The chapter 1 is focused on the new definition of Non performing Exposure and on the analysis of the high level of NPLs as a result of economic and financial environement. The following chapters describe the innovation in the accounting and regulatory fields, the case study Intesa Sanpaolo Group, the development of NPL market, the European and Italian framework nowdays and the possible development of NPLs. ​
L'elaborato intende illustrare il procedimento contabile IFRS 9, di nuova emanazione, rapportato ai Non performing Loans (NPLs) nel Bilancio Bancario. Il primo capitolo è incentrato sulla definizione regolamentare di NPLs e e sul contesto economico finanziario che ha determinato l'elevato ammontare di crediti deteriorati. Nei capitoli seguenti si trattano le novità normative e contabili sul tema degli NPLs, e l'implicazione di tali novità sul bilancio del Gruppo Intesa Sanpaolo. Si da particolare risalto alle possibili soluzioni di smaltimento e si conclude la trattazione delineando il quadro europeo e italiano oggi, e i possibili sviluppi futuri del fenomeno. Un livello notevole di crediti deteriorati comporta gravi danni al sistema economico finanziario. Dopo la crisi del 2008 si è vista la necessità di controllare meglio i crediti problematici. Si inizia così un lungo percorso di rinnovamento dei principi contabili che porta alla sostituzione dello IAS 39 con l'IFRS 9. Sono stati presi inoltre diversi proveddimenti normativi a livello europeo e nazionale. Importanti interventi sono stati attuati sia dall'EBA che dalla BCE e Banca d'Italia. Gli obbiettivi sono stati molteplici, tra cui la volontà di armonizzare la materia dei crediti deteriorati tra i paesi europei e di abbassare il più possibile il rischio di credito. Oggi il livello di NPLs è diminuito, mantenendosi comunque ancora alto in alcuni paesi europei tra cui l'Italia. È necessario dare la spinta allo sviluppo di un mercato degli NPLs per facilitare il loro smaltimento. In questo contesto si inseriscono gli sforzi sia privati, quali la nascita di società focalizzate sul business degli NPLs, e gli sforzi pubblici, quali la GACS e il Fondo Atlante. Intesa Sanpaolo sta tutt'ora avviando una serie di iniziative, sia di gestione interna che esterna, volte a diminuire i crediti deteriorati, tra queste si annoverano il caso Intrum e il caso Prelios. Con particolare riguardo al bilancio del Gruppo Intesa Sanpaolo ci soffermeremo nell'analisi dell'implementazione dello standard contabile IFRS 9 e i cambiamenti con lo IAS 39, considerando anche le varie novità normative legate al tema dei crediti deteriorati. I Non performing loans rimangono un problema di grossa portata che gli intermediari e le autorità di vigilanza non possono trascurare, soprattutto in questo momento delicato per l'economia mondiale segnata dall'entrata in gioco del Coronavirus, che potrebbe portare ad un aumento esponenziale dei crediti problematici, a meno che non si riesca ad arginare prima tale fenomeno. ​
I Non performing loans nel bilancio bancario a seguito della riforma dell'IFRS 9 e dei provvedimenti di vigilanza bancaria: il caso Gruppo Intesa Sanpaolo.
ZAMARA, CECILIA
2019/2020
Abstract
L'elaborato intende illustrare il procedimento contabile IFRS 9, di nuova emanazione, rapportato ai Non performing Loans (NPLs) nel Bilancio Bancario. Il primo capitolo è incentrato sulla definizione regolamentare di NPLs e e sul contesto economico finanziario che ha determinato l'elevato ammontare di crediti deteriorati. Nei capitoli seguenti si trattano le novità normative e contabili sul tema degli NPLs, e l'implicazione di tali novità sul bilancio del Gruppo Intesa Sanpaolo. Si da particolare risalto alle possibili soluzioni di smaltimento e si conclude la trattazione delineando il quadro europeo e italiano oggi, e i possibili sviluppi futuri del fenomeno. Un livello notevole di crediti deteriorati comporta gravi danni al sistema economico finanziario. Dopo la crisi del 2008 si è vista la necessità di controllare meglio i crediti problematici. Si inizia così un lungo percorso di rinnovamento dei principi contabili che porta alla sostituzione dello IAS 39 con l'IFRS 9. Sono stati presi inoltre diversi proveddimenti normativi a livello europeo e nazionale. Importanti interventi sono stati attuati sia dall'EBA che dalla BCE e Banca d'Italia. Gli obbiettivi sono stati molteplici, tra cui la volontà di armonizzare la materia dei crediti deteriorati tra i paesi europei e di abbassare il più possibile il rischio di credito. Oggi il livello di NPLs è diminuito, mantenendosi comunque ancora alto in alcuni paesi europei tra cui l'Italia. È necessario dare la spinta allo sviluppo di un mercato degli NPLs per facilitare il loro smaltimento. In questo contesto si inseriscono gli sforzi sia privati, quali la nascita di società focalizzate sul business degli NPLs, e gli sforzi pubblici, quali la GACS e il Fondo Atlante. Intesa Sanpaolo sta tutt'ora avviando una serie di iniziative, sia di gestione interna che esterna, volte a diminuire i crediti deteriorati, tra queste si annoverano il caso Intrum e il caso Prelios. Con particolare riguardo al bilancio del Gruppo Intesa Sanpaolo ci soffermeremo nell'analisi dell'implementazione dello standard contabile IFRS 9 e i cambiamenti con lo IAS 39, considerando anche le varie novità normative legate al tema dei crediti deteriorati. I Non performing loans rimangono un problema di grossa portata che gli intermediari e le autorità di vigilanza non possono trascurare, soprattutto in questo momento delicato per l'economia mondiale segnata dall'entrata in gioco del Coronavirus, che potrebbe portare ad un aumento esponenziale dei crediti problematici, a meno che non si riesca ad arginare prima tale fenomeno. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30223