BACKGROUND Patients with type 1 diabetes mellitus, considering their disease’s early onset, can easily be placed under the mild-moderate cardiovascular risk class. They could benefit a BBR treatment in case of off-target levels of cholesterol-LDL and triglycerides (cholesterol-LDL >100 mg/dL in absence of vascular complications, triglycerides >150 mg/dL). The long duration of diabetes, in addition, could expose these patients to an extended use of statins, with unknown effects speaking of long term side effects. GOALS The goal of this study is to prove the efficacy of berberis aristate/Silybum marianum (nutraceutic) association compared to placebo, in obtaining a proper lipidic profile in patients with diabetes mellitus. The features of these patients are also off-target levels of total cholesterol, cholesterol LDL, cholesterol HDL and triglycerides, in absence of lipid-lowering therapy or while stable-dose therapy. MATERIALS AND METHODS Experimental clinical study of intervention, non pharmacologic, of comparison of efficacy and safety (nutraceutical vs. placebo). Randomized (1:1), controlled, double-blind, parallels groups (LSB39 and WSB26). Monocentric, local. 12 months treatment from randomization with controls also at 6 months. Sample dimension: 44 patients. Primary endpoint at 6 and 12 months: reduction of total cholesterol, reduction of calculated cholesterol LDL, reduction of calculated cholesterol non-HDL, increase of cholesterol HDL and reduction of triglycerides. Patients who are randomized in the treatment arm will receive an effective dose of berberis aristate/Silybum marianum association (Berberol®) in the form of oral pills. Patients randomized in the control arm will receive an equivalent quantity of pills containing placebo. RESULTS The first comparison did not highlight a statistically significative variation towards main endpoints. Hb1Ac reduction’s p value, for example, is 0,15 (>0,05). On the other hand, significative effects are registered on the hepatic function with an ALT reduction of -2,4 (p=0,016) and the renal function with a Creatinine reduction of -1,9 (p=0,05). The lipidic profile, on the basis of the promising scientific and molecular evidences of BBR, was the target of another consideration. In fact, in the WSB26 population a wider variability of BMI values was noted and specifically across the critical threshold of 25. The numerosity of patients with BMI<25 in the WSB26 group is not a minor one, so a further stratification was done, on the basis of the BMI value (bigger or smaller than 25). In patients with BMI <25, a statistically significant reduction of LDL levels of -2,36 (p=0,018) was reached. CONCLUSIONS Low numerosity is one of the key factors that can explain why the first analysis did not make it to reach significativity. This study leaves the door open to the possibility that BBR could play an important role in LDL hypercholesterolemia’s management for diabetic patients. Anyway, the condition that could allow to demonstrate it in a significative way is to design bigger studies, for example multicentric ones, so to resolve the low numerosity issue. Furthermore, it is reasonable to hypothesize that the BMI-stratified analysis could represent the start for future studies, in order to make a more targeted profiling expecting better results from patients with BMI<25.
BACKGROUND I pazienti affetti da diabete mellito tipo 1, in considerazione dell’esordio di malattia prevalentemente in età giovanile, possono collocarsi nella classe di rischio cardiovascolare lieve‐moderato, potendo beneficiare del trattamento con BBR in caso di valori di colesterolo LDL non a target. La lunga durata di malattia esporrebbe questi pazienti ad un utilizzo prolungato di statine con conseguenze non note in termini di effetti collaterali a lungo termine. OBIETTIVI L’obiettivo di questo studio è dimostrare la superiorità dell’associazione berberis aristata/silybum marianum (nutraceutico) rispetto al placebo nell’ottenere un adeguato compenso lipidico in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1, con valori di colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo HDL o trigliceridi non a target alla valutazione basale, in assenza di terapia ipolipemizzante o durante terapia a dose stabile. MATERIALI E METODI studio clinico sperimentale di intervento, non farmacologico, di comparazione di effetto e sicurezza (nutraceutico versus placebo). Randomizzato (1:1), controllato, in doppio cieco, a gruppi paralleli (LSB39 e WSB26). Monocentrico, locale. 12 mesi di trattamento dalla randomizzazione con controlli anche a 6 mesi. Dimensione del campione: 44 pazienti. Endpoint primario a 6 e 12 mesi: riduzione dei valori di colesterolo totale, riduzione dei valori di colesterolo LDL calcolato e colesterolo non‐HDL calcolato, aumento dei valori di c‐HDL, riduzione dei valori di trigliceridi. I pazienti randomizzati nel braccio di trattamento riceveranno una dose efficace dell’associazione berberis aristata/silybum marianum (Berberol®) .I pazienti randomizzati nel braccio di controllo assumeranno una quantità equivalente di placebo. RISULTATI Al primo confronto non si è riusciti a evidenziare una variazione statisticamente signitiva negli endpoint principali. Il p value della diminuzione di Hb1Ac ad esempio si ferma a 0,15 (>0,05). Si registrano invece degli effetti significativi sul versante epatico con una riduzione di ALT -2,4 (p=0,016) e sul versante renale con riduzione di Crs -1,9 (p=0,05). Si è osservata nella popolazione del lotto WSB26 una maggiore variabilità nei valori di BMI intorno alla soglia critica di 25. La numerosità dei pazienti del lotto WSB26 con un BMI<25 non è trascurabile, motivo per cui si è pensato di stratificare ulteriormente secondo tale parametro. Sono state quindi individuate due sotto-popolazioni all’interno dello studio, in base al BMI (maggiore o minore di 25). In pazienti con un BMI<25, si è riusciti ad evidenziare una riduzione statisticamente significativa dei livelli di LDL di -2,36 (p=0,018). CONCLUSIONI Tra i motivi principali per cui la prima analisi non ha raggiunto la significatività nell’ambito della riduzione delle LDL gioca un ruolo la chiave la bassa numerosità. Lo studio in questione lascia aperta la possibilità che l’utilizzo di BBR possa giocare un ruolo nel management dell’ipercolesterolemia LDL nel paziente diabetico, ma per dimostrarlo in maniera significativa si renderanno necessari studi più grandi, in modo tale da risolvere il problema legato alla numerosità. È ragionevole ipotizzare che l’analisi stratificata per BMI possa gettare le basi per futuri studi in modo tale da effettuare una profilazione più mirata, attendendosi quindi un risultato migliore in pazienti con BMI<25.
Efficacia e sicurezza di Berberis aristata/Silybum marianum versus placebo, in pazienti affetti da diabete mellito tipo 1 con profilo lipidico non a target.
CUTAIA, ALDO
2020/2021
Abstract
BACKGROUND I pazienti affetti da diabete mellito tipo 1, in considerazione dell’esordio di malattia prevalentemente in età giovanile, possono collocarsi nella classe di rischio cardiovascolare lieve‐moderato, potendo beneficiare del trattamento con BBR in caso di valori di colesterolo LDL non a target. La lunga durata di malattia esporrebbe questi pazienti ad un utilizzo prolungato di statine con conseguenze non note in termini di effetti collaterali a lungo termine. OBIETTIVI L’obiettivo di questo studio è dimostrare la superiorità dell’associazione berberis aristata/silybum marianum (nutraceutico) rispetto al placebo nell’ottenere un adeguato compenso lipidico in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1, con valori di colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo HDL o trigliceridi non a target alla valutazione basale, in assenza di terapia ipolipemizzante o durante terapia a dose stabile. MATERIALI E METODI studio clinico sperimentale di intervento, non farmacologico, di comparazione di effetto e sicurezza (nutraceutico versus placebo). Randomizzato (1:1), controllato, in doppio cieco, a gruppi paralleli (LSB39 e WSB26). Monocentrico, locale. 12 mesi di trattamento dalla randomizzazione con controlli anche a 6 mesi. Dimensione del campione: 44 pazienti. Endpoint primario a 6 e 12 mesi: riduzione dei valori di colesterolo totale, riduzione dei valori di colesterolo LDL calcolato e colesterolo non‐HDL calcolato, aumento dei valori di c‐HDL, riduzione dei valori di trigliceridi. I pazienti randomizzati nel braccio di trattamento riceveranno una dose efficace dell’associazione berberis aristata/silybum marianum (Berberol®) .I pazienti randomizzati nel braccio di controllo assumeranno una quantità equivalente di placebo. RISULTATI Al primo confronto non si è riusciti a evidenziare una variazione statisticamente signitiva negli endpoint principali. Il p value della diminuzione di Hb1Ac ad esempio si ferma a 0,15 (>0,05). Si registrano invece degli effetti significativi sul versante epatico con una riduzione di ALT -2,4 (p=0,016) e sul versante renale con riduzione di Crs -1,9 (p=0,05). Si è osservata nella popolazione del lotto WSB26 una maggiore variabilità nei valori di BMI intorno alla soglia critica di 25. La numerosità dei pazienti del lotto WSB26 con un BMI<25 non è trascurabile, motivo per cui si è pensato di stratificare ulteriormente secondo tale parametro. Sono state quindi individuate due sotto-popolazioni all’interno dello studio, in base al BMI (maggiore o minore di 25). In pazienti con un BMI<25, si è riusciti ad evidenziare una riduzione statisticamente significativa dei livelli di LDL di -2,36 (p=0,018). CONCLUSIONI Tra i motivi principali per cui la prima analisi non ha raggiunto la significatività nell’ambito della riduzione delle LDL gioca un ruolo la chiave la bassa numerosità. Lo studio in questione lascia aperta la possibilità che l’utilizzo di BBR possa giocare un ruolo nel management dell’ipercolesterolemia LDL nel paziente diabetico, ma per dimostrarlo in maniera significativa si renderanno necessari studi più grandi, in modo tale da risolvere il problema legato alla numerosità. È ragionevole ipotizzare che l’analisi stratificata per BMI possa gettare le basi per futuri studi in modo tale da effettuare una profilazione più mirata, attendendosi quindi un risultato migliore in pazienti con BMI<25.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
826177_tesipdfac.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.84 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.84 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/31822