Abbiamo analizzato i campi di velocità negli ammassi di galassie, muovendo a partire da un lavoro di analisi di evoluzione delle strutture all'interno di due modelli cosmologici concorrenti in quanto a risposta al problema della massa mancanta: LCDM (basato sull'introduzione di materia oscura e di energia oscura - costante cosmologica) e MOND (fondata su una riformulazione delle leggi di gravità classiche al fine di spiegare il senza includere la materia oscura). Il nostro scopo è di analizzare i campi di velocità delle galassie in funzione della densità di materia al fne di stabilire se questa grandezza possa essere usata come test di validità per i due modelli. Ci siamo dunque procurati dati dati ottenuti da simulazioni numeriche N-body (simulazioni CoDeCS) e dati da un catalogo di dati reali contenente 58 ammassi posti a vari redshift (catalogo HeCS). Dopo aver sviluppato e adattato gli strumenti di analisi dei dati al nostro contesto cosmologico, li abbiamo applicati tanto ai dati simulativi quanto ai dati reali, effettuando poi un confronto. Abbiamo ottenuto che il modello standard LCDM ben si accorda con i valori reali, ma questo non ci permette di escludere del tutto il paradigma di gravità modificata. V
Campi di velocità in ammassi di galassie
BISIO, SASHA
2019/2020
Abstract
Abbiamo analizzato i campi di velocità negli ammassi di galassie, muovendo a partire da un lavoro di analisi di evoluzione delle strutture all'interno di due modelli cosmologici concorrenti in quanto a risposta al problema della massa mancanta: LCDM (basato sull'introduzione di materia oscura e di energia oscura - costante cosmologica) e MOND (fondata su una riformulazione delle leggi di gravità classiche al fine di spiegare il senza includere la materia oscura). Il nostro scopo è di analizzare i campi di velocità delle galassie in funzione della densità di materia al fne di stabilire se questa grandezza possa essere usata come test di validità per i due modelli. Ci siamo dunque procurati dati dati ottenuti da simulazioni numeriche N-body (simulazioni CoDeCS) e dati da un catalogo di dati reali contenente 58 ammassi posti a vari redshift (catalogo HeCS). Dopo aver sviluppato e adattato gli strumenti di analisi dei dati al nostro contesto cosmologico, li abbiamo applicati tanto ai dati simulativi quanto ai dati reali, effettuando poi un confronto. Abbiamo ottenuto che il modello standard LCDM ben si accorda con i valori reali, ma questo non ci permette di escludere del tutto il paradigma di gravità modificata. VFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30518