Che entità sono le persone? In base a quali ragioni posso dire che una persona in un dato momento sarà la stessa persona in un momento successivo? Domande di questo tipo sono alla base del problema filosofico dell’identità personale. Il tentativo di risoluzione di questo problema è animato dalla discussione intorno a quali criteri di identità personale individuano correttamente le condizioni necessarie e sufficienti di sopravvivenza delle persone al passare del tempo. Con il presente elaborato mi propongo di analizzare e mettere a confronto i punti di vista espressi dai criteri psicologici e da quelli fisici. Oggetto del primo capitolo è la posizione espressa da John Locke in quanto foriero dell’approccio psicologico al problema dell’identità personale e iniziatore dello stesso dibattito moderno. Nel secondo capitolo sono presentati gli emendamenti che gli odierni filosofi neo-lockiani forniscono delle obiezioni mosse da Joseph Butler e Thomas Reid contro la teoria di Locke e contestualmente sono analizzati gli aspetti salienti del “riduzionismo psicologico” di Derek Parfit. Il terzo capitolo, infine, è volto a illustrare la prospettiva dei criteri fisici attraverso le riflessioni di Bernard Williams. A conclusione del lavoro è tratto un bilancio sui rispettivi vantaggi e svantaggi dei due criteri in contrapposizione.

Il dibattito sulla persona e sull'identità personale: criteri psicologici e fisici a confronto

BELLINO, CLAUDIO
2019/2020

Abstract

Che entità sono le persone? In base a quali ragioni posso dire che una persona in un dato momento sarà la stessa persona in un momento successivo? Domande di questo tipo sono alla base del problema filosofico dell’identità personale. Il tentativo di risoluzione di questo problema è animato dalla discussione intorno a quali criteri di identità personale individuano correttamente le condizioni necessarie e sufficienti di sopravvivenza delle persone al passare del tempo. Con il presente elaborato mi propongo di analizzare e mettere a confronto i punti di vista espressi dai criteri psicologici e da quelli fisici. Oggetto del primo capitolo è la posizione espressa da John Locke in quanto foriero dell’approccio psicologico al problema dell’identità personale e iniziatore dello stesso dibattito moderno. Nel secondo capitolo sono presentati gli emendamenti che gli odierni filosofi neo-lockiani forniscono delle obiezioni mosse da Joseph Butler e Thomas Reid contro la teoria di Locke e contestualmente sono analizzati gli aspetti salienti del “riduzionismo psicologico” di Derek Parfit. Il terzo capitolo, infine, è volto a illustrare la prospettiva dei criteri fisici attraverso le riflessioni di Bernard Williams. A conclusione del lavoro è tratto un bilancio sui rispettivi vantaggi e svantaggi dei due criteri in contrapposizione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/30173