The main aim of this dissertation is to analyze and explain the financial phenomenon of the speculative bubbles, from the traditional finance's point of view, but also by giving an explanation from the behavioral finance's point of view. In the past, it has always been believed that a huge deviation of the prices from their intrinsic value could not be possible, given the investors' rationality and the assumption that it is not possible to know relevant information before their disclosure. In this way, all the investors have the same information, which are already integrated in prices. Despite these financial models' basic hypothesis, many times a similar phenomenon has occurred: we can remember the tulip bubble in 1600, the financial crisis of 1929 and, again, the energy crisis of 1970, the technological bubble of the 2000s and the real estate bubble of 2008. However, in recent years, whit the birth of behavioral finance, a more complete explanation has been given to this phenomenon including not only financial but also psychological and sociological reasons. Indeed, this financial discipline also includes notions of sociology and psychology, recalling that investors' decisions, but also more generally those of consumers and sellers, are made by including feelings, men's irrational part. Precisely because of this last statement, there was a huge debate over the years between traditional and behavioral economists. However, behavioral finance explains the bubbles phenomenon as an event that can occur for various reasons, such as an issue of securities on the market by a new company that is believed to be promising, or the interest in securities already on the market is renewed, without taking into account the fundamentals. In such circumstances, investors buy the securities subject to speculative bubble having good expectations of growth in the price, sometimes using leverage, and running the risk of not being able to cope with debts when a price collapse occurs. When the euphoria for those certain securities ceases or when a negative event occurs regarding the issuer, investors are panicked and start selling them. In this way, prices drop causing capital losses for investors who still hold the securities and are forced to sell them. This phenomenon is amplified by those who practice speculation, that is a “buy and resell at a higher price”. In all this mechanism, the main component is the investors' irrationality. Throughout this piece of research, we will first explain what financial markets are and how the market value of securities is formed. Subsequently, the traditional finance's main models and theories will be illustrated, explaining the speculative bubbles according to this discipline. Thereafter, the same will be done regarding behavioral finance and the two visions of the phenomenon will be compared. Finally, before the conclusions, we will analyze the case of the financial and real estate crisis of 2008, comparing it with the crisis that we are experiencing recently caused by the new coronavirus strain.
L'obiettivo principale di questa relazione di laurea è quello di analizzare e spiegare il fenomeno finanziario delle bolle speculative, dal punto di vista della finanza tradizionale ma anche dando una spiegazione dal punto di vista della finanza comportamentale. In passato, si è sempre ritenuto che un enorme scostamento dei prezzi dei titoli dal loro valore intrinseco non potesse essere possibile, data la razionalità degli investitori e data l'assunzione che non sia possibile conoscere informazioni rilevanti prima della loro diffusione. In questo modo, tutti gli investitori hanno le stesse informazioni, che vengono già incluse nei prezzi. Nonostante queste ipotesi di base dei modelli finanziari, molte volte si è verificato un fenomeno simile: si può ricordare la bolla dei tulipani nel 1600, la crisi finanziaria del 1929 e, ancora, la crisi energetica dell'anno 1970, la bolla tecnologica degli anni 2000 e la bolla immobiliare del 2008. Tuttavia, recentemente, con la nascita della finanza comportamentale, si è data una spiegazione più completa a questo fenomeno, includendo motivi non solo finanziari, ma anche psicologici e sociologici. Infatti, questa disciplina della finanza include anche nozioni di sociologia e psicologia, ricordando che le decisioni degli investitori, ma anche più in generale dei consumatori e venditori, vengono prese includendo i sentimenti, nonché parte irrazionale dell'uomo. Proprio per quest'ultima affermazione, ci fu un enorme dibattito negli anni tra economisti tradizionali ed economisti comportamentali. Comunque, la finanza comportamentale spiega il fenomeno delle bolle come un evento che si può verificare per diverse cause, come un'emissione di titoli sul mercato da parte di una nuova azienda che si crede sarà promettente, oppure viene rinnovato l'interesse per titoli già presenti sul mercato, senza tenere conto dei fondamentali. In tali circostanze, gli investitori, i quali hanno buone aspettative di crescita del prezzo dei titoli soggetti a bolla speculativa, li comprano, talvolta ricorrendo alla leva finanziaria, correndo il rischio di non riuscire a far fronte ai debiti nel momento in cui avvenga un crollo dei prezzi. Quando l'euforia per quei determinati titoli cessa o quando succede un evento negativo riguardo l'emittente, gli investitori vengono presi da una sorta di panico e cominciano a venderli. In tal modo, i prezzi scendono, causando possibili perdite in conto capitale per gli investitori che ancora detengono i titoli e si vedono costretti a venderli. Questo fenomeno viene amplificato da coloro che praticano la speculazione, cioè un “compra e rivendi a prezzo più alto”, che avevano approfittato della creazione della bolla, generando un rialzo dei prezzi ancora più pericoloso. In tutto questo meccanismo, la componente principale è l'irrazionalità degli investitori. Nel corso della relazione verrà esposto, prima di tutto, cosa sono i mercati finanziari e come si forma il valore di mercato dei titoli. Successivamente, verranno illustrati i modelli e le teorie principali della finanza tradizionale, spiegando le bolle speculative secondo questa disciplina. Dopodiché, si procederà a fare lo stesso a riguardo della finanza comportamentale e saranno confrontate le due visioni del fenomeno. In ultimo, prima delle conclusioni, si analizzerà il caso della crisi finanziaria e immobiliare del 2008, confrontandola con la crisi che stiamo vivendo recentemente causata dal nuovo ceppo di coronavirus.
Le bolle speculative: un confronto tra la finanza tradizionale e la finanza comportamentale
PEPE, GIULIA
2019/2020
Abstract
L'obiettivo principale di questa relazione di laurea è quello di analizzare e spiegare il fenomeno finanziario delle bolle speculative, dal punto di vista della finanza tradizionale ma anche dando una spiegazione dal punto di vista della finanza comportamentale. In passato, si è sempre ritenuto che un enorme scostamento dei prezzi dei titoli dal loro valore intrinseco non potesse essere possibile, data la razionalità degli investitori e data l'assunzione che non sia possibile conoscere informazioni rilevanti prima della loro diffusione. In questo modo, tutti gli investitori hanno le stesse informazioni, che vengono già incluse nei prezzi. Nonostante queste ipotesi di base dei modelli finanziari, molte volte si è verificato un fenomeno simile: si può ricordare la bolla dei tulipani nel 1600, la crisi finanziaria del 1929 e, ancora, la crisi energetica dell'anno 1970, la bolla tecnologica degli anni 2000 e la bolla immobiliare del 2008. Tuttavia, recentemente, con la nascita della finanza comportamentale, si è data una spiegazione più completa a questo fenomeno, includendo motivi non solo finanziari, ma anche psicologici e sociologici. Infatti, questa disciplina della finanza include anche nozioni di sociologia e psicologia, ricordando che le decisioni degli investitori, ma anche più in generale dei consumatori e venditori, vengono prese includendo i sentimenti, nonché parte irrazionale dell'uomo. Proprio per quest'ultima affermazione, ci fu un enorme dibattito negli anni tra economisti tradizionali ed economisti comportamentali. Comunque, la finanza comportamentale spiega il fenomeno delle bolle come un evento che si può verificare per diverse cause, come un'emissione di titoli sul mercato da parte di una nuova azienda che si crede sarà promettente, oppure viene rinnovato l'interesse per titoli già presenti sul mercato, senza tenere conto dei fondamentali. In tali circostanze, gli investitori, i quali hanno buone aspettative di crescita del prezzo dei titoli soggetti a bolla speculativa, li comprano, talvolta ricorrendo alla leva finanziaria, correndo il rischio di non riuscire a far fronte ai debiti nel momento in cui avvenga un crollo dei prezzi. Quando l'euforia per quei determinati titoli cessa o quando succede un evento negativo riguardo l'emittente, gli investitori vengono presi da una sorta di panico e cominciano a venderli. In tal modo, i prezzi scendono, causando possibili perdite in conto capitale per gli investitori che ancora detengono i titoli e si vedono costretti a venderli. Questo fenomeno viene amplificato da coloro che praticano la speculazione, cioè un “compra e rivendi a prezzo più alto”, che avevano approfittato della creazione della bolla, generando un rialzo dei prezzi ancora più pericoloso. In tutto questo meccanismo, la componente principale è l'irrazionalità degli investitori. Nel corso della relazione verrà esposto, prima di tutto, cosa sono i mercati finanziari e come si forma il valore di mercato dei titoli. Successivamente, verranno illustrati i modelli e le teorie principali della finanza tradizionale, spiegando le bolle speculative secondo questa disciplina. Dopodiché, si procederà a fare lo stesso a riguardo della finanza comportamentale e saranno confrontate le due visioni del fenomeno. In ultimo, prima delle conclusioni, si analizzerà il caso della crisi finanziaria e immobiliare del 2008, confrontandola con la crisi che stiamo vivendo recentemente causata dal nuovo ceppo di coronavirus.File | Dimensione | Formato | |
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