Introduction Partial nephrectomy is the “gold standard” in the treatment of stage T1 kidney lesions and an increasing number of patients are now being treated with minimally invasive approaches. In this scenario, the use of virtual three-dimensional reconstructions ("3D modeling"), starting from traditional CT imaging, is becoming increasingly important in the pre and intraoperative setting. The aim of the study is to identify the minimum requirements to perform a CT examination functional to the creation of a reliable 3D virtual reconstruction capable of allowing a deep knowledge of the anatomy of the kidney and neoplasm. Materials and Methods Data were extracted from 64 patients who underwent robotic assisted partial nephrectomy in which both the preoperative CT study and 3D virtual modeling were performed in anticipation of surgery. The following variables were considered: age, gender, weight, height, BMI, tomograph model, number of phases, automatic start of the CT scan, split-bolus, slice thickness, overlap, kV, mAs, pitch and total DLP. These variables were compared with the reconstruction quality of the virtual models, obtained from a “likert-type” score assigned by the operating surgeons. Results From the data analysis it appears that the best quality of the three-dimensional reconstruction model was obtained in 22 patients and is related to the following parameters: execution of 3 phases with automatic triggering, slice thickness between 0.60 mm and 3.00 mm; 50% overlap; 120 kV; 100-300 mAs and pitch 0.60. Conclusions In light of the results of the study, it is clear that the optimal technical parameters for obtaining a high quality reconstruction of the virtual model are the following: slice thickness 2 mm; 50% overlap; 120 kV; range of 100-200 mAs, pitch 0.61.
Introduzione La nefrectomia parziale si è imposta come “gold standard” nel trattamento delle lesioni renali in stadio T1 e un numero sempre crescente di pazienti viene oggi trattato con approcci mini invasivi. In questo scenario l’impiego delle ricostruzioni tridimensionali virtuali (“3D modeling”), a partire dall’imaging tradizionale TC, sta acquisendo sempre maggiore importanza nel setting pre e intraoperatorio. L’obiettivo dello studio è identificare i requisiti minimi per l’esecuzione di un esame TC funzionale alla creazione di una ricostruzione virtuale 3D affidabile e in grado di permettere un’approfondita conoscenza dell’anatomia del rene e della neoplasia. Materiali e Metodi Sono stati estratti i dati di 64 pazienti sottoposti a nefrectomia parziale robot assistita in cui era stato eseguito sia lo studio TC preoperatorio sia il 3D virtual modeling in previsione di intervento chirurgico. Sono state prese in considerazione le seguenti variabili: età, sesso, peso, altezza, BMI, modello del tomografo, numero di fasi, innesco automatico, split-bolus, spessore delle slices, overlap, kV, mAs, pitch e DLP totale. Queste variabili sono state rapportate con la qualità di ricostruzione dei modelli virtuali, ricavata da uno score “likert-type” assegnato dai chirurghi operatori. Risultati Dall’analisi dei dati risulta che la migliore qualità del modello di ricostruzione tridimensionale è statoa ottenuta in 22 pazienti ed è correlata ai seguenti parametri: esecuzione di 3 fasi con l’innesco automatico, spessore delle slices compreso tra 0.60 mm e 3.00 mm; overlap del 50%; 120 kV; 100-300 mAs e pitch pari a 0.60. Conclusioni Alla luce dei risultati dello studio si evince che i parametri tecnici ottimali per ottenere una ricostruzione del modello virtuale di elevata qualità sono i seguenti: spessore delle slices pari a 2 mm; overlap del 50%; 120 kV; range di 100-200 mAs, pitch pari a 0.61.
Protocollo TC per il “3D virtual modeling” nei pazienti candidati a nefrectomia parziale robot-assistita
MOHAMMAD POURNAMI, SARA
2020/2021
Abstract
Introduzione La nefrectomia parziale si è imposta come “gold standard” nel trattamento delle lesioni renali in stadio T1 e un numero sempre crescente di pazienti viene oggi trattato con approcci mini invasivi. In questo scenario l’impiego delle ricostruzioni tridimensionali virtuali (“3D modeling”), a partire dall’imaging tradizionale TC, sta acquisendo sempre maggiore importanza nel setting pre e intraoperatorio. L’obiettivo dello studio è identificare i requisiti minimi per l’esecuzione di un esame TC funzionale alla creazione di una ricostruzione virtuale 3D affidabile e in grado di permettere un’approfondita conoscenza dell’anatomia del rene e della neoplasia. Materiali e Metodi Sono stati estratti i dati di 64 pazienti sottoposti a nefrectomia parziale robot assistita in cui era stato eseguito sia lo studio TC preoperatorio sia il 3D virtual modeling in previsione di intervento chirurgico. Sono state prese in considerazione le seguenti variabili: età, sesso, peso, altezza, BMI, modello del tomografo, numero di fasi, innesco automatico, split-bolus, spessore delle slices, overlap, kV, mAs, pitch e DLP totale. Queste variabili sono state rapportate con la qualità di ricostruzione dei modelli virtuali, ricavata da uno score “likert-type” assegnato dai chirurghi operatori. Risultati Dall’analisi dei dati risulta che la migliore qualità del modello di ricostruzione tridimensionale è statoa ottenuta in 22 pazienti ed è correlata ai seguenti parametri: esecuzione di 3 fasi con l’innesco automatico, spessore delle slices compreso tra 0.60 mm e 3.00 mm; overlap del 50%; 120 kV; 100-300 mAs e pitch pari a 0.60. Conclusioni Alla luce dei risultati dello studio si evince che i parametri tecnici ottimali per ottenere una ricostruzione del modello virtuale di elevata qualità sono i seguenti: spessore delle slices pari a 2 mm; overlap del 50%; 120 kV; range di 100-200 mAs, pitch pari a 0.61.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3048