Le attuali norme sulla radioprotezione dalle radiazioni ionizzanti e sugli effetti dose assorbita-danno si riferiscono generalmente al modello LNT (non-linear threshold). Il modello correla i danni provocati dalle radiazioni ionizzanti (RI) alle quantità di dosi assorbite e prevede, come generalmente avviene per i fattori eziologici cancerogeni, che il danno sia senza soglia per gli effetti stocastici fino a certi valori di dose, oltre i quali il danno diventa deterministico. Questo modello si basa su moltissimi dati e ci si attende di trovare, anche solo per la natura complessa del fenomeno (almeno nelle così dette ‘code statistiche’), lavori che riporteranno all’incremento delle dosi fino ai 100 mSv di dose efficace (basse dosi), nessun segnale di aumento del rischio o addirittura un beneficio. La presente tesi verte sulla ricerca e analisi degli studi scientifici ed in parte storici che riportano in particolare vantaggi all’esposizione alle RI trascurando volutamente quelli in cui si dimostra un danno da radiazione. Gli scopi sono molteplici: -Ricercare eventuali segnali quali soglie di dose, segnali di adattamento per chi evolve in ambienti in fondi maggiori della media ed eventuali ipotesi fisiologiche per i “vantaggi”; -Dimostrare come anche per un fattore eziologico del gruppo I della IARC possa essere costruito un “elogio” confortato dalla letteratura selezionata deliberatamente; -Proporre come procedere con un eventuale studio approfondito sugli effetti alle basse dosi e, se possibile, esaminarne la consistenza dal punto di vista dell'analisi statistica dei dati per la loro assunzione a tesi valida da contrapporre alla visione a tutt'oggi ritenuta corretta

Effetti positivi delle radiazioni ionizzanti fino a 100 mSv nella letteratura scientifica moderna

ARLAUD, MASSIMO
2019/2020

Abstract

Le attuali norme sulla radioprotezione dalle radiazioni ionizzanti e sugli effetti dose assorbita-danno si riferiscono generalmente al modello LNT (non-linear threshold). Il modello correla i danni provocati dalle radiazioni ionizzanti (RI) alle quantità di dosi assorbite e prevede, come generalmente avviene per i fattori eziologici cancerogeni, che il danno sia senza soglia per gli effetti stocastici fino a certi valori di dose, oltre i quali il danno diventa deterministico. Questo modello si basa su moltissimi dati e ci si attende di trovare, anche solo per la natura complessa del fenomeno (almeno nelle così dette ‘code statistiche’), lavori che riporteranno all’incremento delle dosi fino ai 100 mSv di dose efficace (basse dosi), nessun segnale di aumento del rischio o addirittura un beneficio. La presente tesi verte sulla ricerca e analisi degli studi scientifici ed in parte storici che riportano in particolare vantaggi all’esposizione alle RI trascurando volutamente quelli in cui si dimostra un danno da radiazione. Gli scopi sono molteplici: -Ricercare eventuali segnali quali soglie di dose, segnali di adattamento per chi evolve in ambienti in fondi maggiori della media ed eventuali ipotesi fisiologiche per i “vantaggi”; -Dimostrare come anche per un fattore eziologico del gruppo I della IARC possa essere costruito un “elogio” confortato dalla letteratura selezionata deliberatamente; -Proporre come procedere con un eventuale studio approfondito sugli effetti alle basse dosi e, se possibile, esaminarne la consistenza dal punto di vista dell'analisi statistica dei dati per la loro assunzione a tesi valida da contrapporre alla visione a tutt'oggi ritenuta corretta
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