L'obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di descrivere la tipologia e la qualità della relazione che si instaura tra il Corpo di Polizia penitenziaria e la Popolazione detenuta all'interno della sezione maschile della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino. Infatti come affermato da Aristotele nel IV sec a.c “anthropos physei politikon zoòn”, e cioè l'uomo è per sua natura un animale sociale. Ma la natura dell'uomo però è spesso “minacciata” e trova una difficile e spesso travagliata estrinsecazione e realizzazione all'interno di istituzioni totali, così come lo è il carcere. Infatti in qualità di animale sociale, l'uomo nutre il bisogno di instaurare relazioni, bisogno che rivendica l'estrema importanza di essere soddisfatto ancor più in un contesto estremamente delicato, come quello penitenziario, dove l'unica relazione possibile che gli individui che ivi si trovano ristretti possono instaurare è quella tra loro e il personale di Polizia Penitenziaria. A tal proposito, per evidenziare ed analizzare le dinamiche relazionali che si instaurano tra la popolazione detenuta e il personale Penitenziario sono state prese in considerazione due variabili che rivestono nelle relazioni interpersonali un ruolo centrale, l'empatia e l'aggressività. Attraverso la costruzione di un questionario ad hoc per il campione oggetto di studio, somministrato sia agli Agenti di Polizia Penitenziaria che alla Popolazione detenuta, sono stati indagati i livelli di empatia e i livelli di aggressività. A completamento dei quali, infine, è stata somministrata un intervista agli educatori, in quanto figure cardine e di raccordo all'interno del sistema penitenziario.
La relazione tra la Polizia Penitenziaria e la Popolazione detenuta. Uno studio esplorativo nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.
RAPONI, BEATRICE
2019/2020
Abstract
L'obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di descrivere la tipologia e la qualità della relazione che si instaura tra il Corpo di Polizia penitenziaria e la Popolazione detenuta all'interno della sezione maschile della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino. Infatti come affermato da Aristotele nel IV sec a.c “anthropos physei politikon zoòn”, e cioè l'uomo è per sua natura un animale sociale. Ma la natura dell'uomo però è spesso “minacciata” e trova una difficile e spesso travagliata estrinsecazione e realizzazione all'interno di istituzioni totali, così come lo è il carcere. Infatti in qualità di animale sociale, l'uomo nutre il bisogno di instaurare relazioni, bisogno che rivendica l'estrema importanza di essere soddisfatto ancor più in un contesto estremamente delicato, come quello penitenziario, dove l'unica relazione possibile che gli individui che ivi si trovano ristretti possono instaurare è quella tra loro e il personale di Polizia Penitenziaria. A tal proposito, per evidenziare ed analizzare le dinamiche relazionali che si instaurano tra la popolazione detenuta e il personale Penitenziario sono state prese in considerazione due variabili che rivestono nelle relazioni interpersonali un ruolo centrale, l'empatia e l'aggressività. Attraverso la costruzione di un questionario ad hoc per il campione oggetto di studio, somministrato sia agli Agenti di Polizia Penitenziaria che alla Popolazione detenuta, sono stati indagati i livelli di empatia e i livelli di aggressività. A completamento dei quali, infine, è stata somministrata un intervista agli educatori, in quanto figure cardine e di raccordo all'interno del sistema penitenziario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30700