Il poema noto col titolo Maríu nafn með gleði ok prís “Il nome di Maria con gioia e lode” si colloca all’interno del ricco corpus poetico dei testi religiosi con intento edificante tradotti in tardo islandese antico alla vigilia della Riforma Luterana. A differenza dei numerosissimi testi coevi che traducono da fonti mediolatine e, in minor misura, medio-inglesi e basso-tedesche, Maríu nafn si distingue quale rarissimo esempio di traduzione dallo svedese antico, rappresentando un vero e proprio unicum all’interno della tradizione letteraria islandese medievale. Il presente studio intende fornire: una prima descrizione dei testimoni manoscritti che trasmettono Maríu nafn; un’analisi formale del testo islandese all’interno del suo genere letterario; uno studio delle fonti consultate l’autore islandese; una prima disanima dei suoi tratti poetici formali. Lo studio è seguito dal testo di Maríu nafn, così come restituito nella sua ultima edizione critica a cura di Jón Helgason (1936-38), al quale sono state apportate alcune correzioni congetturali del presente autore. Il testo islandese è corredato da una traduzione italiana eseguita, ove possibile, verbatim. Lo studio si conclude con alcune considerazioni sul possibile scopo e sul possibile identità del protagonista del testo islandese.
Maríu nafn með gleði ok prís. Analisi filologica di un exemplum del XV secolo in tardo islandese antico
ROSSELLA, ALESSANDRA
2020/2021
Abstract
Il poema noto col titolo Maríu nafn með gleði ok prís “Il nome di Maria con gioia e lode” si colloca all’interno del ricco corpus poetico dei testi religiosi con intento edificante tradotti in tardo islandese antico alla vigilia della Riforma Luterana. A differenza dei numerosissimi testi coevi che traducono da fonti mediolatine e, in minor misura, medio-inglesi e basso-tedesche, Maríu nafn si distingue quale rarissimo esempio di traduzione dallo svedese antico, rappresentando un vero e proprio unicum all’interno della tradizione letteraria islandese medievale. Il presente studio intende fornire: una prima descrizione dei testimoni manoscritti che trasmettono Maríu nafn; un’analisi formale del testo islandese all’interno del suo genere letterario; uno studio delle fonti consultate l’autore islandese; una prima disanima dei suoi tratti poetici formali. Lo studio è seguito dal testo di Maríu nafn, così come restituito nella sua ultima edizione critica a cura di Jón Helgason (1936-38), al quale sono state apportate alcune correzioni congetturali del presente autore. Il testo islandese è corredato da una traduzione italiana eseguita, ove possibile, verbatim. Lo studio si conclude con alcune considerazioni sul possibile scopo e sul possibile identità del protagonista del testo islandese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/31243