The aim of this work is to analyse the relationship between reality and fiction starting from The Truman Show. The theme will be developed starting from the philosophy of literature, passing through cognitive psychology and neuroscience studies, and arriving at a sociological perspective. With this latter approach the discourse will develop around the reality shows that the film is inspired by and the modern digital society. The appendix (see the attachment to this thesis) will analyse through experimental work the particular condition of self-deception to which the majority of the spectators of these programs are subjected: starting from the hypothesis that the spectators, despite thinking and believing that everything they see is the result of a script already decided by the creators of the show, they deceive theirself by watching these programs to pass the time, entertain theirself and satisfy the desire to browse in the lives of others. If Truman is deceived by Christof - unknowingly -, the audience of reality shows seems to be the victim of a kind of self-deception - conscious - aimed at entertainment.
Scopo del presente lavoro è analizzare il rapporto tra realtà e finzione a partire da Il Truman Show. Si svilupperà il tema cominciando dalla filosofia della letteratura, passando per la psicologia cognitiva e gli studi di neuroscienze, e arrivando ad una prospettiva sociologica. Con quest’ultimo approccio si svilupperà il discorso intorno ai reality show a cui il film s’ispira e alla moderna società digitale. Nell’appendice (vedi allegato alla tesi) si analizzerà attraverso un lavoro sperimentale la particolare condizione di autoinganno a cui la maggior parte degli spettatori di questi programmi si sottopone: partendo dall’ipotesi, che il pubblico, nonostante pensi e creda che tutto quello che vede è frutto di un copione già deciso dai creatori dello show, si autoinganni guardando questi programmi per passare il tempo, intrattenersi e soddisfare il desiderio di curiosare nella vita altrui. Se Truman viene ingannato da Christof – inconsapevolmente -, il pubblico dei reality show sembra essere vittima di una sorta di autoinganno - consapevole - finalizzato all’intrattenimento.
Il brivido del Reale
IMPERIALE, CARLOTTA
2019/2020
Abstract
Scopo del presente lavoro è analizzare il rapporto tra realtà e finzione a partire da Il Truman Show. Si svilupperà il tema cominciando dalla filosofia della letteratura, passando per la psicologia cognitiva e gli studi di neuroscienze, e arrivando ad una prospettiva sociologica. Con quest’ultimo approccio si svilupperà il discorso intorno ai reality show a cui il film s’ispira e alla moderna società digitale. Nell’appendice (vedi allegato alla tesi) si analizzerà attraverso un lavoro sperimentale la particolare condizione di autoinganno a cui la maggior parte degli spettatori di questi programmi si sottopone: partendo dall’ipotesi, che il pubblico, nonostante pensi e creda che tutto quello che vede è frutto di un copione già deciso dai creatori dello show, si autoinganni guardando questi programmi per passare il tempo, intrattenersi e soddisfare il desiderio di curiosare nella vita altrui. Se Truman viene ingannato da Christof – inconsapevolmente -, il pubblico dei reality show sembra essere vittima di una sorta di autoinganno - consapevole - finalizzato all’intrattenimento. File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30168