Questa tesi si occuperà di indagare quello che è apparso come uno dei principali problemi metodologici in ambito di filosofia delle neuroscienze: il problema dell’inferenza inversa. Per far questo ho utilizzato come esempio il dibattito nato intorno ad un dilemma morale presentato da Philippa Foot nel 1967, nominato dilemma del carrello, successivamente implementato da Judith Thomson e Frances Kamm con nuove varianti, ed in particolare lo studio di neuroimaging funzionale effettuato da Joshua Greene nel 2001 con il tentativo di dare una soluzione descrittiva al dibattito filosofico normativo sviluppatosi nei decenni precedenti. In seguito, ho analizzato, tramite la critica effettuata da Colin Klein nel 2011, l’utilizzo che dell’inferenza inversa ha fatto Greene e ho esposto quali siano le problematiche ad esso collegate. Infine, ho mostrato le possibili alternative e migliorie all’utilizzo dell’inferenza inversa proposte dallo stesso Klein e da Russel Poldrack. Un ulteriore tema trattato in questa tesi ha riguardato invece il dibattito prettamente neurofilosofico generatosi intorno al dilemma del carrello e all’utilizzo di dati neuroscientifici in ambito di etica normativa, riguardante un altro lavoro di Greene, pubblicato nel 2014.
L'inferenza inversa e la neurofilosofia del giudizio morale
NARESE, MARIA CHIARA
2020/2021
Abstract
Questa tesi si occuperà di indagare quello che è apparso come uno dei principali problemi metodologici in ambito di filosofia delle neuroscienze: il problema dell’inferenza inversa. Per far questo ho utilizzato come esempio il dibattito nato intorno ad un dilemma morale presentato da Philippa Foot nel 1967, nominato dilemma del carrello, successivamente implementato da Judith Thomson e Frances Kamm con nuove varianti, ed in particolare lo studio di neuroimaging funzionale effettuato da Joshua Greene nel 2001 con il tentativo di dare una soluzione descrittiva al dibattito filosofico normativo sviluppatosi nei decenni precedenti. In seguito, ho analizzato, tramite la critica effettuata da Colin Klein nel 2011, l’utilizzo che dell’inferenza inversa ha fatto Greene e ho esposto quali siano le problematiche ad esso collegate. Infine, ho mostrato le possibili alternative e migliorie all’utilizzo dell’inferenza inversa proposte dallo stesso Klein e da Russel Poldrack. Un ulteriore tema trattato in questa tesi ha riguardato invece il dibattito prettamente neurofilosofico generatosi intorno al dilemma del carrello e all’utilizzo di dati neuroscientifici in ambito di etica normativa, riguardante un altro lavoro di Greene, pubblicato nel 2014.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30143