Gli scopi della presente Tesi sono stati la ricostruzione dell’assetto geologico-strutturale del versante sinistro della media Valle Maira, tra gli abitati di Lottulo e Prazzo, e la definizione delle caratteristiche principali del fracture network locale di ammassi rocciosi in contesti strutturali differenti. Per tali scopi è stato effettuato un rilevamento geologico che ha consentito la realizzazione di una carta geologica a scala 1:15.000 e sono state effettuate stazioni di rilievo geomeccanico su alcuni fronti rocciosi. Nel corso della Tesi sono state distinte e cartografate due unità, riportate come Unità Maira-Elva ed Unità Costa Cavallina, le cui successioni documentano durante il Mesozoico rispettivamente l’evoluzione di un settore di margine continentale e di una porzione del dominio oceanico Liguro- Piemontese. L’Unità Maira-Elva, in posizione geometrica inferiore, è formata da quarziti di probabile età Triassico inferiore, da una potente successione carbonatica di piattaforma di età Triassica, da marmi e scisti carbonatici di età Retico-Hettangiano e termina con calcescisti considerati di età Giurassico-Cretaceo. L’Unità Costa Cavallina è costituita da calcescisti (Giurassico superiore?-Cretaceo) con subordinati micascisti e scisti filladici e con peculiare presenza di masse di serpentiniti e metabasiti. Nelle due unità sono state riconosciute 4 fasi deformative. Le scistosità delle prime due fasi, sviluppate in condizioni ascrivibili alla facies scisti blu (D1) ed alla facies scisti verdi (D2), ed il contatto tra le due unità sono deformati da pieghe a prevalenti direzioni assiali NW-SE (D3) e ENE-WSW (D4). Nell’area è stata osservata una generale estensione tardiva top-to-the W-SW, correlabile all’estensione descritta in questo settore di catena in relazione all’esumazione (ad est dell’area studiata) dell’Unità Dora-Maira al di sotto delle successioni ofiolitiche. Sulla base dell’assetto geologico-strutturale dell’area definito nella presente Tesi, sono stati selezionati ammassi rocciosi in contesti strutturali differenti e le caratteristiche delle discontinuità in essi presenti sono state definite in particolare attraverso un’analisi topologica: questo ha consentito una descrizione quantitativa ed oggettiva della frequenza ed intensità della fratturazione e del grado di interconnessione tra le varie discontinuità presenti.
Studio geologico-strutturale della media Valle Maira (Alpi Occidentali)
TOSO, ADELE
2019/2020
Abstract
Gli scopi della presente Tesi sono stati la ricostruzione dell’assetto geologico-strutturale del versante sinistro della media Valle Maira, tra gli abitati di Lottulo e Prazzo, e la definizione delle caratteristiche principali del fracture network locale di ammassi rocciosi in contesti strutturali differenti. Per tali scopi è stato effettuato un rilevamento geologico che ha consentito la realizzazione di una carta geologica a scala 1:15.000 e sono state effettuate stazioni di rilievo geomeccanico su alcuni fronti rocciosi. Nel corso della Tesi sono state distinte e cartografate due unità, riportate come Unità Maira-Elva ed Unità Costa Cavallina, le cui successioni documentano durante il Mesozoico rispettivamente l’evoluzione di un settore di margine continentale e di una porzione del dominio oceanico Liguro- Piemontese. L’Unità Maira-Elva, in posizione geometrica inferiore, è formata da quarziti di probabile età Triassico inferiore, da una potente successione carbonatica di piattaforma di età Triassica, da marmi e scisti carbonatici di età Retico-Hettangiano e termina con calcescisti considerati di età Giurassico-Cretaceo. L’Unità Costa Cavallina è costituita da calcescisti (Giurassico superiore?-Cretaceo) con subordinati micascisti e scisti filladici e con peculiare presenza di masse di serpentiniti e metabasiti. Nelle due unità sono state riconosciute 4 fasi deformative. Le scistosità delle prime due fasi, sviluppate in condizioni ascrivibili alla facies scisti blu (D1) ed alla facies scisti verdi (D2), ed il contatto tra le due unità sono deformati da pieghe a prevalenti direzioni assiali NW-SE (D3) e ENE-WSW (D4). Nell’area è stata osservata una generale estensione tardiva top-to-the W-SW, correlabile all’estensione descritta in questo settore di catena in relazione all’esumazione (ad est dell’area studiata) dell’Unità Dora-Maira al di sotto delle successioni ofiolitiche. Sulla base dell’assetto geologico-strutturale dell’area definito nella presente Tesi, sono stati selezionati ammassi rocciosi in contesti strutturali differenti e le caratteristiche delle discontinuità in essi presenti sono state definite in particolare attraverso un’analisi topologica: questo ha consentito una descrizione quantitativa ed oggettiva della frequenza ed intensità della fratturazione e del grado di interconnessione tra le varie discontinuità presenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/31143