ABSTRACT Introduzione: La gestione della Nutrizione Artificiale (NA) è una problematica particolarmente diffusa tra gli infermieri. Questa lacuna sembra causata, in maniera primaria, da una scarsa formazione universitaria ed in secondo luogo da una ridotta diffusione delle Linee Guida e dei protocolli più efficaci inerenti alla gestione della NA; una scorretta amministrazione della stessa può dunque portare gli infermieri ad imbattersi in dinamiche ad alto rischio clinico. Pertanto, si vuole evidenziare la necessità di una corretta diffusione delle evidenze scientifiche, con il fine ultimo di ridurre i fattori di rischio, gestibili dal solo personale infermieristico. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione della letteratura è quello di identificare le migliori evidenze disponibili sulla sicurezza delle cure nella nutrizione artificiale. Materiali e Metodi: La revisione della letteratura è stata svolta tramite la ricerca delle evidenze scientifiche utilizzando banche dati di interesse biomedico quali PubMed, CINAHL (Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature) e Access Medicine, per le Linee Guida e le Revisioni Sistematiche. Risultati: Dai dati sono stati individuati i problemi più frequenti tra gli infermieri correlati alla gestione della NA, tra questi l’importanza del ruolo infermieristico nella gestione di NA e di un avvio precoce della stessa, poiché gli infermieri, essendo i sanitari più a contatto con i pazienti, hanno modo di effettuare uno screening nutrizionale in maniera repentina e quindi di evitare complicanze associate. È emersa anche la scarsa formazione universitaria, nonché le complicanze (infettive od ostruttive) strettamente correlate alla NA, la cui prevenzione potrebbe essere di sola competenza infermieristica. Conclusioni: Emerge dalla letteratura che la semplice produzione di Linee Guida non è sufficiente per ottenere un cambiamento sostanziale del comportamento tecnico-clinico od organizzativo. L’obiettivo non è quello di rendere “standard” l’assistenza, minimizzandone il valore, ma di rendere appropriato, di facile applicabilità e con un elevato standard di qualità, un comportamento desiderato. Parole chiave: Enteral nutrition, parenteral nutrition, intensive care unit, nursing, complications, adverse effects, guidelines, systematic review.

ABSTRACT Introduzione: La gestione della Nutrizione Artificiale (NA) è una problematica particolarmente diffusa tra gli infermieri. Questa lacuna sembra causata, in maniera primaria, da una scarsa formazione universitaria ed in secondo luogo da una ridotta diffusione delle Linee Guida e dei protocolli più efficaci inerenti alla gestione della NA; una scorretta amministrazione della stessa può dunque portare gli infermieri ad imbattersi in dinamiche ad alto rischio clinico. Pertanto, si vuole evidenziare la necessità di una corretta diffusione delle evidenze scientifiche, con il fine ultimo di ridurre i fattori di rischio, gestibili dal solo personale infermieristico. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione della letteratura è quello di identificare le migliori evidenze disponibili sulla sicurezza delle cure nella nutrizione artificiale. Materiali e Metodi: La revisione della letteratura è stata svolta tramite la ricerca delle evidenze scientifiche utilizzando banche dati di interesse biomedico quali PubMed, CINAHL (Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature) e Access Medicine, per le Linee Guida e le Revisioni Sistematiche. Risultati: Dai dati sono stati individuati i problemi più frequenti tra gli infermieri correlati alla gestione della NA, tra questi l’importanza del ruolo infermieristico nella gestione di NA e di un avvio precoce della stessa, poiché gli infermieri, essendo i sanitari più a contatto con i pazienti, hanno modo di effettuare uno screening nutrizionale in maniera repentina e quindi di evitare complicanze associate. È emersa anche la scarsa formazione universitaria, nonché le complicanze (infettive od ostruttive) strettamente correlate alla NA, la cui prevenzione potrebbe essere di sola competenza infermieristica. Conclusioni: Emerge dalla letteratura che la semplice produzione di Linee Guida non è sufficiente per ottenere un cambiamento sostanziale del comportamento tecnico-clinico od organizzativo. L’obiettivo non è quello di rendere “standard” l’assistenza, minimizzandone il valore, ma di rendere appropriato, di facile applicabilità e con un elevato standard di qualità, un comportamento desiderato. Parole chiave: Enteral nutrition, parenteral nutrition, intensive care unit, nursing, complications, adverse effects, guidelines, systematic review.

Il Risk Management infermieristico nella nutrizione artificiale: una revisione della letteratura

ALBANESE, CECILIA MARIA
2022/2023

Abstract

ABSTRACT Introduzione: La gestione della Nutrizione Artificiale (NA) è una problematica particolarmente diffusa tra gli infermieri. Questa lacuna sembra causata, in maniera primaria, da una scarsa formazione universitaria ed in secondo luogo da una ridotta diffusione delle Linee Guida e dei protocolli più efficaci inerenti alla gestione della NA; una scorretta amministrazione della stessa può dunque portare gli infermieri ad imbattersi in dinamiche ad alto rischio clinico. Pertanto, si vuole evidenziare la necessità di una corretta diffusione delle evidenze scientifiche, con il fine ultimo di ridurre i fattori di rischio, gestibili dal solo personale infermieristico. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione della letteratura è quello di identificare le migliori evidenze disponibili sulla sicurezza delle cure nella nutrizione artificiale. Materiali e Metodi: La revisione della letteratura è stata svolta tramite la ricerca delle evidenze scientifiche utilizzando banche dati di interesse biomedico quali PubMed, CINAHL (Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature) e Access Medicine, per le Linee Guida e le Revisioni Sistematiche. Risultati: Dai dati sono stati individuati i problemi più frequenti tra gli infermieri correlati alla gestione della NA, tra questi l’importanza del ruolo infermieristico nella gestione di NA e di un avvio precoce della stessa, poiché gli infermieri, essendo i sanitari più a contatto con i pazienti, hanno modo di effettuare uno screening nutrizionale in maniera repentina e quindi di evitare complicanze associate. È emersa anche la scarsa formazione universitaria, nonché le complicanze (infettive od ostruttive) strettamente correlate alla NA, la cui prevenzione potrebbe essere di sola competenza infermieristica. Conclusioni: Emerge dalla letteratura che la semplice produzione di Linee Guida non è sufficiente per ottenere un cambiamento sostanziale del comportamento tecnico-clinico od organizzativo. L’obiettivo non è quello di rendere “standard” l’assistenza, minimizzandone il valore, ma di rendere appropriato, di facile applicabilità e con un elevato standard di qualità, un comportamento desiderato. Parole chiave: Enteral nutrition, parenteral nutrition, intensive care unit, nursing, complications, adverse effects, guidelines, systematic review.
Nursing Risk Management in artificial nutrition: a literature review
ABSTRACT Introduzione: La gestione della Nutrizione Artificiale (NA) è una problematica particolarmente diffusa tra gli infermieri. Questa lacuna sembra causata, in maniera primaria, da una scarsa formazione universitaria ed in secondo luogo da una ridotta diffusione delle Linee Guida e dei protocolli più efficaci inerenti alla gestione della NA; una scorretta amministrazione della stessa può dunque portare gli infermieri ad imbattersi in dinamiche ad alto rischio clinico. Pertanto, si vuole evidenziare la necessità di una corretta diffusione delle evidenze scientifiche, con il fine ultimo di ridurre i fattori di rischio, gestibili dal solo personale infermieristico. Obiettivo: L’obiettivo di questa revisione della letteratura è quello di identificare le migliori evidenze disponibili sulla sicurezza delle cure nella nutrizione artificiale. Materiali e Metodi: La revisione della letteratura è stata svolta tramite la ricerca delle evidenze scientifiche utilizzando banche dati di interesse biomedico quali PubMed, CINAHL (Cumulative Index to Nursing and Allied Health Literature) e Access Medicine, per le Linee Guida e le Revisioni Sistematiche. Risultati: Dai dati sono stati individuati i problemi più frequenti tra gli infermieri correlati alla gestione della NA, tra questi l’importanza del ruolo infermieristico nella gestione di NA e di un avvio precoce della stessa, poiché gli infermieri, essendo i sanitari più a contatto con i pazienti, hanno modo di effettuare uno screening nutrizionale in maniera repentina e quindi di evitare complicanze associate. È emersa anche la scarsa formazione universitaria, nonché le complicanze (infettive od ostruttive) strettamente correlate alla NA, la cui prevenzione potrebbe essere di sola competenza infermieristica. Conclusioni: Emerge dalla letteratura che la semplice produzione di Linee Guida non è sufficiente per ottenere un cambiamento sostanziale del comportamento tecnico-clinico od organizzativo. L’obiettivo non è quello di rendere “standard” l’assistenza, minimizzandone il valore, ma di rendere appropriato, di facile applicabilità e con un elevato standard di qualità, un comportamento desiderato. Parole chiave: Enteral nutrition, parenteral nutrition, intensive care unit, nursing, complications, adverse effects, guidelines, systematic review.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/3016