Cardiovascular diseases are the main cause of death in our country. It is a group of diseases that include ischemic heart diseases such as acute myocardial infarction and angina pectoris. Myocardial infarction alone, specifically, according to ISTAT data from 2018, caused 20,000 deaths in the same year, or about a third of all deaths from ischemic heart disease. The advances achieved in the interventional and treatment of coronary heart disease have however led to an inevitable increase in the survival rate and, consequently, heart attack patients become chronically ill. For this reason, the prevention of complications, just like in any chronic disease, is of primary importance in order to avoid recurrence. The prevention of such complications is the responsibility of nursing. The educational aspect of prevention is in fact provided for by the code of ethics and the professional profile of the nurse. A good number of people admitted to coronary intensive care units have previous ischemic events and many are new-onset heart patients with numerous risk factors. Most patients report concerns about their health and future. In this context of uncertainty and fear, the nursing role is of great importance in order to support proper adherence to the therapeutic plan and favor the patient's outcome. This can only be achieved through proper therapeutic education, which is part of a broad cardiac rehabilitation process. One of the most important risk factors for recurrence of cardiac ischemic events is the sedentary lifestyle and lack of physical activity that can result from the development of post heart attack kinesiophobia, a serious problem that requires internal motivation and external support to be addressed. The final purpose of this paper, therefore, is the creation of an educational brochure that can help the patient in the functional recovery of their physical activity.
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese. Si tratta di un gruppo di patologie di cui fanno parte le malattie ischemiche del cuore come l'infarto acuto del miocardio e l'angina pectoris. Solo l’infarto del miocardio, nello specifico, secondo dati ISTAT del 2018, ha provocato 20.000 decessi nello stesso anno, ovvero circa un terzo di tutti i decessi per malattia ischemica del cuore. I passi avanti ottenuti nell’ambito interventistico e di trattamento delle coronaropatie hanno tuttavia portato ad un inevitabile aumento nel tasso di sopravvivenza e, di conseguenza, i pazienti infartuati diventano malati cronici. Per questo motivo la prevenzione delle complicanze, proprio come in qualsiasi malattia cronica, è di primaria importanza al fine di evitare recidive. La prevenzione di tali complicanze è di competenza infermieristica. L’aspetto educativo nella prevenzione è infatti previsto dal codice deontologico e dal profilo professionale dell’infermiere. Un buon numero delle persone ricoverate nelle unità di terapia intensiva coronarica presenta pregressi eventi ischemici e molti sono cardiopatici di nuova insorgenza che presentano numerosi fattori di rischio. La maggior parte dei pazienti riferisce preoccupazione riguardo al proprio stato di salute ed al proprio futuro. In questo contesto di incertezza e paura, il ruolo infermieristico è di rilevante importanza al fine di supportare una corretta adesione al piano terapeutico e favorire l’outcome del paziente. Ciò è perseguibile solo tramite una corretta educazione terapeutica, la quale rientra in un ampio processo di riabilitazione cardiaca. Uno dei più importanti fattori di rischio per recidive di eventi ischemici cardiaci è la sedentarietà e la mancanza di attività fisica che possono derivare dallo sviluppo di kinesiofobia post infarto, un problema serio che richiede motivazione interna e supporto esterno per essere affrontato. Lo scopo finale del presente elaborato, perciò, è la realizzazione di un opuscolo educativo che possa aiutare il paziente nel recupero funzionale della propria attività fisica.
L'assistenza infermieristica alla persona con infarto del miocardio: realizzazione di un opuscolo educativo
COSCIONE, FABIO
2020/2021
Abstract
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese. Si tratta di un gruppo di patologie di cui fanno parte le malattie ischemiche del cuore come l'infarto acuto del miocardio e l'angina pectoris. Solo l’infarto del miocardio, nello specifico, secondo dati ISTAT del 2018, ha provocato 20.000 decessi nello stesso anno, ovvero circa un terzo di tutti i decessi per malattia ischemica del cuore. I passi avanti ottenuti nell’ambito interventistico e di trattamento delle coronaropatie hanno tuttavia portato ad un inevitabile aumento nel tasso di sopravvivenza e, di conseguenza, i pazienti infartuati diventano malati cronici. Per questo motivo la prevenzione delle complicanze, proprio come in qualsiasi malattia cronica, è di primaria importanza al fine di evitare recidive. La prevenzione di tali complicanze è di competenza infermieristica. L’aspetto educativo nella prevenzione è infatti previsto dal codice deontologico e dal profilo professionale dell’infermiere. Un buon numero delle persone ricoverate nelle unità di terapia intensiva coronarica presenta pregressi eventi ischemici e molti sono cardiopatici di nuova insorgenza che presentano numerosi fattori di rischio. La maggior parte dei pazienti riferisce preoccupazione riguardo al proprio stato di salute ed al proprio futuro. In questo contesto di incertezza e paura, il ruolo infermieristico è di rilevante importanza al fine di supportare una corretta adesione al piano terapeutico e favorire l’outcome del paziente. Ciò è perseguibile solo tramite una corretta educazione terapeutica, la quale rientra in un ampio processo di riabilitazione cardiaca. Uno dei più importanti fattori di rischio per recidive di eventi ischemici cardiaci è la sedentarietà e la mancanza di attività fisica che possono derivare dallo sviluppo di kinesiofobia post infarto, un problema serio che richiede motivazione interna e supporto esterno per essere affrontato. Lo scopo finale del presente elaborato, perciò, è la realizzazione di un opuscolo educativo che possa aiutare il paziente nel recupero funzionale della propria attività fisica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3055