The thesis analyses some documents belonging to the educational discourse from the point of view of the metaphors used. This linguistic analysis starts from the concept of metaphor elaborated by Aristotle during the classical age and then developed throughout the centuries by persons of letters, linguists and philosophers. The turning point occurs in the first part of the twentieth century with the interaction views of Richards and Black, but the real revolution in this study field is represented by the book “Metaphors we live by” by Lakoff and Johnson, published in 1980, in which metaphor is considered a powerful cognitive tool capable of generating new knowledge. Academic discussions followed this book and they still continue today: many scholars have expressed criticism for the lack of consideration of context and real texts on behalf of the two linguists. The aim of the dissertation is to highlight the role of metaphor in creating a frame, namely a perspective, through which presenting a given topic and so a portion of reality. This perspective will reveal the underlying hidden ideology in some selected texts belonging to the educational discourse, ideology which can be transmitted exploiting the potential of metaphor to highlight certain aspects of concepts, hiding others as a consequence. This danger is much more evident in the so called conventional metaphors, because they can more easily convey points of view that in this way are presented as “common sense” and, therefore, as the only way to represent reality.
La tesi analizza una serie di documenti appartenenti al discorso educativo dal punto di vista delle metafore in esso contenuti. Punto di partenza della disamina linguistica è il concetto di metafora elaborato a partire dall'epoca classica da Aristotele e sviluppato nei secoli da letterati, linguisti e filosofi. Il punto di svolta arriva nella prima parte del ventesimo secolo con le teorie interattive di Richards e Black, ma la vera rivoluzione nel campo è costituita dal lavoro di Lakoff e Johnson “Metafora e vita quotidiana”, edito nel 1980, in cui la metafora viene considerata un potente strumento cognitivo capace di generare nuova conoscenza. Da quest'opera prende le mosse una discussione che prosegue tuttora e che ha visto alcuni studiosi discostarsene nella misura in cui viene rivendicato un ruolo maggiore da attribuire al contesto e ai testi reali. Scopo dell'elaborato è evidenziare come attraverso la metafora possa essere creato un frame, ovvero una cornice interpretativa, una prospettiva, attraverso cui presentare un determinato argomento e dunque una porzione di realtà. Questa prospettiva rivelerà l'ideologia nascosta in alcuni testi selezionati appartenenti al discorso educativo, la quale può essere trasmessa sfruttando il potenziale che la metafora ha di evidenziare determinati tratti di un concetto nascondendone di conseguenza altri. Tale pericolo risiede maggiormente nelle metafore cosiddette convenzionali, poiché esse veicolano con più facilità punti di vista che in questo modo vengono considerati come di “buon senso” e quindi come l'unico modo di rappresentare la realtà in oggetto.
Metafora cognitiva e discorso educativo nel National curriculum inglese (2014) e nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione (2012)
PERRONE, ELENA
2019/2020
Abstract
La tesi analizza una serie di documenti appartenenti al discorso educativo dal punto di vista delle metafore in esso contenuti. Punto di partenza della disamina linguistica è il concetto di metafora elaborato a partire dall'epoca classica da Aristotele e sviluppato nei secoli da letterati, linguisti e filosofi. Il punto di svolta arriva nella prima parte del ventesimo secolo con le teorie interattive di Richards e Black, ma la vera rivoluzione nel campo è costituita dal lavoro di Lakoff e Johnson “Metafora e vita quotidiana”, edito nel 1980, in cui la metafora viene considerata un potente strumento cognitivo capace di generare nuova conoscenza. Da quest'opera prende le mosse una discussione che prosegue tuttora e che ha visto alcuni studiosi discostarsene nella misura in cui viene rivendicato un ruolo maggiore da attribuire al contesto e ai testi reali. Scopo dell'elaborato è evidenziare come attraverso la metafora possa essere creato un frame, ovvero una cornice interpretativa, una prospettiva, attraverso cui presentare un determinato argomento e dunque una porzione di realtà. Questa prospettiva rivelerà l'ideologia nascosta in alcuni testi selezionati appartenenti al discorso educativo, la quale può essere trasmessa sfruttando il potenziale che la metafora ha di evidenziare determinati tratti di un concetto nascondendone di conseguenza altri. Tale pericolo risiede maggiormente nelle metafore cosiddette convenzionali, poiché esse veicolano con più facilità punti di vista che in questo modo vengono considerati come di “buon senso” e quindi come l'unico modo di rappresentare la realtà in oggetto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
LS1109_perroneelenatesimetaforacognitivaediscorsoeducativo2020.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.19 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.19 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/31000