La corruzione costituisce un problema sociale che accomuna, anche se in forme e proporzioni diverse, tutti i Paesi del mondo. Nonostante le numerose ricerche e studi sul fenomeno non è possibile individuare una definizione universalmente riconosciuta, tantomeno una “cura universale” per combatterla. Questo però è più che comprensibile vista l’intrinseca ambiguità e varietà dell’argomento, la diversità di tradizioni giuridiche e la molteplicità delle sensibilità politiche, storiche e sociali. Questo lavoro nasce dalla volontà di riflettere sulla complessità del fenomeno corruttivo, sui suoi meccanismi di riproduzione, comportamenti ed effetti, nonché sull’efficacia dei possibili strumenti di contrasto. L’obiettivo è di non limitarsi ad una descrizione prettamente teorica della corruzione ma cercare di produrre un’analisi empirica del problema soffermandosi sugli avvenimenti collegati a fatti di natura corruttiva occorsi in occasione dell’Expo Milano 2015. Osserviamo, a livello metodologico, che si tratta di un case study che si fonda principalmente su dati secondari. L’elaborato propone diversi possibili approcci di studio della corruzione (sociologico, giuridico ed economico) affrontandola come fenomeno patologico ad elevato impatto sulla comunità. Più precisamente, la tesi è divisa in quattro capitoli; nel primo, basandosi su modelli teorizzati da autorevoli studiosi, si affrontano questioni definitorie, si cerca di individuare i principali protagonisti, capire quanto è diffusa la corruzione, come si manifesta e si sviluppa e cosa accade dopo in termini di costi e benefici. Vista l’importanza dell’aspetto giuridico nella comprensione del fenomeno corruttivo, il secondo capitolo prosegue con l’analisi delle principali linee di tendenza nell’ordinamento giuridico italiano, in particolare del quadro normativo in materia di corruzione e appalti pubblici. Il terzo capitolo presenta uno studio di caso sui fatti corruttivi riguardanti l’Expo di Milano 2015. I mega-eventi rappresentano verosimilmente una grande opportunità per la corruzione e l’infiltrazione mafiosa. Di fatto, questo è uno dei principali argomenti addotti dagli oppositori alla realizzazione di detta tipologia di eventi. Quando i finanziamenti pubblici sono elevati e le scadenze tassative le probabilità di corrompere e di lasciarsi corrompere per trovare eventuali “scorciatoie” rispetto alla prassi ordinaria, aumentano notevolmente. L’Expo 2015 non è stata risparmiata dalle pratiche corruttive. Infatti, dalla gestione degli appalti sono scaturite diverse inchieste sulla corruzione e sulle infiltrazioni mafiose nel Nord-Italia. Nella parte finale della tesi si tenta una ricostruzione dei complessi scandali e delle inchieste collegati all’Expo 2015, basandosi principalmente sugli articoli delle principali testate giornalistiche italiane. La corruzione è un fenomeno criminale patogeno che coltiva dinamiche che portano alla perdita della fiducia pubblica; in tempi di crisi come l’attuale, in cui il mondo sta affrontando la pandemia del Covid-19, gli effetti che la corruzione genera e sono altrettanto dannosi. Nel quarto e ultimo capitolo si analizzerà in modo schematico questa circostanza, con particolare attenzione alle manifestazioni rese pubbliche di tentata o avvenuta corruzione, in ambiti regionali o locali.
Il rischio di corruzione. Meccanismi, comportamenti, soluzioni. Il caso di Expo Milano 2015
IANAU, IOANA ANDREEA
2019/2020
Abstract
La corruzione costituisce un problema sociale che accomuna, anche se in forme e proporzioni diverse, tutti i Paesi del mondo. Nonostante le numerose ricerche e studi sul fenomeno non è possibile individuare una definizione universalmente riconosciuta, tantomeno una “cura universale” per combatterla. Questo però è più che comprensibile vista l’intrinseca ambiguità e varietà dell’argomento, la diversità di tradizioni giuridiche e la molteplicità delle sensibilità politiche, storiche e sociali. Questo lavoro nasce dalla volontà di riflettere sulla complessità del fenomeno corruttivo, sui suoi meccanismi di riproduzione, comportamenti ed effetti, nonché sull’efficacia dei possibili strumenti di contrasto. L’obiettivo è di non limitarsi ad una descrizione prettamente teorica della corruzione ma cercare di produrre un’analisi empirica del problema soffermandosi sugli avvenimenti collegati a fatti di natura corruttiva occorsi in occasione dell’Expo Milano 2015. Osserviamo, a livello metodologico, che si tratta di un case study che si fonda principalmente su dati secondari. L’elaborato propone diversi possibili approcci di studio della corruzione (sociologico, giuridico ed economico) affrontandola come fenomeno patologico ad elevato impatto sulla comunità. Più precisamente, la tesi è divisa in quattro capitoli; nel primo, basandosi su modelli teorizzati da autorevoli studiosi, si affrontano questioni definitorie, si cerca di individuare i principali protagonisti, capire quanto è diffusa la corruzione, come si manifesta e si sviluppa e cosa accade dopo in termini di costi e benefici. Vista l’importanza dell’aspetto giuridico nella comprensione del fenomeno corruttivo, il secondo capitolo prosegue con l’analisi delle principali linee di tendenza nell’ordinamento giuridico italiano, in particolare del quadro normativo in materia di corruzione e appalti pubblici. Il terzo capitolo presenta uno studio di caso sui fatti corruttivi riguardanti l’Expo di Milano 2015. I mega-eventi rappresentano verosimilmente una grande opportunità per la corruzione e l’infiltrazione mafiosa. Di fatto, questo è uno dei principali argomenti addotti dagli oppositori alla realizzazione di detta tipologia di eventi. Quando i finanziamenti pubblici sono elevati e le scadenze tassative le probabilità di corrompere e di lasciarsi corrompere per trovare eventuali “scorciatoie” rispetto alla prassi ordinaria, aumentano notevolmente. L’Expo 2015 non è stata risparmiata dalle pratiche corruttive. Infatti, dalla gestione degli appalti sono scaturite diverse inchieste sulla corruzione e sulle infiltrazioni mafiose nel Nord-Italia. Nella parte finale della tesi si tenta una ricostruzione dei complessi scandali e delle inchieste collegati all’Expo 2015, basandosi principalmente sugli articoli delle principali testate giornalistiche italiane. La corruzione è un fenomeno criminale patogeno che coltiva dinamiche che portano alla perdita della fiducia pubblica; in tempi di crisi come l’attuale, in cui il mondo sta affrontando la pandemia del Covid-19, gli effetti che la corruzione genera e sono altrettanto dannosi. Nel quarto e ultimo capitolo si analizzerà in modo schematico questa circostanza, con particolare attenzione alle manifestazioni rese pubbliche di tentata o avvenuta corruzione, in ambiti regionali o locali.File | Dimensione | Formato | |
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