This thesis will address how to measure Circular Economy for both academic and industrial practice, with a particular focus on the micro level. The discussion will be divided in four chapters, starting from the definition of Circular Economy, the role of the European Union in transitioning to Circular Economy, a discussion on frameworks and indicators proposals, and a final focus on “micro” level indicators for companies and products. When talking about Circular Economy (CE), many authors and institutions consider it as an important system to re-think the economy in its entirety, and support the overall shift towards a more sustainable way of life, that can include economic growth and environmental balance. CE, however, is often used as an “umbrella” concept for sustainability, that might not include actual looping strategies for recovering or reusing materials and products; this happens both in industrial practice and in academic research. For the latter, many authors and institutions (Li et al., 2012; EASAC, 2016; Elia et al., 2017; SUMMA, 2017; Niero et al. 2017, Rossi et al., 2019; Kristensen & Mosgaard, 2020) agree on the necessity of more refined indicators to measure CE in a comprehensive and multidimensional way that includes the material side, the economic opportunities and the social aspects, in particular for companies and products (the “micro” level). This is especially important for stakeholders and investors to understand how much a company is committed to a “green” shift and for companies themselves to effectively disclose their progress towards circularity. Moreover, institutions such as the European Commission strive for more standardized and shared labelling schemes that can further the dialogue between politics and real economy in terms of accessing green funds and demonstrate the transition towards a more Circular Economy.

La presente tesi illustra come misurare l'Economia Circolare sia dal punto di vista accademico che per l'utilizzo industriale, con un focus particolare sul livello "micro". La discussione si suddivide in quattro capitoli: la definizione di Economia Circolare, il ruolo dell'Unione Europea nel passaggio a un'Economia Circolare, una discussione sugli indicatori proposti in letteratura, e un focus finale sugli indicatori di livello "micro" per compagnie e prodotti. Nel parlare di Economia Circolare, molti autori e istituzioni la considerano un sistema per ripensare l'economia nel suo complesso, e sostenere il passaggio complessivo verso uno modo di vivere sostenibile, che includa la crescita economica e l'equilibrio ambientale. L'Economia Circolare, tuttavia, è spesso usata come termine ombrello per intendere la sostenibilità, e potrebbe non includere effettivamente strategie chiuse per il recupero e il riutilizzo di materiali e prodotti; ciò avviene sia nell'attività industriale che nella ricerca accademica. Per quest'ultima, molti autori e istituzioni (Li et al., 2012; EASAC, 2016; Elia et al., 2017; SUMMA, 2017; Niero et al. 2017, Rossi et al., 2019; Kristensen & Mosgaard, 2020) concordano sulla necessità di indicatori più precisi per misurare l'Economia Circolare in modo più comprensivo e multidimensionale, che includa l'aspetto materiale, le opportunità economiche e gli elementi sociali, in particolare per compagnie e prodotti (il livello "micro). Ciò è particolarmente importante per gli stakeholder e gli investitori, ,per comprendere quanto un'impresa sia impegnata verso una transizione "verde", e per le compagnie stesse per comunicare efficacemente il loro progresso verso la circolarità. Inoltre, istituzioni come la Commissione Europea si stanno impegnando verso schemi e modelli standardizzati che possano approfondire il dialogo tra la politica e l'economia reale in termini di accesso ai fondi verdi, e dimostrare pertanto la transizione verso un'Economia più Circolare.

Indicatori Statistici per l'Economia Circolare: un passo verso lo Sviluppo Sostenibile

CINQUEGRANI, FRANCESCO
2019/2020

Abstract

La presente tesi illustra come misurare l'Economia Circolare sia dal punto di vista accademico che per l'utilizzo industriale, con un focus particolare sul livello "micro". La discussione si suddivide in quattro capitoli: la definizione di Economia Circolare, il ruolo dell'Unione Europea nel passaggio a un'Economia Circolare, una discussione sugli indicatori proposti in letteratura, e un focus finale sugli indicatori di livello "micro" per compagnie e prodotti. Nel parlare di Economia Circolare, molti autori e istituzioni la considerano un sistema per ripensare l'economia nel suo complesso, e sostenere il passaggio complessivo verso uno modo di vivere sostenibile, che includa la crescita economica e l'equilibrio ambientale. L'Economia Circolare, tuttavia, è spesso usata come termine ombrello per intendere la sostenibilità, e potrebbe non includere effettivamente strategie chiuse per il recupero e il riutilizzo di materiali e prodotti; ciò avviene sia nell'attività industriale che nella ricerca accademica. Per quest'ultima, molti autori e istituzioni (Li et al., 2012; EASAC, 2016; Elia et al., 2017; SUMMA, 2017; Niero et al. 2017, Rossi et al., 2019; Kristensen & Mosgaard, 2020) concordano sulla necessità di indicatori più precisi per misurare l'Economia Circolare in modo più comprensivo e multidimensionale, che includa l'aspetto materiale, le opportunità economiche e gli elementi sociali, in particolare per compagnie e prodotti (il livello "micro). Ciò è particolarmente importante per gli stakeholder e gli investitori, ,per comprendere quanto un'impresa sia impegnata verso una transizione "verde", e per le compagnie stesse per comunicare efficacemente il loro progresso verso la circolarità. Inoltre, istituzioni come la Commissione Europea si stanno impegnando verso schemi e modelli standardizzati che possano approfondire il dialogo tra la politica e l'economia reale in termini di accesso ai fondi verdi, e dimostrare pertanto la transizione verso un'Economia più Circolare.
ENG
This thesis will address how to measure Circular Economy for both academic and industrial practice, with a particular focus on the micro level. The discussion will be divided in four chapters, starting from the definition of Circular Economy, the role of the European Union in transitioning to Circular Economy, a discussion on frameworks and indicators proposals, and a final focus on “micro” level indicators for companies and products. When talking about Circular Economy (CE), many authors and institutions consider it as an important system to re-think the economy in its entirety, and support the overall shift towards a more sustainable way of life, that can include economic growth and environmental balance. CE, however, is often used as an “umbrella” concept for sustainability, that might not include actual looping strategies for recovering or reusing materials and products; this happens both in industrial practice and in academic research. For the latter, many authors and institutions (Li et al., 2012; EASAC, 2016; Elia et al., 2017; SUMMA, 2017; Niero et al. 2017, Rossi et al., 2019; Kristensen & Mosgaard, 2020) agree on the necessity of more refined indicators to measure CE in a comprehensive and multidimensional way that includes the material side, the economic opportunities and the social aspects, in particular for companies and products (the “micro” level). This is especially important for stakeholders and investors to understand how much a company is committed to a “green” shift and for companies themselves to effectively disclose their progress towards circularity. Moreover, institutions such as the European Commission strive for more standardized and shared labelling schemes that can further the dialogue between politics and real economy in terms of accessing green funds and demonstrate the transition towards a more Circular Economy.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/30725