Supporto all’apprendimento ai tempi del Coronavirus: la DAD, una soluzione efficace?

It is with the ministerial note of 17 March 2020 that Italian School Managers are instructed to "activate remote teaching methods for the entire duration of the suspension of teaching activities in schools" to address the epidemiological emergency that has affected the whole world. Managers, teachers, pupils and parents find themselves for the first time, without preparation, to manage a school “through a screen”. Distance teaching was fundamental to allow the school not to stop, but this required teachers to reinvent themselves, to reshape the lessons, to look for infinite ways to increase the motivation and involvement of pupils, who were physically distant from their own teachers for the first time. The objectives to be pursued through the DAD were mainly two, indicated by the Ministry of Education: the first one was to keep the class and school community and the sense of belonging alive, fighting the risk of isolation and demotivation caused by the sudden pandemic; the second one was about not interrupting the learning process. My research has tried to answer the following question: has DAD proved to be an effective solution for learning support of primary school pupils? To provide an answer to this question, through a review of the literature, I have tried to highlight which are the indications for effectively promoting learning in students first and foremost in a face-to-face school: from Classroom Management, to the effective teacher, up to support through homework. Subsequently I investigated which were the proposals offered by the various institutional sites concerning training in DAD times. Finally, through a questionnaire with closed and open questions, I collected the testimonies of some teachers in service at the primary school, to understand their thoughts on the effectiveness of DAD in learning support of their students.

È con la nota ministeriale del 17 marzo 2020 che viene indicato ai Dirigenti Scolastici italiani di “attivare per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza” per fronteggiare l’emergenza epidemiologica che ha colpito il mondo intero. Dirigenti, insegnanti, allievi e genitori, si ritrovano per la prima volta, senza preparazione, a gestire una scuola “attraverso uno schermo”. La didattica a distanza è stata fondamentale per permettere alla scuola di non fermarsi, ma ciò ha richiesto agli insegnanti di reinventarsi, di rimodulare le lezioni, di cercare infinite modalità per aumentare la motivazione ed il coinvolgimento degli alunni, per la prima volta fisicamente distanti dai propri docenti. Gli obiettivi da perseguire attraverso la DAD indicati dal Ministero dell’Istruzione sono stati principalmente due: il primo è stato quello di mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza, combattendo il rischio di isolamento e di demotivazione causati dalla pandemia imprevista; il secondo, quello di non interrompere il percorso di apprendimento. La mia ricerca ha cercato di rispondere alla seguente domanda: la DAD si è rivelata una soluzione efficace per il supporto all’apprendimento degli alunni di scuola primaria? Per fornire una risposta a tale quesito ho cercato di evidenziare, mediante una rassegna della letteratura, quali siano le indicazioni per promuovere efficacemente l’apprendimento negli allievi innanzitutto in una scuola in presenza: dal Classroom Management, all’insegnante efficace, fino al supporto attraverso i compiti. Successivamente ho indagato quali sono state le proposte offerte dai vari siti istituzionali inerenti alla formazione in tempi di DAD. Per finire, attraverso un questionario a domande chiuse ed aperte, ho raccolto le testimonianze di alcuni docenti in servizio presso la scuola primaria, per comprendere il loro pensiero circa l’efficacia della DAD nel supporto all’apprendimento dei loro allievi.