Background: Carpal Tunnel Syndrome (CTS) is known as one of the most common and growing nerve compression neuropathies in the world population. The Covid-19 pandemic has forced many workers to resort to Smart Working, work from home. The postures maintained over time during the period of work from home can represent a risk factor for carpal tunnel syndrome. Aim of the study: this thesis work is aimed at investigating the correlation between carpal tunnel syndrome and Smart Working, investigating the risks resulting from postures maintained for a long time in front of a computer with keyboard and mouse. Materials and methods: A literature review was performed through the PubMed database taking into account the general working population, with the aim of obtaining an overview of the problem. The first chapters (1-2) describe the aspects inherent to the anatomy of the carpal tunnel and the pathophysiology regarding carpal tunnel syndrome. Chapter 3 describes the characteristics of physiotherapy interest concerning Smart Working, with an in-depth study of posture and ergonomics to be respected during working hours. Chapter 4 describes the research work carried out by synthesizing the articles selected in the literature. The last chapter (5) reports the proposals and physiotherapy solutions for an optimal conservative intervention for the treatment of carpal tunnel syndrome, with particular attention to the scientific evidence found in the literature. Results: the articles analyzed show how, in some conditions, the use of keyboard and mouse could be a risk factor for carpal tunnel syndrome, even if there is insufficient scientific evidence to state this. In particular, a prolonged posture in wrist flexion, associated with repeated movements of the fingers, can cause an increase in pressure inside the carpal canal and consequently a worsening of typical symptoms, such as tingling and burning in the hand and fingers. Conservative treatment is recommended before resorting to surgery. The use of splinting combined with ultrasonic physical therapy and neurodynamic treatment is effective. There is insufficient scientific evidence that one of the treatments proposed individually is effective. A preventive approach based on postural and ergonomic corrections is essential, especially with a direct intervention on the workstation. Conclusions: according to international literature, there is no direct association between carpal tunnel syndrome and Smart Working based on high levels of evidence. The causes of CTS are still a matter of study, and for this reason the resulting risk factors remain hypotheses. In the absence of contraindications, the ergonomic preventive approach is recommended to counteract the increase in pressure inside the carpal canal. Surgery remains the gold standard for treating the disease, but conservative treatment is recommended for symptom control. New investigative studies, especially in the Italian panorama, deserve to be conducted, as well as an in-depth study on the evidence of effectiveness for a preventive and conservative approach.
Background: la sindrome del tunnel carpale (STC) è conosciuta come una delle neuropatie da compressione nervosa più comune e sempre più in aumento nella popolazione mondiale. La pandemia da Covid-19 ha costretto molti lavoratori a ricorrere allo Smart Working, il lavoro da casa. Le posture mantenute nel tempo durante il periodo lavorativo da casa possono rappresentare un fattore di rischio per la sindrome del tunnel carpale. Obiettivo dello studio: questo lavoro di tesi ha lo scopo di indagare la correlazione tra la sindrome del tunnel carpale e lo Smart Working, approfondendo i rischi conseguenti alle posture mantenute per un tempo prolungato davanti a un computer con tastiera e mouse. Materiali e metodi: è stata eseguita una revisione della letteratura attraverso la banca dati PubMed prendendo in considerazione la popolazione lavorativa generale, con lo scopo di ottenere una visione d'insieme sul problema. Nei primi capitoli (1-2) vengono descritti gli aspetti inerenti l'anatomia del tunnel carpale e la fisiopatologia riguardante la sindrome del tunnel carpale. Nel capitolo 3 vengono descritte le caratteristiche di interesse fisioterapico che riguardano lo Smart Working, con un approfondimento su postura ed ergonomia da rispettare durante l'orario di lavoro. Il capitolo 4 descrive il lavoro di ricerca effettuato sintetizzando gli articoli selezionati in letteratura. L'ultimo capitolo (5) riporta le proposte e le soluzioni fisioterapiche per un intervento conservativo ottimale per il trattamento della sindrome del tunnel carpale, con particolare attenzione alle evidenze scientifiche presenti in letteratura. Risultati ottenuti: gli articoli analizzati dimostrano come, in alcune condizioni, l'utilizzo di tastiera e mouse potrebbe essere un fattore di rischio per la sindrome del tunnel carpale, anche se non vi è evidenza scientifica sufficiente per affermarlo. In particolare, una postura prolungata in flessione di polso, associata a movimenti ripetuti delle dita, può causare un aumento della pressione interna al canale carpale e di conseguenza un peggioramento della sintomatologia tipica, come formicolii e bruciore alla mano e alle dita. Il trattamento conservativo è consigliato prima di ricorrere alla chirurgia. Risulta efficace l'utilizzo di tutori di polso associato a terapia fisica ultrasonica e trattamento neurodinamico. Non vi è sufficiente evidenza scientifica che un trattamento tra questi proposti preso singolarmente sia efficace. E' fondamentale un approccio preventivo basato su correzioni posturali ed ergonomiche, specialmente con un intervento diretto sulla postazione di lavoro. Conclusioni: secondo la letteratura internazionale non esiste un'associazione diretta tra sindrome del tunnel carpale e Smart Working basata su alti livelli di evidenza. Le cause di STC sono ancora motivo di studio, e per questa ragione i fattori di rischio che ne derivano rimangono delle ipotesi. In assenza di controindicazioni, l'approccio preventivo ergonomico è consigliato per contrastare l'aumento di pressione interna al canale carpale. L'intervento chirurgico rimane il gold standard per la cura della patologia, ma viene consigliato il trattamento conservativo per il controllo dei sintomi. Nuovi studi investigativi, specialmente nel panorama italiano, meritano di essere condotti, così come un approfondimento sulle prove di efficacia per un approccio preventivo e conservativo.
Correlazione tra sindrome del tunnel carpale e Smart Working. Una revisione della letteratura per proposte e soluzioni fisioterapiche.
COCCO, ANDREA
2019/2020
Abstract
Background: la sindrome del tunnel carpale (STC) è conosciuta come una delle neuropatie da compressione nervosa più comune e sempre più in aumento nella popolazione mondiale. La pandemia da Covid-19 ha costretto molti lavoratori a ricorrere allo Smart Working, il lavoro da casa. Le posture mantenute nel tempo durante il periodo lavorativo da casa possono rappresentare un fattore di rischio per la sindrome del tunnel carpale. Obiettivo dello studio: questo lavoro di tesi ha lo scopo di indagare la correlazione tra la sindrome del tunnel carpale e lo Smart Working, approfondendo i rischi conseguenti alle posture mantenute per un tempo prolungato davanti a un computer con tastiera e mouse. Materiali e metodi: è stata eseguita una revisione della letteratura attraverso la banca dati PubMed prendendo in considerazione la popolazione lavorativa generale, con lo scopo di ottenere una visione d'insieme sul problema. Nei primi capitoli (1-2) vengono descritti gli aspetti inerenti l'anatomia del tunnel carpale e la fisiopatologia riguardante la sindrome del tunnel carpale. Nel capitolo 3 vengono descritte le caratteristiche di interesse fisioterapico che riguardano lo Smart Working, con un approfondimento su postura ed ergonomia da rispettare durante l'orario di lavoro. Il capitolo 4 descrive il lavoro di ricerca effettuato sintetizzando gli articoli selezionati in letteratura. L'ultimo capitolo (5) riporta le proposte e le soluzioni fisioterapiche per un intervento conservativo ottimale per il trattamento della sindrome del tunnel carpale, con particolare attenzione alle evidenze scientifiche presenti in letteratura. Risultati ottenuti: gli articoli analizzati dimostrano come, in alcune condizioni, l'utilizzo di tastiera e mouse potrebbe essere un fattore di rischio per la sindrome del tunnel carpale, anche se non vi è evidenza scientifica sufficiente per affermarlo. In particolare, una postura prolungata in flessione di polso, associata a movimenti ripetuti delle dita, può causare un aumento della pressione interna al canale carpale e di conseguenza un peggioramento della sintomatologia tipica, come formicolii e bruciore alla mano e alle dita. Il trattamento conservativo è consigliato prima di ricorrere alla chirurgia. Risulta efficace l'utilizzo di tutori di polso associato a terapia fisica ultrasonica e trattamento neurodinamico. Non vi è sufficiente evidenza scientifica che un trattamento tra questi proposti preso singolarmente sia efficace. E' fondamentale un approccio preventivo basato su correzioni posturali ed ergonomiche, specialmente con un intervento diretto sulla postazione di lavoro. Conclusioni: secondo la letteratura internazionale non esiste un'associazione diretta tra sindrome del tunnel carpale e Smart Working basata su alti livelli di evidenza. Le cause di STC sono ancora motivo di studio, e per questa ragione i fattori di rischio che ne derivano rimangono delle ipotesi. In assenza di controindicazioni, l'approccio preventivo ergonomico è consigliato per contrastare l'aumento di pressione interna al canale carpale. L'intervento chirurgico rimane il gold standard per la cura della patologia, ma viene consigliato il trattamento conservativo per il controllo dei sintomi. Nuovi studi investigativi, specialmente nel panorama italiano, meritano di essere condotti, così come un approfondimento sulle prove di efficacia per un approccio preventivo e conservativo.File | Dimensione | Formato | |
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