Food packaging has made enormous progress over the last decade, driven mainly by the growing demand for safe, high quality food and growing concern about environmental issues. Even today plastics are still the most widely used materials to produce food packaging, this is due to its great advantages: such as high versatility, flexibility, transparency, heat seal ability and good mechanical and barrier performance. Plastics, however, also has disadvantages such as the lack of practicality of recycling, which is often not feasible or in any case not convenient, because it is contaminated by food residues. This inevitably leads to the disposal of these plastic packaging in landfills, thus increasing the amount of urban waste each year. It is therefore necessary to think about the sustainability of food packaging, which can be achieved at three levels: at the level of raw materials, using recycled materials and renewable resources; at the level of production through greater energy efficiency; at the level of waste management by reusing and recycling waste products. Combined with the issue of exploiting oil-derived plastics is the problem of food waste. The problem of large quantities of food waste lies not only at the end of the chain with the consumer throwing food away, but throughout the production chain. The European Union is focusing on building two economic models with the aim of reducing waste and maintaining the value of all resources and materials for as long as possible. The objective of the bioeconomy is a more innovative and low-emission economy that reconciles the needs of sustainable agriculture with food security and the sustainable use of renewable biological resources for industrial purposes, while ensuring biodiversity and environmental protection. The essential principles of the circular economy are to reduce the use of resources and environmental emissions by "closing the circle" of production. There are two models for the circular economy: products at the end of their commercial life are continuously reused through repair or remodeling; materials are recycled to produce replacement products. The objective of this report is to analyze the various innovations in food packaging that can fit into the context of the bioeconomy and the circular economy. These innovative packaging made of biopolymers and/or biofilm are made from food waste that is produced at various stages of the production chain. The aim of this research is to reduce the use of disposable plastics and the waste of food resources by exploiting the by-products of the supply chain.
Il packaging alimentare ha fatto enormi progressi nell'ultimo decennio, spinto soprattutto dalla crescente domanda di alimenti sicuri e di alta qualità e dalla crescente preoccupazione per le questioni ambientali. Ancora oggi le materie plastiche sono le più utilizzate per la produzione di imballaggi alimentari, questo è dovuto ai suoi grandi vantaggi: come l'elevata versatilità, flessibilità, trasparenza, termosaldabilità e buone prestazioni meccaniche e di barriera. La plastica però, ha anche degli svantaggi tra cui la poca praticità di riciclo, spesso non praticabile o comunque non conveniente, perché contaminata da residui di cibo. Questo porta inevitabilmente allo smaltimento in discarica di questi imballaggi in plastica aumentando così ogni anno la quantità di rifiuti urbani. È quindi necessario ragionare sulla sostenibilità del packaging alimentare che può essere realizzata a tre livelli: a livello delle materie prime, utilizzando materiali riciclati e risorse rinnovabili; a livello di produzione attraverso una maggiore efficienza energetica; a livello di gestione dei rifiuti riutilizzando e riciclando i prodotti di scarto. Abbinata alla questione dello sfruttamento di plastiche derivate dal petrolio si abbina il problema degli sprechi alimentari. Il problema della grande quantità di scarti alimentari non risiede solo alla fine della filiera con il consumatore che getta via il cibo, ma lungo tutta la filiera produttiva. L'unione europea sta puntando sulla costruzione di due modelli economici, con l'obiettivo di ridurre i rifiuti e di mantenere il valore di tutte le risorse e dei materiali più a lungo possibile L'obiettivo della bioeconomia è un'economia più innovativa e a basse emissioni che concili le esigenze di un'agricoltura sostenibile con la sicurezza alimentare e l'uso sostenibile delle risorse biologiche rinnovabili per scopi industriali, garantendo al contempo la biodiversità e la protezione dell'ambiente. I principi essenziali dell'economia circolare sono invece quelli di ridurre l'uso delle risorse e delle emissioni ambientali “chiudendo il cerchio” della produzione. Esistono due modelli per l'economia circolare: prodotti alla fine della loro vita commerciale vengono continuamente riutilizzati tramite riparazioni o rimodellamento; I materiali sono riciclati per la produzione di prodotti sostitutivi. L'obiettivo di questa relazione è quella di analizzare le varie innovazioni nell'ambito del packaging alimentare in grado di inserirsi nel contesto della bioeconomia e dell'economia circolare. Questi imballaggi innovativi costituiti da biopolimeri e/o biofilm sono realizzati a partire da scarti alimentari che sono prodotti nelle varie fasi della filiera produttiva. Lo scopo di queste ricerche è quello di ridurre l'utilizzo di plastica monouso e lo spreco di risorse alimentari valorizzando i sottoprodotti della filiera.
Valorizzazione degli scarti alimentari per la produzione di packaging alimentari sostenibili
DELSANTO, FEDERICO
2019/2020
Abstract
Il packaging alimentare ha fatto enormi progressi nell'ultimo decennio, spinto soprattutto dalla crescente domanda di alimenti sicuri e di alta qualità e dalla crescente preoccupazione per le questioni ambientali. Ancora oggi le materie plastiche sono le più utilizzate per la produzione di imballaggi alimentari, questo è dovuto ai suoi grandi vantaggi: come l'elevata versatilità, flessibilità, trasparenza, termosaldabilità e buone prestazioni meccaniche e di barriera. La plastica però, ha anche degli svantaggi tra cui la poca praticità di riciclo, spesso non praticabile o comunque non conveniente, perché contaminata da residui di cibo. Questo porta inevitabilmente allo smaltimento in discarica di questi imballaggi in plastica aumentando così ogni anno la quantità di rifiuti urbani. È quindi necessario ragionare sulla sostenibilità del packaging alimentare che può essere realizzata a tre livelli: a livello delle materie prime, utilizzando materiali riciclati e risorse rinnovabili; a livello di produzione attraverso una maggiore efficienza energetica; a livello di gestione dei rifiuti riutilizzando e riciclando i prodotti di scarto. Abbinata alla questione dello sfruttamento di plastiche derivate dal petrolio si abbina il problema degli sprechi alimentari. Il problema della grande quantità di scarti alimentari non risiede solo alla fine della filiera con il consumatore che getta via il cibo, ma lungo tutta la filiera produttiva. L'unione europea sta puntando sulla costruzione di due modelli economici, con l'obiettivo di ridurre i rifiuti e di mantenere il valore di tutte le risorse e dei materiali più a lungo possibile L'obiettivo della bioeconomia è un'economia più innovativa e a basse emissioni che concili le esigenze di un'agricoltura sostenibile con la sicurezza alimentare e l'uso sostenibile delle risorse biologiche rinnovabili per scopi industriali, garantendo al contempo la biodiversità e la protezione dell'ambiente. I principi essenziali dell'economia circolare sono invece quelli di ridurre l'uso delle risorse e delle emissioni ambientali “chiudendo il cerchio” della produzione. Esistono due modelli per l'economia circolare: prodotti alla fine della loro vita commerciale vengono continuamente riutilizzati tramite riparazioni o rimodellamento; I materiali sono riciclati per la produzione di prodotti sostitutivi. L'obiettivo di questa relazione è quella di analizzare le varie innovazioni nell'ambito del packaging alimentare in grado di inserirsi nel contesto della bioeconomia e dell'economia circolare. Questi imballaggi innovativi costituiti da biopolimeri e/o biofilm sono realizzati a partire da scarti alimentari che sono prodotti nelle varie fasi della filiera produttiva. Lo scopo di queste ricerche è quello di ridurre l'utilizzo di plastica monouso e lo spreco di risorse alimentari valorizzando i sottoprodotti della filiera.File | Dimensione | Formato | |
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