Il tennis è praticato da 87 milioni di persone nel mondo ed è nel suo complesso un'attività a basso rischio di infortunio ma implica una serie di lesioni muscoloscheletriche acute (per esempio le distorsioni alla caviglia) o croniche (dolore al gomito, polso, o spalla), frutto dell'elevata richiesta energetica e fisica per giocare una partita. Ogni impatto tra racchetta e pallina coinvolge tutta la catena cinetica muscolare a partire dagli arti inferiori terminando con gli arti superiori Questa tesi ha preso in considerazione le patologie relative al gomito articolazione che trasferisce l'energia cinetica dal corpo alla racchetta e su di essa si trasmettono le vibrazioni dovute alla forza dell'impatto. La letteratura sull'argomento suggerisce che il dolore al gomito sia più frequente in tennisti principianti e amatoriali rispetto ai professionisti ma anche questi ultimi possono soffrirne. La differenza di esecuzione del gesto tecnico, meno efficiente nei principianti può essere una tra le cause di incidenza ed è spesso associata all'utilizzo di un'attrezzatura non adatta al giocatore. L'obiettivo della tesi è verificare se sia possibile evidenziare, tramite un sensore posizionato sull'avambraccio, l'eventuale differenza di attivazione muscolare tra una popolazione di giocatori di tennis principianti e un gruppo di tennisti esperti; in ottica di controllo del movimento, allenamento, prevenzione e trattamento di infortuni all'arto superiore dominante. Il protocollo del test prevede l'esecuzione di 10 colpi al rimbalzo da fondo campo e 10 colpi al volo eseguiti in ordine prestabilito sconosciuto al giocatore. La pallina è lanciata dall'istruttore con la racchetta dal cesto con intervallo di tempo casuale. La popolazione è composta da 8 giocatori di tennis agonisti di medio livello che giocano a tennis fin da bambini e 7 principianti che giocano a tennis da meno di 2 anni. Lo strumento per la raccolta dei dati elettromiografici è REMO progettato dall'Istituto italiano di tecnologia di Torino e sviluppato da Morecognition. Risultati. Dai dati raccolti non sono emerse differenze statisticamente rilevanti fra i due campioni di soggetti in esame relative all'intensità di forza espressa, mediamente l'intensità della contrazione è la stessa, con lievi differenze fra i diversi soggetti, fatta eccezione per i colpi di diritto e rovescio nel canale meno attivo. Nel gruppo dei professionisti non si osservano differenze rilevanti per l'intensità dei picchi e area sottesa dai picchi tra il canale EMG meno attivo e il canale più attivo, invece nel gruppo dei principianti ci sono differenze tra i due canali analizzati. Questa differenza di attivazione e intensità tra i potrebbe essere la conferma dello squilibrio muscolare che avviene durante il colpo nei principianti. Mentre l'attivazione simile per i giocatori professionisti significa che entrambi i muscoli dell'avambraccio lavorano in sinergia. Sviluppi futuri. Costruire un protocollo di test diverso per provare ad ottenere evidenze più significative: numero di soggetti più ampio; esecuzione di tante ripetizioni sempre dello stesso colpo con spostamento di breve raggio per raggiungere la palla; range di movimento contenuto, per evitare che lo spostamento si aggiunga come disturbo nell'analisi del segnale. L'utilizzo dello strumento REMO in ottica di allenamento e prevenzione degli infortuni. Le informazioni EMG si possono estrapolare per analizzare la qualità del gesto tecnico eseguito durante una sessione di allenamento con lo scopo di monitorare il lavoro muscolare controllando la corretta l'intensità esecutiva in base all'obiettivo dell'allenamento o per di prevenire uno squilibrio muscolare che possa portare a un infortunio.
Valutazione dell'efficacia di un dispositivo werable (REMO) come supporto all'allenatore di tennis nell'insegnamento del gesto tecnico sport specifico
CULASSO, ERIKA
2019/2020
Abstract
Il tennis è praticato da 87 milioni di persone nel mondo ed è nel suo complesso un'attività a basso rischio di infortunio ma implica una serie di lesioni muscoloscheletriche acute (per esempio le distorsioni alla caviglia) o croniche (dolore al gomito, polso, o spalla), frutto dell'elevata richiesta energetica e fisica per giocare una partita. Ogni impatto tra racchetta e pallina coinvolge tutta la catena cinetica muscolare a partire dagli arti inferiori terminando con gli arti superiori Questa tesi ha preso in considerazione le patologie relative al gomito articolazione che trasferisce l'energia cinetica dal corpo alla racchetta e su di essa si trasmettono le vibrazioni dovute alla forza dell'impatto. La letteratura sull'argomento suggerisce che il dolore al gomito sia più frequente in tennisti principianti e amatoriali rispetto ai professionisti ma anche questi ultimi possono soffrirne. La differenza di esecuzione del gesto tecnico, meno efficiente nei principianti può essere una tra le cause di incidenza ed è spesso associata all'utilizzo di un'attrezzatura non adatta al giocatore. L'obiettivo della tesi è verificare se sia possibile evidenziare, tramite un sensore posizionato sull'avambraccio, l'eventuale differenza di attivazione muscolare tra una popolazione di giocatori di tennis principianti e un gruppo di tennisti esperti; in ottica di controllo del movimento, allenamento, prevenzione e trattamento di infortuni all'arto superiore dominante. Il protocollo del test prevede l'esecuzione di 10 colpi al rimbalzo da fondo campo e 10 colpi al volo eseguiti in ordine prestabilito sconosciuto al giocatore. La pallina è lanciata dall'istruttore con la racchetta dal cesto con intervallo di tempo casuale. La popolazione è composta da 8 giocatori di tennis agonisti di medio livello che giocano a tennis fin da bambini e 7 principianti che giocano a tennis da meno di 2 anni. Lo strumento per la raccolta dei dati elettromiografici è REMO progettato dall'Istituto italiano di tecnologia di Torino e sviluppato da Morecognition. Risultati. Dai dati raccolti non sono emerse differenze statisticamente rilevanti fra i due campioni di soggetti in esame relative all'intensità di forza espressa, mediamente l'intensità della contrazione è la stessa, con lievi differenze fra i diversi soggetti, fatta eccezione per i colpi di diritto e rovescio nel canale meno attivo. Nel gruppo dei professionisti non si osservano differenze rilevanti per l'intensità dei picchi e area sottesa dai picchi tra il canale EMG meno attivo e il canale più attivo, invece nel gruppo dei principianti ci sono differenze tra i due canali analizzati. Questa differenza di attivazione e intensità tra i potrebbe essere la conferma dello squilibrio muscolare che avviene durante il colpo nei principianti. Mentre l'attivazione simile per i giocatori professionisti significa che entrambi i muscoli dell'avambraccio lavorano in sinergia. Sviluppi futuri. Costruire un protocollo di test diverso per provare ad ottenere evidenze più significative: numero di soggetti più ampio; esecuzione di tante ripetizioni sempre dello stesso colpo con spostamento di breve raggio per raggiungere la palla; range di movimento contenuto, per evitare che lo spostamento si aggiunga come disturbo nell'analisi del segnale. L'utilizzo dello strumento REMO in ottica di allenamento e prevenzione degli infortuni. Le informazioni EMG si possono estrapolare per analizzare la qualità del gesto tecnico eseguito durante una sessione di allenamento con lo scopo di monitorare il lavoro muscolare controllando la corretta l'intensità esecutiva in base all'obiettivo dell'allenamento o per di prevenire uno squilibrio muscolare che possa portare a un infortunio.File | Dimensione | Formato | |
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