Il Trasferimento Embrionale (ET) è una tecnica di riproduzione assistita che riscuote un grande interesse sia nell'ambito scientifico sia in quello allevatoriale; conosciuto anche come Embryo Transfer, prevede la manipolazione degli embrioni, zigoti ottenuti dalla fecondazione della cellula uovo da parte dello spermatozoo. Nell'allevamento equino l'attuazione del trasferimento embrionale richiede l'utilizzo di una cavalla propriamente definita “donatrice” dalla quale saranno prelevati uno o più embrioni e di una o più cavalle, definite “riceventi”, nelle quali gli embrioni saranno impiantati. È quindi possibile inseminare una fattrice, avere una gravidanza ma ottenere un puledro utilizzando come “incubatore” l'utero della cavalla ricevente che, se tutto procede nel migliore dei modi, porterà a termine la gravidanza. La “neo-gestante” o “la madre non-biologica” partorirà quindi un puledro con un patrimonio genetico totalmente differente dal suo. L'impiego della tecnica ha avuto una crescita ed uno sviluppo molto importante nell'ultimo decennio perché con il tempo gli allevatori ne hanno appresi i numerosi vantaggi. I progressi legati alla gestione delle cavalle prima, durante e dopo il trasferimento embrionale hanno consentito nel tempo un affinamento della tecnica tale da consentirle di avere un importante valore commerciale aggiunto. Uno dei principali campi di applicazione nell'allevamento equino riguarda la carriera agonistica delle cavalle donatrici. È sempre più comune il fatto di avere cavalle impegnate agonisticamente per tutta la stagione di monta; con l'utilizzo dell'Embryo Transfer la fattrice può essere inseminata e quindi sottoposta a lavaggio uterino per la ricerca dell'embrione solo con una breve interruzione del programma di lavoro. Sarà poi la cavalla ricevente a portare a termine la gravidanza. Altri vantaggi riguardano la possibilità di ottenere una progenie da fattrici più anziane e da fattrici di elevato potenziale genetico che non sono in grado di portare a termine la gravidanza o il parto. ​

Il trasferimento embrionale nell'allevamento equino

BRUNETTO, ELEONORA
2019/2020

Abstract

Il Trasferimento Embrionale (ET) è una tecnica di riproduzione assistita che riscuote un grande interesse sia nell'ambito scientifico sia in quello allevatoriale; conosciuto anche come Embryo Transfer, prevede la manipolazione degli embrioni, zigoti ottenuti dalla fecondazione della cellula uovo da parte dello spermatozoo. Nell'allevamento equino l'attuazione del trasferimento embrionale richiede l'utilizzo di una cavalla propriamente definita “donatrice” dalla quale saranno prelevati uno o più embrioni e di una o più cavalle, definite “riceventi”, nelle quali gli embrioni saranno impiantati. È quindi possibile inseminare una fattrice, avere una gravidanza ma ottenere un puledro utilizzando come “incubatore” l'utero della cavalla ricevente che, se tutto procede nel migliore dei modi, porterà a termine la gravidanza. La “neo-gestante” o “la madre non-biologica” partorirà quindi un puledro con un patrimonio genetico totalmente differente dal suo. L'impiego della tecnica ha avuto una crescita ed uno sviluppo molto importante nell'ultimo decennio perché con il tempo gli allevatori ne hanno appresi i numerosi vantaggi. I progressi legati alla gestione delle cavalle prima, durante e dopo il trasferimento embrionale hanno consentito nel tempo un affinamento della tecnica tale da consentirle di avere un importante valore commerciale aggiunto. Uno dei principali campi di applicazione nell'allevamento equino riguarda la carriera agonistica delle cavalle donatrici. È sempre più comune il fatto di avere cavalle impegnate agonisticamente per tutta la stagione di monta; con l'utilizzo dell'Embryo Transfer la fattrice può essere inseminata e quindi sottoposta a lavaggio uterino per la ricerca dell'embrione solo con una breve interruzione del programma di lavoro. Sarà poi la cavalla ricevente a portare a termine la gravidanza. Altri vantaggi riguardano la possibilità di ottenere una progenie da fattrici più anziane e da fattrici di elevato potenziale genetico che non sono in grado di portare a termine la gravidanza o il parto. ​
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