Il desiderio di dedicare una ricerca sulla festa del Carnevale è la conseguenza di un profondo e personale legame, in quanto eporediese di nascita, verso quello che si svolge ad Ivrea. Nella prima parte della tesi ho voluto analizzare le radici etimologiche del Carnevale ed approfondire le sue origini e la sua evoluzione nel tempo, a partire dai Saturnali romani, cercando di capire il significato profondo di questa festa del disordine. Mi sono soffermato quindi su un avvenimento del 1580, il Carnevale di Romans, nel corso del quale lo stesso disordine carnevalesco è invece degenerato in rivolta e successiva dura repressione. La parte centrale del lavoro è dedicata alla festa del Carnevale di Ivrea. Ho approfondito le sue complesse trasformazioni che sono avvenute nel corso di tre secoli, a partire dal Settecento. Ho analizzato e collocato storicamente la leggenda dalla quale ha avuto origine il Carnevale, soffermandomi sulla tirannia dei Marchesi del Monferrato ed in particolare, nel XIII secolo, della contestata figura di Guglielmo VII. Ho posto particolare attenzione alle figure principali della festa e alle loro trasformazioni nel tempo, mi riferisco ai personaggi del Podestà, degli Abbà, del Generale e, naturalmente, di Violetta. È stato interessante approfondire il significato dei principali riti della manifestazione, quali la “Preda in Dora”, la “Zappata” e l’Abbruciamento degli Scarli. Non ho voluto tralasciare un aspetto del Carnevale di Ivrea che lo ha fatto conoscere anche al di fuori dell’ambiente eporediese, ovvero la Battaglia delle arance, tracciando la storia di quello che, in origine, era un “gentil getto”. Nell’ultima parte dedicata al Carnevale di Ivrea ho voluto invece evidenziare come alcuni elementi della festa, a partire dall’eroica ribellione medievale del popolo eporediese verso il tiranno, fossero totalmente inventati. L’invenzione della tradizione è quindi l’argomento della terza parte della tesi che ha l’obiettivo di approfondire questo meccanismo e analizzare come le neonate nazioni europee e repubbliche americane abbiano utilizzato, nel corso dell’Ottocento, tradizioni e simboli di invenzione ispirati ad un passato eroico.

La festa del Carnevale. La sua evoluzione storica e il caso di Ivrea

CACCIAPUOTI, ALBERTO
2019/2020

Abstract

Il desiderio di dedicare una ricerca sulla festa del Carnevale è la conseguenza di un profondo e personale legame, in quanto eporediese di nascita, verso quello che si svolge ad Ivrea. Nella prima parte della tesi ho voluto analizzare le radici etimologiche del Carnevale ed approfondire le sue origini e la sua evoluzione nel tempo, a partire dai Saturnali romani, cercando di capire il significato profondo di questa festa del disordine. Mi sono soffermato quindi su un avvenimento del 1580, il Carnevale di Romans, nel corso del quale lo stesso disordine carnevalesco è invece degenerato in rivolta e successiva dura repressione. La parte centrale del lavoro è dedicata alla festa del Carnevale di Ivrea. Ho approfondito le sue complesse trasformazioni che sono avvenute nel corso di tre secoli, a partire dal Settecento. Ho analizzato e collocato storicamente la leggenda dalla quale ha avuto origine il Carnevale, soffermandomi sulla tirannia dei Marchesi del Monferrato ed in particolare, nel XIII secolo, della contestata figura di Guglielmo VII. Ho posto particolare attenzione alle figure principali della festa e alle loro trasformazioni nel tempo, mi riferisco ai personaggi del Podestà, degli Abbà, del Generale e, naturalmente, di Violetta. È stato interessante approfondire il significato dei principali riti della manifestazione, quali la “Preda in Dora”, la “Zappata” e l’Abbruciamento degli Scarli. Non ho voluto tralasciare un aspetto del Carnevale di Ivrea che lo ha fatto conoscere anche al di fuori dell’ambiente eporediese, ovvero la Battaglia delle arance, tracciando la storia di quello che, in origine, era un “gentil getto”. Nell’ultima parte dedicata al Carnevale di Ivrea ho voluto invece evidenziare come alcuni elementi della festa, a partire dall’eroica ribellione medievale del popolo eporediese verso il tiranno, fossero totalmente inventati. L’invenzione della tradizione è quindi l’argomento della terza parte della tesi che ha l’obiettivo di approfondire questo meccanismo e analizzare come le neonate nazioni europee e repubbliche americane abbiano utilizzato, nel corso dell’Ottocento, tradizioni e simboli di invenzione ispirati ad un passato eroico.
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