Between 1800 and 1900 authors such as Maria Montessori, J.J. Rousseau and Dewey identify in nature a powerful means for learning: by the contact with the external environment children develop excellent physical, mental and social skills. Above all, they have the opportunity to become aware children and active citizens. But we have an important paradox: even if this theme is well known since the ancient times, in these last years children have been spending less and less of their time outdoor. What are the reasons behind it? First of all the change in the structure of the cities but also the parents' excessive worries, a longer time spent at school and a not very active and participative didactic of sciences. To show how the outdoor education is one of the possibile ways to bring children back to nature, but above all, to make them aware and active citizens, I brought my observation experinced in a State Primary School where teacher Giampiero activated the "Bimbisvegli" project. Thanks to this experience I got confirmation that nature can be a true means of learning and an outdoor walk can become a science lesson. I've deeply understood that if we consider the environment from different points of view, not only as nature, it can be possibile to activate partnerships with municipalities, discuss with children about important themes such as immigration raising their awareness on the theme of empathy and care of others. KEY WORDS: outdoor education, nature, Active citizens, Bimbisvegli
A cavallo fra 800 e 900 autori come Maria Montessori, Jean Jacques Rousseau, John Dewey individuano nella natura un potente mezzo per l'apprendimento: grazie al contatto con l'ambiente esterno i bambini sviluppano ottime capacità e competenze a livello fisico, psichico e anche sociale. Ma soprattutto hanno la possibilità di diventare bambini consapevoli e cittadini attivi. Esiste però un paradosso importante: da un lato questo tema è presente fin dall'antichità, dall'altro i bambini in questi ultimi anni passano sempre meno tempo all'aria aperta. Quali sono le cause? Il cambiamento nella conformazione delle città innanzitutto, ma anche le eccessive preoccupazioni dei genitori, l'aumento dell'orario scolastico e di lavoro e, per ultimo, una didattica delle scienze poco attiva e partecipativa. Per mostrare come l'outdoor education sia una delle possibili strade per riavvicinare i bambini alla natura, ma soprattutto per renderli cittadini attivi e consapevoli, ho portato l'osservazione effettuata in una scuola Primaria Statale, all'interno della quale maestro Giampiero ha messo in atto il progetto "Bimbisvegli". Grazie all'osservazione di questa esperienza ho avuto la conferma di come la natura possa essere un vero e proprio mezzo di apprendimento e di come una semplice passeggiata all'aria aperta possa trasformarsi in una lezione di scienze. Ho compreso a fondo di quanto la considerazione dell'ambiente da più punti di vista, e non solo da quello dell'ambiente esterno inteso come natura, possa far nascere collaborazioni con enti locali, trattando con i bambini argomenti impegnativi come può essere quello dell'immigrazione, sensibilizzandoli sul tema dell'empatia e sulla cura dell'altro. PAROLE CHIAVE: outdoor education, natura, cittadini attivi, Bimbisvegli
OUTDOOR EDUCATION: UNA STRADA POSSIBILE PER FAR CRESCERE BAMBINI CONSAPEVOLI E CITTADINI ATTIVI
PASCULLI, BENEDETTA ALESSIA
2019/2020
Abstract
A cavallo fra 800 e 900 autori come Maria Montessori, Jean Jacques Rousseau, John Dewey individuano nella natura un potente mezzo per l'apprendimento: grazie al contatto con l'ambiente esterno i bambini sviluppano ottime capacità e competenze a livello fisico, psichico e anche sociale. Ma soprattutto hanno la possibilità di diventare bambini consapevoli e cittadini attivi. Esiste però un paradosso importante: da un lato questo tema è presente fin dall'antichità, dall'altro i bambini in questi ultimi anni passano sempre meno tempo all'aria aperta. Quali sono le cause? Il cambiamento nella conformazione delle città innanzitutto, ma anche le eccessive preoccupazioni dei genitori, l'aumento dell'orario scolastico e di lavoro e, per ultimo, una didattica delle scienze poco attiva e partecipativa. Per mostrare come l'outdoor education sia una delle possibili strade per riavvicinare i bambini alla natura, ma soprattutto per renderli cittadini attivi e consapevoli, ho portato l'osservazione effettuata in una scuola Primaria Statale, all'interno della quale maestro Giampiero ha messo in atto il progetto "Bimbisvegli". Grazie all'osservazione di questa esperienza ho avuto la conferma di come la natura possa essere un vero e proprio mezzo di apprendimento e di come una semplice passeggiata all'aria aperta possa trasformarsi in una lezione di scienze. Ho compreso a fondo di quanto la considerazione dell'ambiente da più punti di vista, e non solo da quello dell'ambiente esterno inteso come natura, possa far nascere collaborazioni con enti locali, trattando con i bambini argomenti impegnativi come può essere quello dell'immigrazione, sensibilizzandoli sul tema dell'empatia e sulla cura dell'altro. PAROLE CHIAVE: outdoor education, natura, cittadini attivi, BimbisvegliFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/31004