L'analisi del romanzo è divisa in capitoli: all'interno del primo capitolo (il quale funge da introduzione) viene spiegato Il nome della rosa per come si presenta al lettore, ovvero un romanzo storico, raccontato tramite l'espediente del manoscritto ritrovato, ma che a sua volta incorpora il genere poliziesco. Il primo capitolo si conclude con un monito verso un ipotetico lettore che voglia prestarsi alla lettura del romanzo consigliandogli di dedicare particolare attenzione alla componente intertestuale, la quale può essere, allo stesso modo degli altri sopra citati, un percorso di lettura. Il secondo capitolo presenta una chiave maggiormente interpretativa, all'interno del quale si ricerca il valore della conoscenza e della verità ne Il nome della rosa, facendo però alcuni riferimenti all'età moderna, e al concetto di complottismo che con essa si è sviluppato. Gli ambienti in cui ha luogo il racconto sono stati accostati con il mondo moderno, e in questo scenario le analogie fanno da padrona e si prestano ad accostare due mondi ormai distanti sia sul piano temporale sia su quello reale. Di particolare ausilio per la ricerca è risultato quanto scritto da Franco Forchetti all'interno de Il segno e la rosa. I segreti della narrativa di Umberto Eco. Forchetti studia a fondo i luoghi del romanzo in questione accostandoli inoltre ad uno scenario letterario ben più ampio. Il terzo capitolo si basa invece sui personaggi che più trattano il tema della conoscenza, ovvero Adso da Melk, Guglielmo da Baskerville e Jorge da Burgos, ma ciò che si è ritenuto interessante trattare è il fatto che questi personaggi siano in realtà immagini, di altri personaggi ancora esterni al testo, i quali diventano in alcuni casi caricature di questi stessi riferimenti intertestuali, e ancor più allegorie dell'epoca in cui prendono vita nel romanzo, ma allo stesso tempo, analogia con una letteratura contemporanea al loro autore. Nel quarto e ultimo capitolo si è analizzata la componente interpretativa che il romanzo ci permette di attuare. In questo caso si è fatto maggiormente riferimento ad altri due testi dello stesso autore: Opera Aperta e Lector in fabula, tramite i quali possiamo meglio comprendere quanto sia possibile interpretare il romanzo de Il nome della rosa e comprendere quanto questo testo sia effettivamente un'opera aperta, cercando così di giustificare le stesse interpretazioni trattate nei capitoli precedenti.
Analisi e attualizzazione de Il nome della rosa di Umberto Eco
IANDOLINO, VITTORIO
2019/2020
Abstract
L'analisi del romanzo è divisa in capitoli: all'interno del primo capitolo (il quale funge da introduzione) viene spiegato Il nome della rosa per come si presenta al lettore, ovvero un romanzo storico, raccontato tramite l'espediente del manoscritto ritrovato, ma che a sua volta incorpora il genere poliziesco. Il primo capitolo si conclude con un monito verso un ipotetico lettore che voglia prestarsi alla lettura del romanzo consigliandogli di dedicare particolare attenzione alla componente intertestuale, la quale può essere, allo stesso modo degli altri sopra citati, un percorso di lettura. Il secondo capitolo presenta una chiave maggiormente interpretativa, all'interno del quale si ricerca il valore della conoscenza e della verità ne Il nome della rosa, facendo però alcuni riferimenti all'età moderna, e al concetto di complottismo che con essa si è sviluppato. Gli ambienti in cui ha luogo il racconto sono stati accostati con il mondo moderno, e in questo scenario le analogie fanno da padrona e si prestano ad accostare due mondi ormai distanti sia sul piano temporale sia su quello reale. Di particolare ausilio per la ricerca è risultato quanto scritto da Franco Forchetti all'interno de Il segno e la rosa. I segreti della narrativa di Umberto Eco. Forchetti studia a fondo i luoghi del romanzo in questione accostandoli inoltre ad uno scenario letterario ben più ampio. Il terzo capitolo si basa invece sui personaggi che più trattano il tema della conoscenza, ovvero Adso da Melk, Guglielmo da Baskerville e Jorge da Burgos, ma ciò che si è ritenuto interessante trattare è il fatto che questi personaggi siano in realtà immagini, di altri personaggi ancora esterni al testo, i quali diventano in alcuni casi caricature di questi stessi riferimenti intertestuali, e ancor più allegorie dell'epoca in cui prendono vita nel romanzo, ma allo stesso tempo, analogia con una letteratura contemporanea al loro autore. Nel quarto e ultimo capitolo si è analizzata la componente interpretativa che il romanzo ci permette di attuare. In questo caso si è fatto maggiormente riferimento ad altri due testi dello stesso autore: Opera Aperta e Lector in fabula, tramite i quali possiamo meglio comprendere quanto sia possibile interpretare il romanzo de Il nome della rosa e comprendere quanto questo testo sia effettivamente un'opera aperta, cercando così di giustificare le stesse interpretazioni trattate nei capitoli precedenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30986