Nel presente elaborato si approfondiscono alcuni aspetti importanti a livello emotivo, nel corso dello sviluppo, che possono emergere e potenziarsi nel praticare sport individuali e di squadra. Il focus, in particolare, è posto su individui di età scolare, tra i sei ed i dodici anni. Insegnanti e laureati in scienze motorie possono svolgere un ruolo centrale nel coadiuvare, consigliare e affiancare i genitori nella scelta dell'attività più idonea alle caratteristiche del proprio figlio. L'obiettivo non sarà quello di trovare l'attività migliore in assoluto, ma quella più adatta ad uno sviluppo emotivo sano del bambino. La figura dell’allenatore, del laureato in scienze motorie e dell’educatore può giocare un ruolo cruciale nella promozione delle "life skills" attraverso la pratica sportiva. Esse sono le capacità che permettono di gestire problemi e situazioni nella quotidianità. Le abilità di vita trovano la massima espressione nello sport, ma soltanto attraverso il giusto coinvolgimento del bambino ed il suo inserimento in un ambiente congeniale. L’obiettivo sarà analizzare quali attività, svolte in gruppo o individualmente, possano favorire a pieno lo sviluppo delle abilità di vita. Con i dati delle ricerche non emerge un protocollo da seguire nella scelta di una specifica attività. Ci sono caratteristiche che rendono il bambino più idoneo ad uno sport rispetto ad un’altro, ma l’analisi è esclusivamente sul piano emozionale. Si prende in esame l’evoluzione delle emozioni fino alla prima adolescenza, tra i dieci ed i dodici anni, valutando quale sia l’impatto psicologico della pratica sportiva sul bambino. Con una sana attività si può mantenere in salute il bambino dal punto di vista fisico, ma attraverso lo sport, professionismo a parte, vengono trasmessi insegnamenti utili ad affrontare le sfide della quotidianità. Di recente è stato analizzato che uno sport di squadra abbassi di molto l’insorgere di una depressione giovanile, per l’impatto psicologico di cooperazione e senso di appartenenza. Gli sport individuali come il tennis fortificano la “forma mentis” della persona, aumentando la capacità di reazione agli ostacoli della vita. Non si possono fondere insieme tutte le caratteristiche in un unico sport. Il bambino sarà condizionato dalle emozioni che una disciplina può trasmettere, è importante che sia messo nelle condizioni di mettersi in gioco e scegliere da sé.
lo sviluppo emotivo, tra sport individuale e di squadra
TESIO, EDOARDO
2020/2021
Abstract
Nel presente elaborato si approfondiscono alcuni aspetti importanti a livello emotivo, nel corso dello sviluppo, che possono emergere e potenziarsi nel praticare sport individuali e di squadra. Il focus, in particolare, è posto su individui di età scolare, tra i sei ed i dodici anni. Insegnanti e laureati in scienze motorie possono svolgere un ruolo centrale nel coadiuvare, consigliare e affiancare i genitori nella scelta dell'attività più idonea alle caratteristiche del proprio figlio. L'obiettivo non sarà quello di trovare l'attività migliore in assoluto, ma quella più adatta ad uno sviluppo emotivo sano del bambino. La figura dell’allenatore, del laureato in scienze motorie e dell’educatore può giocare un ruolo cruciale nella promozione delle "life skills" attraverso la pratica sportiva. Esse sono le capacità che permettono di gestire problemi e situazioni nella quotidianità. Le abilità di vita trovano la massima espressione nello sport, ma soltanto attraverso il giusto coinvolgimento del bambino ed il suo inserimento in un ambiente congeniale. L’obiettivo sarà analizzare quali attività, svolte in gruppo o individualmente, possano favorire a pieno lo sviluppo delle abilità di vita. Con i dati delle ricerche non emerge un protocollo da seguire nella scelta di una specifica attività. Ci sono caratteristiche che rendono il bambino più idoneo ad uno sport rispetto ad un’altro, ma l’analisi è esclusivamente sul piano emozionale. Si prende in esame l’evoluzione delle emozioni fino alla prima adolescenza, tra i dieci ed i dodici anni, valutando quale sia l’impatto psicologico della pratica sportiva sul bambino. Con una sana attività si può mantenere in salute il bambino dal punto di vista fisico, ma attraverso lo sport, professionismo a parte, vengono trasmessi insegnamenti utili ad affrontare le sfide della quotidianità. Di recente è stato analizzato che uno sport di squadra abbassi di molto l’insorgere di una depressione giovanile, per l’impatto psicologico di cooperazione e senso di appartenenza. Gli sport individuali come il tennis fortificano la “forma mentis” della persona, aumentando la capacità di reazione agli ostacoli della vita. Non si possono fondere insieme tutte le caratteristiche in un unico sport. Il bambino sarà condizionato dalle emozioni che una disciplina può trasmettere, è importante che sia messo nelle condizioni di mettersi in gioco e scegliere da sé.File | Dimensione | Formato | |
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