Felix Socrates. Conoscenza azione e felicità nell'intellettualismo etico socratico-platonico.

Il presente lavoro è un'analisi dell'intellettualismo etico socratico-platonico che si propone di rispondere a tre principali interrogativi: (1) cos'è la felicità; (2) è raggiungibile per gli uomini? Se sì, in che grado?; (3) come fare per raggiungerla?. La prospettiva socratico-platonica implica un ribaltamento della concezione tradizionale di giustizia, basato sull'interiorizzazione della nozione di virtù. Chi è virtuoso è felice e la virtù è conoscenza (del bene, di ciò che è giusto). Socrate è il più virtuoso, pertanto il più felice. Il modello gradualista proposto permette di tenere in considerazione diversi tipi morali. Exempla sono Callicle - ingiusto per eccellenza e massimamente infelice - e Alcibiade - dotato di virtù di secondo livello, cioè una virtù non epistemica che consente di compiere azioni virtuose anche a chi non è autenticamente filosofo, cioè chi non possiede virtù epistemica.