Introduction. Prasterone is a drug used for the treatment of vulvo-vaginal atrophy (VVA) symptoms related to estrogenic deprivation of menopause; it is part of the group of topical hormonal treatments that, administered vaginally, improve the trophism of the mucosa. Prasterone acts with an intracrine action, as a prodrug of dehydroepiandrosterone sulfate that is subsequently converted into androgens and estrogens by enzymes contained in the cells of the vaginal mucosa; thus, it exerts its effect only at this level, with an excellent safety profile. These treatments can also have side benefits on the bladder mucosa, since estrogenic deprivation has a similar effect on these epithelia in the context of the so-called genitourinary syndrome of menopause (GSM); in this context, the patient may present symptoms of urinary urgency, often related to an increased bladder sensitivity in the absence of frank detrusor overactivity (DO) and therefore with poor response to antimuscarinic treatments. Objectives. The aim of this study was to assess the effects of vaginal treatment with prasterone on urinary symptoms in patients with GSM with urgency unrelated to DO. Methods. A prospective observational study was carried out on a cohort of 21 post-menopausal women suffering from GSM, that is, with VVA and concomitant bladder overactivity symptoms (OAB), with no DO on invasive urodynamic examination. The patients were treated for 3 months with vaginal prasterone 6.5 mg/day and followed at the Urogynecology Clinic of the Mauriziano Hospital of Turin, in the period between September 2023 and June 2024. The primary outcome was modification in urgency evaluated with the validated UDI-6 and OAB-q SF questionnaires for urinary symptoms; the secondary outcomes were the impact on VVA symptoms via VAS scale and quality of life on the OAB-q SF QoL, the average number of day and night micturitions, the prevalence of incontinence and urgency, as well as the rate of reported side effects and treatment discontinuation. Results. In the study population, a statistically significant improvement in symptoms reported in UDI-6 (57.1 vs 30.2, p <0.001) and OAB-q-SF for symptoms (61.3 vs 35.7, p <0.001) was observed after 3 months of therapy. Also for secondary outcomes, a statistically significant improvement in quality of life scores for OAB-q-SF (52.8 vs 69.1, p 0.003), the VAS scale for VVA disorders (5.6 vs 3.1, p <0.001), the average daytime frequency (9.4 vs 6.4, p <0.001) and nicturia (2.9 vs 1.7, p <0.001) and prevalence of urinary incontinence (71.4% vs 38.1%, p 0.0039). The rate of discontinuation before the end of the 3-months period was 4.8%, with a single case of discontinuation due to the onset of vulvo-vaginal burning. Conclusions. Intravaginal prasterone appears to be an effective option in the treatment of GSM patients presenting with urgency without objective DO, with a significant improvement in urinary symptoms besides those from VVA; further studies will be needed in the future to compare this treatment with other therapies and identify the groups of patients with the greatest expected benefit.

Introduzione. Il prasterone è un farmaco impiegato per il trattamento della sintomatologia da atrofia vulvo-vaginale (VVA) correlata alla deprivazione estrogenica della menopausa; esso rientra nel gruppo dei trattamenti ormonali topici che, somministrati per via vaginale, migliorano il trofismo della mucosa. Il prasterone agisce con una azione intracrina, come profarmaco del deidroepiandrosterone solfato che viene successivamente convertito in androgeni ed estrogeni da enzimi contenuti nelle cellule della mucosa vaginale; in tal modo, esplica il proprio effetto solo a questo livello, con un ottimo profilo di sicurezza. Questi trattamenti possono avere benefici collaterali anche sulla mucosa vescicale, dato che la deprivazione estrogenica presenta un effetto simile su tali epiteli nel contesto della cosiddetta sindrome genitourinaria della menopausa (GSM); in tale quadro, la paziente può presentare sintomatologia da urgenza minzionale, spesso correlata ad una aumentata sensibilità vescicale in assenza di franca iperattività del muscolo detrusore (DO) e pertanto con scarsa risposta ai trattamenti antimuscarinici. Obiettivi. L’obiettivo di tale studio è stato quello di valutare gli effetti del trattamento vaginale con prasterone sulla sintomatologia da urgenza minzionale in pazienti affette da GSM con urgenza minzionale non correlata a DO. Metodi. E’ stato condotto uno studio osservazionale prospettico su una coorte di 21 donne in età post-menopausale affette da GSM, ovvero con VVA e concomitanti sintomi da iperattività vescicale (OAB), con assenza di DO all’esame urodinamico invasivo. Le pazienti sono state trattate per 3 mesi con prasterone vaginale 6.5 mg/die e seguite presso l’Ambulatorio di Uroginecologia dell’Ospedale Mauriziano di Torino, nel periodo tra Settembre 2023 e Giugno 2024 L’outcome primario è stata la variazione dei disturbi da urgenza minzionale valutati con i questionari validati UDI-6 e OAB-q SF per i sintomi; gli outcome secondari sono stati l’impatto sui sintomi da VVA mediante scala soggettiva VAS e sulla qualità di vita al questionario OAB-q SF QoL, il numero medio di minzioni diurne e notturne, la prevalenza di incontinenza e urgenza, oltre al tasso di effetti collaterali riportati e di discontinuation. Risultati. Nella popolazione in studio, dopo 3 mesi di terapia si è osservato un miglioramento statisticamente significativo dei sintomi riportati ai questionari UDI-6 (57.1 vs 30.2, p <0.001) e OAB-q-SF per i sintomi (61.3 vs 35.7, p <0.001). Anche per gli outcome secondari si è osservato un miglioramento statisticamente significativo dei punteggi per OAB-q-SF per la qualità di vita (52.8 vs 69.1, p 0.003), della scala VAS per i disturbi da VVA (5.6 vs 3.1, p <0.001), del numero medio di minzioni diurne (9.4 vs 6.4, p <0.001) e notturne (2.9 vs 1.7, p <0.001) e della prevalenza di incontinenza urinaria (71.4% vs 38.1%, p 0.0039). Il tasso di discontinuation prima del termine del periodo di 3 mesi è stato del 4.8%, con un singolo caso di sospensione per comparsa di bruciore vulvo-vaginale. Conclusioni. Il prasterone intravaginale appare un’opzione efficace nel trattamento dei disturbi minzionali nelle pazienti con GSM che presentano urgenza minzionale senza DO obiettivabile, con un miglioramento significativo dei sintomi urinari collateralmente a quelli da VVA; saranno necessari ulteriori studi in futuro per confrontare tale trattamento con le altre terapie e identificare i gruppi di pazienti con il maggior beneficio atteso.

Prasterone intravaginale per il trattamento dell'urgenza minzionale in donne in post-menopausa senza iperattività detrusoriale all'esame urodinamico

LUPPI, FRANCESCA
2023/2024

Abstract

Introduzione. Il prasterone è un farmaco impiegato per il trattamento della sintomatologia da atrofia vulvo-vaginale (VVA) correlata alla deprivazione estrogenica della menopausa; esso rientra nel gruppo dei trattamenti ormonali topici che, somministrati per via vaginale, migliorano il trofismo della mucosa. Il prasterone agisce con una azione intracrina, come profarmaco del deidroepiandrosterone solfato che viene successivamente convertito in androgeni ed estrogeni da enzimi contenuti nelle cellule della mucosa vaginale; in tal modo, esplica il proprio effetto solo a questo livello, con un ottimo profilo di sicurezza. Questi trattamenti possono avere benefici collaterali anche sulla mucosa vescicale, dato che la deprivazione estrogenica presenta un effetto simile su tali epiteli nel contesto della cosiddetta sindrome genitourinaria della menopausa (GSM); in tale quadro, la paziente può presentare sintomatologia da urgenza minzionale, spesso correlata ad una aumentata sensibilità vescicale in assenza di franca iperattività del muscolo detrusore (DO) e pertanto con scarsa risposta ai trattamenti antimuscarinici. Obiettivi. L’obiettivo di tale studio è stato quello di valutare gli effetti del trattamento vaginale con prasterone sulla sintomatologia da urgenza minzionale in pazienti affette da GSM con urgenza minzionale non correlata a DO. Metodi. E’ stato condotto uno studio osservazionale prospettico su una coorte di 21 donne in età post-menopausale affette da GSM, ovvero con VVA e concomitanti sintomi da iperattività vescicale (OAB), con assenza di DO all’esame urodinamico invasivo. Le pazienti sono state trattate per 3 mesi con prasterone vaginale 6.5 mg/die e seguite presso l’Ambulatorio di Uroginecologia dell’Ospedale Mauriziano di Torino, nel periodo tra Settembre 2023 e Giugno 2024 L’outcome primario è stata la variazione dei disturbi da urgenza minzionale valutati con i questionari validati UDI-6 e OAB-q SF per i sintomi; gli outcome secondari sono stati l’impatto sui sintomi da VVA mediante scala soggettiva VAS e sulla qualità di vita al questionario OAB-q SF QoL, il numero medio di minzioni diurne e notturne, la prevalenza di incontinenza e urgenza, oltre al tasso di effetti collaterali riportati e di discontinuation. Risultati. Nella popolazione in studio, dopo 3 mesi di terapia si è osservato un miglioramento statisticamente significativo dei sintomi riportati ai questionari UDI-6 (57.1 vs 30.2, p <0.001) e OAB-q-SF per i sintomi (61.3 vs 35.7, p <0.001). Anche per gli outcome secondari si è osservato un miglioramento statisticamente significativo dei punteggi per OAB-q-SF per la qualità di vita (52.8 vs 69.1, p 0.003), della scala VAS per i disturbi da VVA (5.6 vs 3.1, p <0.001), del numero medio di minzioni diurne (9.4 vs 6.4, p <0.001) e notturne (2.9 vs 1.7, p <0.001) e della prevalenza di incontinenza urinaria (71.4% vs 38.1%, p 0.0039). Il tasso di discontinuation prima del termine del periodo di 3 mesi è stato del 4.8%, con un singolo caso di sospensione per comparsa di bruciore vulvo-vaginale. Conclusioni. Il prasterone intravaginale appare un’opzione efficace nel trattamento dei disturbi minzionali nelle pazienti con GSM che presentano urgenza minzionale senza DO obiettivabile, con un miglioramento significativo dei sintomi urinari collateralmente a quelli da VVA; saranno necessari ulteriori studi in futuro per confrontare tale trattamento con le altre terapie e identificare i gruppi di pazienti con il maggior beneficio atteso.
Intravaginal prasterone for the treatment of urinary urgency in postmenopausal women without detrusor overactivity at urodynamic examination
Introduction. Prasterone is a drug used for the treatment of vulvo-vaginal atrophy (VVA) symptoms related to estrogenic deprivation of menopause; it is part of the group of topical hormonal treatments that, administered vaginally, improve the trophism of the mucosa. Prasterone acts with an intracrine action, as a prodrug of dehydroepiandrosterone sulfate that is subsequently converted into androgens and estrogens by enzymes contained in the cells of the vaginal mucosa; thus, it exerts its effect only at this level, with an excellent safety profile. These treatments can also have side benefits on the bladder mucosa, since estrogenic deprivation has a similar effect on these epithelia in the context of the so-called genitourinary syndrome of menopause (GSM); in this context, the patient may present symptoms of urinary urgency, often related to an increased bladder sensitivity in the absence of frank detrusor overactivity (DO) and therefore with poor response to antimuscarinic treatments. Objectives. The aim of this study was to assess the effects of vaginal treatment with prasterone on urinary symptoms in patients with GSM with urgency unrelated to DO. Methods. A prospective observational study was carried out on a cohort of 21 post-menopausal women suffering from GSM, that is, with VVA and concomitant bladder overactivity symptoms (OAB), with no DO on invasive urodynamic examination. The patients were treated for 3 months with vaginal prasterone 6.5 mg/day and followed at the Urogynecology Clinic of the Mauriziano Hospital of Turin, in the period between September 2023 and June 2024. The primary outcome was modification in urgency evaluated with the validated UDI-6 and OAB-q SF questionnaires for urinary symptoms; the secondary outcomes were the impact on VVA symptoms via VAS scale and quality of life on the OAB-q SF QoL, the average number of day and night micturitions, the prevalence of incontinence and urgency, as well as the rate of reported side effects and treatment discontinuation. Results. In the study population, a statistically significant improvement in symptoms reported in UDI-6 (57.1 vs 30.2, p <0.001) and OAB-q-SF for symptoms (61.3 vs 35.7, p <0.001) was observed after 3 months of therapy. Also for secondary outcomes, a statistically significant improvement in quality of life scores for OAB-q-SF (52.8 vs 69.1, p 0.003), the VAS scale for VVA disorders (5.6 vs 3.1, p <0.001), the average daytime frequency (9.4 vs 6.4, p <0.001) and nicturia (2.9 vs 1.7, p <0.001) and prevalence of urinary incontinence (71.4% vs 38.1%, p 0.0039). The rate of discontinuation before the end of the 3-months period was 4.8%, with a single case of discontinuation due to the onset of vulvo-vaginal burning. Conclusions. Intravaginal prasterone appears to be an effective option in the treatment of GSM patients presenting with urgency without objective DO, with a significant improvement in urinary symptoms besides those from VVA; further studies will be needed in the future to compare this treatment with other therapies and identify the groups of patients with the greatest expected benefit.
FERRERO, GIOVANNI BATTISTA
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