A seguito di una lezione tenuta sull'importanza della figura imprenditoriale, in cui si è citato a titolo esemplificativo Brunello Cucinelli, ho maturato interesse nei confronti di uno modello manageriale alternativo, denominato Humanistic Management e, da un certo punto di vista, non largamente diffuso nei nostri tempi, né nel panorama italiano né in quello internazionale. Ho così deciso di approfondire tale forma di gestione focalizzandomi poi su una delle sue applicazioni concrete e di successo: il “Capitalismo Umanistico” ideato e promosso dall'imprenditore italiano Brunello Cucinelli. L'obiettivo che tale elaborato si pone consiste nel provare che, nonostante siano ancora piuttosto esigui i casi di aziende che attuano forme di management “più umanistiche”, tali modelli manageriali non sono solo il frutto di mere e astratte trattazioni teoriche, ma è possibile, in certi contesti e in presenza di determinate condizioni, attuarli concretamente e con successo senza dover rinunciare alla generazione di profitto. Il modello imprenditoriale di Brunello Cucinelli è infatti la dimostrazione empirica che coniugare l'efficienza aziendale con una missione più di carattere sociale e con un comportamento eticamente ed esteticamente coscienzioso non è per un'azienda un'impresa irrealizzabile né infruttuosa. Il primo capitolo contiene una disamina sull'Humanistic Management, inteso come forma di gestione aziendale che enfatizza la condizione dell'uomo, i suoi principi guida e i valori su cui si fonda: il conseguimento del bene comune, la dignità dell'essere umano nella vita organizzativa e nelle relazioni, il conferimento di valore e significato al lavoro. Sono inoltre presenti alcune critiche e contrapposizioni con i modelli manageriali predominanti cosiddetti tradizionali e delle esemplificazioni di possibili management umanistici di cui le aziende si possono avvalere. Nel secondo capitolo viene presentata la storia della nascita della Brunello Cucinelli S.p.A, la filosofia e la cultura aziendale di un'impresa umanista soffermandosi su alcuni aspetti fondamentali della visione e dell'operato giornaliero dell'organizzazione. Cucinelli cerca infatti di recuperare, reinterpretare e traslare nelle pratiche aziendali idee, valori e pensieri dei grandi studiosi e filosofi del passato. Nel capitolo vengono anche evidenziate alcune critiche e paradossi maturati nei confronti di un'impresa umanista operante nel settore del lusso. Nel terzo capitolo invece vengono analizzate nello specifico le leve strategiche della Brunello Cucinelli S.p.A, aspetti chiave e caratterizzanti che contribuiscono a creare una precisa immagine del marchio. Tali leve sono: la componente umana e la tematica della dignità, l'impegno costante nella promozione del territorio umbro, l'importanza data alla promozione della cultura in tutte le sue declinazioni, l'elevata qualità del prodotto e delle materie prime accuratamente selezionate, il Made In Italy e la strategia distributiva adottata sia per ampliare la quota di mercato e di conseguenza migliorare la copertura distributiva sia per veicolare una specifica immagine aziendale. È presente poi un quarto capitolo che contiene l'intervista fatta alla Dott.ssa Dal Monte, consulente aziendale e addetta alle vendite dal 2008 nella Brunello Cucinelli S.p.A, che ha reso possibile la delucidazione di alcune questioni sull'azienda e come la sua cultura viene percepita dai suoi dipendenti.

Cultura d'impresa e Humanistic Management: esame di un caso concreto

PICCARI, REBECCA
2019/2020

Abstract

A seguito di una lezione tenuta sull'importanza della figura imprenditoriale, in cui si è citato a titolo esemplificativo Brunello Cucinelli, ho maturato interesse nei confronti di uno modello manageriale alternativo, denominato Humanistic Management e, da un certo punto di vista, non largamente diffuso nei nostri tempi, né nel panorama italiano né in quello internazionale. Ho così deciso di approfondire tale forma di gestione focalizzandomi poi su una delle sue applicazioni concrete e di successo: il “Capitalismo Umanistico” ideato e promosso dall'imprenditore italiano Brunello Cucinelli. L'obiettivo che tale elaborato si pone consiste nel provare che, nonostante siano ancora piuttosto esigui i casi di aziende che attuano forme di management “più umanistiche”, tali modelli manageriali non sono solo il frutto di mere e astratte trattazioni teoriche, ma è possibile, in certi contesti e in presenza di determinate condizioni, attuarli concretamente e con successo senza dover rinunciare alla generazione di profitto. Il modello imprenditoriale di Brunello Cucinelli è infatti la dimostrazione empirica che coniugare l'efficienza aziendale con una missione più di carattere sociale e con un comportamento eticamente ed esteticamente coscienzioso non è per un'azienda un'impresa irrealizzabile né infruttuosa. Il primo capitolo contiene una disamina sull'Humanistic Management, inteso come forma di gestione aziendale che enfatizza la condizione dell'uomo, i suoi principi guida e i valori su cui si fonda: il conseguimento del bene comune, la dignità dell'essere umano nella vita organizzativa e nelle relazioni, il conferimento di valore e significato al lavoro. Sono inoltre presenti alcune critiche e contrapposizioni con i modelli manageriali predominanti cosiddetti tradizionali e delle esemplificazioni di possibili management umanistici di cui le aziende si possono avvalere. Nel secondo capitolo viene presentata la storia della nascita della Brunello Cucinelli S.p.A, la filosofia e la cultura aziendale di un'impresa umanista soffermandosi su alcuni aspetti fondamentali della visione e dell'operato giornaliero dell'organizzazione. Cucinelli cerca infatti di recuperare, reinterpretare e traslare nelle pratiche aziendali idee, valori e pensieri dei grandi studiosi e filosofi del passato. Nel capitolo vengono anche evidenziate alcune critiche e paradossi maturati nei confronti di un'impresa umanista operante nel settore del lusso. Nel terzo capitolo invece vengono analizzate nello specifico le leve strategiche della Brunello Cucinelli S.p.A, aspetti chiave e caratterizzanti che contribuiscono a creare una precisa immagine del marchio. Tali leve sono: la componente umana e la tematica della dignità, l'impegno costante nella promozione del territorio umbro, l'importanza data alla promozione della cultura in tutte le sue declinazioni, l'elevata qualità del prodotto e delle materie prime accuratamente selezionate, il Made In Italy e la strategia distributiva adottata sia per ampliare la quota di mercato e di conseguenza migliorare la copertura distributiva sia per veicolare una specifica immagine aziendale. È presente poi un quarto capitolo che contiene l'intervista fatta alla Dott.ssa Dal Monte, consulente aziendale e addetta alle vendite dal 2008 nella Brunello Cucinelli S.p.A, che ha reso possibile la delucidazione di alcune questioni sull'azienda e come la sua cultura viene percepita dai suoi dipendenti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/30876