INTRODUCTION: Diabetes mellitus (DM) is one of the most common chronic diseases. The type 2 variant accounts for approximately 90% of diabetes cases and is primarily related to factors such as obesity, sedentary lifestyle, age and unhealthy diet. Education plays a key role in the treatment of diabetes and the most significant obstacle is the lack of sufficient knowledge and awareness among patient/caregivers about the condition. One of the methods proposed to provide understanding of information to patients is the teach-back method (TB). This technique includes a questioning process, to determine what information was learned that the patient needs to re-explain in their own words. It should be emphasized that TB is not a test of the person’s knowledge, but an exploration of how the information was conveyed and whether it should be restated. The purpose of this review is to examine the potential effectiveness of TB in DM2 patients as a method of retaining educational information. MATERIALS AND METHODS: A literature review was conducted by consulting the biomedical database PubMed. The clinical question was developed following the Patient, Intervention and Outcome (PIO) methodology. From the query of the database 63 articles were found, 4 were considered and 59 were excluded. RESULTS: Four studies were included: 3 systematic reviews (SR) and 1 Randomized Controlled Clinical Trial (RCT). From the analysis of literature, there seems to be evidence of positive effects of the TB method in terms of disease knowledge and improvement in self-management. There is a lack of evidence on the effects in terms of long-term information retention. DISCUSSION: In several studies, it has been observed that the use of this educational strategy leads to improvements in therapeutic adherence. However, these effects do not seem to persist over the long term. The literature analyzed has small sample sizes and this leads to little possibility of inference on the population. There is also high internal variability in intervention modalities. These factors make TB a very heterogeneous educational modality in which, in addition to the factors previously listed, the variable related to the health care provider (issuer) and the patient (receiver) must also be taken into account.
INTRODUZIONE: Il diabete mellito (DM) è una delle patologie croniche più comuni. La variante di tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi di diabete ed è legata principalmente a fattori quali obesità, sedentarietà, età e dieta non sana. L’istruzione gioca un ruolo chiave nel trattamento del diabete e l’ostacolo più significativo è la mancanza, da parte dei pazienti/caregiver, di conoscenza e consapevolezza sufficienti riguardo tale patologia. Uno dei metodi proposti per fornire la comprensione delle informazioni ai pazienti è il metodo teach-back. Tale tecnica include un processo di interrogazione, per determinare quali sono state le informazioni apprese che il paziente deve rispiegare con le proprie parole. È bene sottolineare che il TB non è un test della conoscenza della persona, ma un’esplorazione di come le informazioni sono state trasmesse e se queste vadano ribadite. Obiettivo della revisione è esaminare la potenziale efficacia del TB nei pazienti affetti da DM2 come metodo per trattenere informazioni di tipo educativo. MATERIALI E METODI: È stata condotta una revisione della letteratura attraverso la consultazione della banca dati biomedica PubMed. Il quesito clinico è stato sviluppato seguendo la metodologia Patient, Intervention e Outcome (PIO). Dall’interrogazione della banca dati sono stati trovati 63 articoli, considerati 4 ed esclusi 59. RISULTATI: Sono stati inclusi 4 studi di cui 3 revisioni sistematiche (RS) e 1 Trial Clinico Randomizzato Controllato (RCT). Dall’analisi della letteratura sembra esserci evidenza di effetti positivi del metodo TB, in termini di conoscenza della patologia e miglioramento nell’autogestione. Mancano evidenze sugli effetti in termini di conservazione delle informazioni a lungo termine. DISCUSSIONE: In diversi studi è stato osservato che l’utilizzo di questa strategia educativa comporta miglioramenti in termini di aderenza terapeutica. Questi effetti non sembrano però perdurare nel lungo periodo. La letteratura analizzata presenta campioni di piccole dimensioni e questo comporta scarsa possibilità di inferenza sulla popolazione. Si riscontra inoltre un’alta variabilità interna alle modalità di intervento. Questi fattori rendono il TB una modalità educativa molto eterogenea in cui, oltre ai fattori precedentemente elencati, si deve tenere conto anche della variabile legata all’operatore sanitario (emittente) e al paziente (ricevente).
Educazione terapeutica al paziente affetto da diabete mellito di tipo 2 attraverso il metodo ''Teach-back'': una revisione della letteratura
ROSSOTTO, PAMINA ISABELLA
2019/2020
Abstract
INTRODUZIONE: Il diabete mellito (DM) è una delle patologie croniche più comuni. La variante di tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi di diabete ed è legata principalmente a fattori quali obesità, sedentarietà, età e dieta non sana. L’istruzione gioca un ruolo chiave nel trattamento del diabete e l’ostacolo più significativo è la mancanza, da parte dei pazienti/caregiver, di conoscenza e consapevolezza sufficienti riguardo tale patologia. Uno dei metodi proposti per fornire la comprensione delle informazioni ai pazienti è il metodo teach-back. Tale tecnica include un processo di interrogazione, per determinare quali sono state le informazioni apprese che il paziente deve rispiegare con le proprie parole. È bene sottolineare che il TB non è un test della conoscenza della persona, ma un’esplorazione di come le informazioni sono state trasmesse e se queste vadano ribadite. Obiettivo della revisione è esaminare la potenziale efficacia del TB nei pazienti affetti da DM2 come metodo per trattenere informazioni di tipo educativo. MATERIALI E METODI: È stata condotta una revisione della letteratura attraverso la consultazione della banca dati biomedica PubMed. Il quesito clinico è stato sviluppato seguendo la metodologia Patient, Intervention e Outcome (PIO). Dall’interrogazione della banca dati sono stati trovati 63 articoli, considerati 4 ed esclusi 59. RISULTATI: Sono stati inclusi 4 studi di cui 3 revisioni sistematiche (RS) e 1 Trial Clinico Randomizzato Controllato (RCT). Dall’analisi della letteratura sembra esserci evidenza di effetti positivi del metodo TB, in termini di conoscenza della patologia e miglioramento nell’autogestione. Mancano evidenze sugli effetti in termini di conservazione delle informazioni a lungo termine. DISCUSSIONE: In diversi studi è stato osservato che l’utilizzo di questa strategia educativa comporta miglioramenti in termini di aderenza terapeutica. Questi effetti non sembrano però perdurare nel lungo periodo. La letteratura analizzata presenta campioni di piccole dimensioni e questo comporta scarsa possibilità di inferenza sulla popolazione. Si riscontra inoltre un’alta variabilità interna alle modalità di intervento. Questi fattori rendono il TB una modalità educativa molto eterogenea in cui, oltre ai fattori precedentemente elencati, si deve tenere conto anche della variabile legata all’operatore sanitario (emittente) e al paziente (ricevente).File | Dimensione | Formato | |
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