The paper explores the role of some important female figures connected to the theme of magic in Greek myth, ranging between historical and mythological figures. Finally, it presents a multidisciplinary teaching module on magic in the Greek world. The first chapter analyses the ancient sources concerning the Olympian and subterranean goddesses, considering how their divine nature is connected to the practice of magic and how their superhuman abilities are able to influence the events and lives of mortals. Next, we contemplate the figures of sorceresses in Greek mythology, i.e. women who acquired through fate, study or divine gifts, extraordinary magical abilities, often capable of altering the destiny of men through their sorceries. Finally, we consider some of the many women who, although not true sorceresses, use magic and knowledge of herbs and potions to achieve their goals, with results that do not always match expectations. Through the analysis of these three different categories of practitioners of magic in Greek myth, we obtain a comprehensive overview of female magic, considering the differences and similarities between the different types of women and their relationship with the sphere of magic and the occult. An examination of the different types of tools employed by sorceresses is also presented, delving into the reasons why they were used and the various forms of magic that characterised the Greek world. The second chapter explores female figures accused of witchcraft or impiety, highlighting how these accusations related to the gender dynamics of the time, as well as reflecting their fears. In fact, since archaic times, a woman who represented a threat to the social order was condemned not only for her actions, but above all for the fact that she performed them as a woman. In this regard, the contribution of historical figures such as Olympias of Epirus, mother of Alexander the Great, and Hypatia, an Alexandrian philosopher, is examined, critically analysing how their knowledge and influence was often feared and misunderstood, to the extent that they were associated with the practice of witchcraft. An in-depth study of the status of women in ancient Greece is further presented, straddling history and literature, as well as an excursus on how magic was conceived and practised in the reality of the time, analysing the contribution of the Greek Magical Papyri and the intricate relationship between arcane and medical practices. The third chapter presents a didactic module on magic in Greek myth, aimed at a fifth grade primary school class, which primarily involves the History discipline, but also includes other school subjects on a multidisciplinary level. For its realisation, the use of different methodologies is envisaged, favouring a workshop and experiential approach. A comparison between the figures of the witches and sorceresses of fairy tales and those of Greek myth is envisaged, focusing in particular on the characterisation of the characters, the magical tools used and the effects produced by them, indicating similarities and differences. Subsequently, several workshops are proposed: a scientific workshop including experiments and analysis of various types of herbs and their effects; a theatrical workshop linking literature to Greek history, with representations of everyday life of the time; and a workshop on the figures of famous women of the past, often overlooked by school textbooks.
L’elaborato esplora il ruolo di alcune importanti figure femminili connesse al tema della magia nel mito greco, spaziando tra figure storiche e mitologiche. Presenta, infine, un modulo didattico multidisciplinare sulla magia nel mondo greco. All’interno del primo capitolo si analizzano le fonti antiche relative alle dee olimpiche e sotterranee, considerando quanto la loro natura divina sia collegata alla pratica della magia e come le loro abilità sovraumane siano in grado di influenzare gli eventi e le vite dei mortali. Successivamente, si contemplano le figure delle maghe nella mitologia greca, cioè donne che hanno acquisito attraverso il fato, lo studio o doni divini, straordinarie capacità magiche, spesso capaci di modificare il destino degli uomini attraverso le loro fatture. Infine, si considerano alcune tra le numerose donne che, pur non essendo vere e proprie maghe, utilizzano la magia e la conoscenza di erbe e pozioni per raggiungere i loro obiettivi, riscontrando risultati che non sempre corrispondono alle aspettative. Attraverso l’analisi di queste tre diverse categorie di praticanti della magia nel mito greco, otteniamo una panoramica complessiva della magia femminile, considerando le differenze e le analogie tra le diverse tipologie di donne e il loro rapporto con la sfera della magia e dell’occulto. Si presenta, inoltre, un esame delle differenti tipologie di strumenti impiegati dalle maghe, approfondendo le motivazioni per le quali venivano utilizzati e le varie forme di magia che contraddistinguevano il mondo greco. Il secondo capitolo esplora figure femminili accusate di stregoneria o empietà, evidenziando come queste accuse siano correlate alle dinamiche di genere del tempo, oltre a rifletterne i timori. Fin dall’epoca arcaica una donna che rappresentava una minaccia all’ordine sociale, infatti, veniva condannata non solo per le sue azioni, ma soprattutto per il fatto di averle compiute in quanto donna. A tal proposito si esamina il contributo di figure storiche come Olimpiade d’Epiro, madre di Alessandro Magno e Ipazia, filosofa alessandrina, analizzando in modo critico come le loro conoscenze e influenze siano spesso state temute e fraintese, tanto da associarle alla pratica di stregoneria. Viene presentato ulteriormente un approfondimento sulla condizione femminile nell’antica Grecia, a cavallo tra storia e letteratura, così come un excursus su come veniva concepita e praticata la magia nella realtà dell’epoca, analizzando il contributo dei Papiri Magici Greci e l’intricato rapporto tra pratiche arcane e mediche. Il terzo capitolo presenta un modulo didattico sulla magia nel mito greco, volto a una classe quinta di scuola primaria, il quale coinvolge in primo luogo la disciplina di Storia, ma comprende a livello multidisciplinare anche le altre materie scolastiche. Per la sua realizzazione si prevede l’impiego di metodologie diverse, prediligendo l’approccio laboratoriale ed esperienziale. Si prevede un confronto tra le figure delle streghe e maghe delle fiabe con quelle del mito greco, concentrandosi in particolare sulla caratterizzazione dei personaggi, gli strumenti magici utilizzati e gli effetti prodotti dagli stessi, indicandone similarità e differenze. Successivamente si propongono diversi laboratori: uno di tipo scientifico che include esperimenti e analisi di varie tipologie di erbe e dei loro effetti; uno di tipo teatrale in cui si collega la letteratura alla storia greca, con rappresentazioni di vita quotidiana dell’epoca; uno relativo alle figure delle celebri donne del passato, spesso trascurate dai libri di testo scolastici.
La magia femminile nel mito greco: rappresentazioni e significati
PELLEREY, CHIARA
2023/2024
Abstract
L’elaborato esplora il ruolo di alcune importanti figure femminili connesse al tema della magia nel mito greco, spaziando tra figure storiche e mitologiche. Presenta, infine, un modulo didattico multidisciplinare sulla magia nel mondo greco. All’interno del primo capitolo si analizzano le fonti antiche relative alle dee olimpiche e sotterranee, considerando quanto la loro natura divina sia collegata alla pratica della magia e come le loro abilità sovraumane siano in grado di influenzare gli eventi e le vite dei mortali. Successivamente, si contemplano le figure delle maghe nella mitologia greca, cioè donne che hanno acquisito attraverso il fato, lo studio o doni divini, straordinarie capacità magiche, spesso capaci di modificare il destino degli uomini attraverso le loro fatture. Infine, si considerano alcune tra le numerose donne che, pur non essendo vere e proprie maghe, utilizzano la magia e la conoscenza di erbe e pozioni per raggiungere i loro obiettivi, riscontrando risultati che non sempre corrispondono alle aspettative. Attraverso l’analisi di queste tre diverse categorie di praticanti della magia nel mito greco, otteniamo una panoramica complessiva della magia femminile, considerando le differenze e le analogie tra le diverse tipologie di donne e il loro rapporto con la sfera della magia e dell’occulto. Si presenta, inoltre, un esame delle differenti tipologie di strumenti impiegati dalle maghe, approfondendo le motivazioni per le quali venivano utilizzati e le varie forme di magia che contraddistinguevano il mondo greco. Il secondo capitolo esplora figure femminili accusate di stregoneria o empietà, evidenziando come queste accuse siano correlate alle dinamiche di genere del tempo, oltre a rifletterne i timori. Fin dall’epoca arcaica una donna che rappresentava una minaccia all’ordine sociale, infatti, veniva condannata non solo per le sue azioni, ma soprattutto per il fatto di averle compiute in quanto donna. A tal proposito si esamina il contributo di figure storiche come Olimpiade d’Epiro, madre di Alessandro Magno e Ipazia, filosofa alessandrina, analizzando in modo critico come le loro conoscenze e influenze siano spesso state temute e fraintese, tanto da associarle alla pratica di stregoneria. Viene presentato ulteriormente un approfondimento sulla condizione femminile nell’antica Grecia, a cavallo tra storia e letteratura, così come un excursus su come veniva concepita e praticata la magia nella realtà dell’epoca, analizzando il contributo dei Papiri Magici Greci e l’intricato rapporto tra pratiche arcane e mediche. Il terzo capitolo presenta un modulo didattico sulla magia nel mito greco, volto a una classe quinta di scuola primaria, il quale coinvolge in primo luogo la disciplina di Storia, ma comprende a livello multidisciplinare anche le altre materie scolastiche. Per la sua realizzazione si prevede l’impiego di metodologie diverse, prediligendo l’approccio laboratoriale ed esperienziale. Si prevede un confronto tra le figure delle streghe e maghe delle fiabe con quelle del mito greco, concentrandosi in particolare sulla caratterizzazione dei personaggi, gli strumenti magici utilizzati e gli effetti prodotti dagli stessi, indicandone similarità e differenze. Successivamente si propongono diversi laboratori: uno di tipo scientifico che include esperimenti e analisi di varie tipologie di erbe e dei loro effetti; uno di tipo teatrale in cui si collega la letteratura alla storia greca, con rappresentazioni di vita quotidiana dell’epoca; uno relativo alle figure delle celebri donne del passato, spesso trascurate dai libri di testo scolastici.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pellerey Chiara 894344 Tesi di laurea.pdf
non disponibili
Dimensione
1.51 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.51 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/3143