solo in squadre femminili. Il periodo di crescita e sviluppo svolge infatti un ruolo importante: in ogni squadra ci sono ragazzi con uguale età anagrafica, ma diversa età biologica e questo può creare conseguenze tecnico-coordinative, anche nel rettangolo verde del campo da calcio. Relativo al periodo di sviluppo, importanti studi hanno determinato una correlazione tra i bambini che giocano in squadre professionistiche e il loro mese di nascita: alcuni anni fa la maggior parte dei bambini di queste società erano nati nel primo trimestre dell’anno. Questo ha fatto sì che non si scegliessero i bambini in base alle loro capacità motorie, bensì quelli che probabilmente erano già in una fase di sviluppo più avanzato. Dal punto di vista tecnico – tattico vengono poi affrontati i fondamentali del calcio, i metodi e i mezzi di allenamento utilizzati per atleti più giovani. La parte centrale contiene un’analisi dal punto di vista tecnico, tattico atletico e psicologico tra ragazzi e ragazze. In base alla conformazione fisica e alle diverse problematiche che questa comporta, ci sono sviluppi diversificati su cui possono lavorare gli allenatori. Dal punto di vista tecnico - tattico molto dipende dal livello medio del gruppo squadra che si gestisce. La parte atletico-coordinativa acquisisce un ruolo fondamentale a questo proposito: con il cambiamento delle dimensioni del proprio corpo, il giovane atleta deve imparare a riconoscere sé stesso nello spazio. Anche psicologicamente affrontare un prepartita, una sconfitta, un momento di difficoltà è molto diverso tra ragazzi e ragazze, a causa del carattere e del modo in cui si pongono donne e uomini alle sfide e ai problemi che si possono incontrare.File | Dimensione | Formato | |
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