Dutch Golden age is a unique case in European Modern Age because it is the first example of Republic. In this period the United Provinces are a flourishing cultural centre, renowned for wealthiness and tolerance, where people, despite their different ethnicity and religion, live together. In this context artists develop a new language, based on visual perception and realistic representations, with a specific focus on lifelikeness and authenticity of results. In a very inflated art market painters compete to realize the best work, by varying from still life to landscapes to portraits, while religious subjects are nearly completely abandoned because of calvinist iconoclasm. However, there is another genre that continues to be depicted; it is history painting, that represents scenes from mythology and Old Testament, the only one where we can find rare examples of nude depicted in Dutch Golden Age. Typical from Classic and Italian tradition, nude figures are a subject that needs to be contextualized in a poietic framework with a moralizing message. The purpose of this dissertation is to study the evolution of this theme in Northern Netherlands painting from late Renaissance to Baroque, analyzing oscillations between bourgeois realism and porto-baroque classicism, ending with the necessary comparison between the two great masters of these two styles: Rembrandt van Rijn and Peter Paul Rubens.
Il Secolo d'oro olandese è una parentesi unica nell'Europa dell'Età moderna, poiché vede la formazione del primo vero esempio di Repubblica. In tale periodo le Province Unite sono un rigoglioso crocevia culturale, noto per il benessere economico e il clima di tolleranza entro il quale convivono persone di diversa etnia e confessione. In questo contesto si sviluppa un linguaggio artistico inedito, basato sulla percezione visiva e l’oggettività lenticolare, sempre attento a una resa realistica e fedele dei soggetti rappresentati. In un mercato dell’arte assai complesso e stratificato, i pittori competono nella realizzazione di opere che variano dalla natura morta al paesaggio al ritratto, mentre quelle di ambito religioso sono quasi del tutto accantonate a causa dell’iconoclastia imposta dal calvinismo. Esiste tuttavia un altro genere che seppur sotto traccia continua ad essere coltivato, ossia la pittura di storia che nel rappresentare scene tratte dalla mitologia e dall’Antico Testamento, riunisce le sporadiche raffigurazioni del nudo rinvenibili in questo periodo. Soggetto tipico dell’arte classica e italiana, la figura nuda deve essere contestualizzata in un ambiente poietico e accompagnata da un messaggio moralizzante. Questa dissertazione si pone l’obiettivo di studiare l’evoluzione di questo specifico tema nella pittura dei Paesi Bassi settentrionali dal tardo Rinascimento al Barocco, analizzando le oscillazioni tra realismo borghese e classicismo proto-barocco, per giungere a istituire l’inevitabile confronto tra i due maggiori maestri attivi su questi fronti iconografici: Rembrandt van Rijn e Peter Paul Rubens.
Il nudo nella pittura del Secolo d’oro olandese.
CARDO, MATTEO
2019/2020
Abstract
Il Secolo d'oro olandese è una parentesi unica nell'Europa dell'Età moderna, poiché vede la formazione del primo vero esempio di Repubblica. In tale periodo le Province Unite sono un rigoglioso crocevia culturale, noto per il benessere economico e il clima di tolleranza entro il quale convivono persone di diversa etnia e confessione. In questo contesto si sviluppa un linguaggio artistico inedito, basato sulla percezione visiva e l’oggettività lenticolare, sempre attento a una resa realistica e fedele dei soggetti rappresentati. In un mercato dell’arte assai complesso e stratificato, i pittori competono nella realizzazione di opere che variano dalla natura morta al paesaggio al ritratto, mentre quelle di ambito religioso sono quasi del tutto accantonate a causa dell’iconoclastia imposta dal calvinismo. Esiste tuttavia un altro genere che seppur sotto traccia continua ad essere coltivato, ossia la pittura di storia che nel rappresentare scene tratte dalla mitologia e dall’Antico Testamento, riunisce le sporadiche raffigurazioni del nudo rinvenibili in questo periodo. Soggetto tipico dell’arte classica e italiana, la figura nuda deve essere contestualizzata in un ambiente poietico e accompagnata da un messaggio moralizzante. Questa dissertazione si pone l’obiettivo di studiare l’evoluzione di questo specifico tema nella pittura dei Paesi Bassi settentrionali dal tardo Rinascimento al Barocco, analizzando le oscillazioni tra realismo borghese e classicismo proto-barocco, per giungere a istituire l’inevitabile confronto tra i due maggiori maestri attivi su questi fronti iconografici: Rembrandt van Rijn e Peter Paul Rubens.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30137