Fin dai primi studi sulle relazioni tra il diritto e gli elaboratori elettronici, sono emerse diverse difficoltà tecniche e teoriche circa l'interrelazione tra il mondo informatico e quello del diritto. Il primo dominato dalla matematica e dalla logica, mentre il secondo è regolato oltre che dalla logica formale anche dalla logica dialettica. Se il diritto fosse guidato dalla pura logica formale probabilmente sarebbe più semplice adattarlo ai sistemi informatici. Nel mondo del diritto esistono variabili imprevedibili non soltanto legate alla giurisprudenza, ma anche ai fenomeni sociali, alla ricerca della giustizia non solamente intesa in modo formale come corretta applicazione dei dettati normativi, ma anche in senso sostanziale, come applicazione del diritto secondo valori etico-sociali, che per loro natura sono mutevoli e influenzati dalla contingenza del tempo. I pionieri dell'informatica giuridica si interrogavano circa il trattamento elettronico del problema giuridico, presupponendo ad esso quattro categorie di analisi: l'analisi del problema giuridico nel contesto sociale, l'analisi del problema giuridico nel contesto giuridico, l'analisi logica del problema giuridico e il trattamento elettronico del problema giuridico. Questa è la metodologia di ricerca tipica della giuscibernetica , La blockchain è diventata un argomento di estrema attualità e popolarità. La sua fama è dovuta anche, se non solo, alla diffusione delle criptovalute che hanno suscitato l'interesse di molti. Ma blockchain non è solo “Bitcoin” ed altre valute virtuali: essa può essere applicata in svariati settori, come ad esempio la tenuta dei registri pubblici, il sistema di votazione e gli smart contracts. Tra i settori che parte degli studiosi pensano possano essere rivoluzionati da questa tecnologia vi è il mondo notarile e quello della pubblica amministrazione grazie, anche, alla creazione di un'identità digitale. Alcuni istituti di fintech ormai offrono, tra i loro servizi di cambiavalute, la possibilità di convertire moneta avente corso legale con valute digitali. In questa trattazione analizzerò dal punto di vista legale le applicazioni che questa nuova tecnologia introduce nel mondo delle transazioni e in quello della contrattualistica. Nel primo capitolo partirò esponendo la definizione di cos'è e come funziona la blockchain, passando, in seguito, ad un'analisi giuridica del possibile valore legale dei dati memorizzati su di essa. Nel secondo capitolo si prenderanno in esame le criptovalute, cercando di darne un inquadramento giuridico e facendo una ricognizione circa il loro possibile utilizzo come mezzi di scambio. Che tutele si possono avere dal punto di vista legale? Non essendo una valuta legale, quando un pagamento effettuato in cryptocurrencies può avere una funzione solutoria? Queste sono le domande principali alle quali si cercherà di dare risposta in questo capitolo. Si farà anche un breve accenno all'esistente normativa antiriciclaggio in materia. Nel terzo ed ultimo capitolo si analizzeranno gli smart contracts. Partendo dalla definizione data dal suo inventore e cercando di darne una definizione dal punto di vista tecnico, si cercherà, lungo tutto il capitolo, di riflettere circa la loro natura giuridica. Sono dei contratti? Sono un semplice mezzo con il quale far circolare le informazioni di un contratto che non è nient'altro che un contratto tradizionale? Sono un metodo di esecuzione di un contratto? Si cercherà di dare una risposta a questi interrogativi tenendo presente il fatto che i “contratti intelligenti” sono sostanzialmente immutabili e inarrestabili. Questo è un vantaggio nel caso le parti contraenti volessero di fatto annullare il rischio di inadempimento, ma potrebbe essere un problema in caso di errori di programmazione. Nel paragrafo conclusivo si farà un accenno al fenomeno delle DAO .
Blockchain, criptovalute e smart contracts. Aspetti legali
NIGRO, RICCARDO
2019/2020
Abstract
Fin dai primi studi sulle relazioni tra il diritto e gli elaboratori elettronici, sono emerse diverse difficoltà tecniche e teoriche circa l'interrelazione tra il mondo informatico e quello del diritto. Il primo dominato dalla matematica e dalla logica, mentre il secondo è regolato oltre che dalla logica formale anche dalla logica dialettica. Se il diritto fosse guidato dalla pura logica formale probabilmente sarebbe più semplice adattarlo ai sistemi informatici. Nel mondo del diritto esistono variabili imprevedibili non soltanto legate alla giurisprudenza, ma anche ai fenomeni sociali, alla ricerca della giustizia non solamente intesa in modo formale come corretta applicazione dei dettati normativi, ma anche in senso sostanziale, come applicazione del diritto secondo valori etico-sociali, che per loro natura sono mutevoli e influenzati dalla contingenza del tempo. I pionieri dell'informatica giuridica si interrogavano circa il trattamento elettronico del problema giuridico, presupponendo ad esso quattro categorie di analisi: l'analisi del problema giuridico nel contesto sociale, l'analisi del problema giuridico nel contesto giuridico, l'analisi logica del problema giuridico e il trattamento elettronico del problema giuridico. Questa è la metodologia di ricerca tipica della giuscibernetica , La blockchain è diventata un argomento di estrema attualità e popolarità. La sua fama è dovuta anche, se non solo, alla diffusione delle criptovalute che hanno suscitato l'interesse di molti. Ma blockchain non è solo “Bitcoin” ed altre valute virtuali: essa può essere applicata in svariati settori, come ad esempio la tenuta dei registri pubblici, il sistema di votazione e gli smart contracts. Tra i settori che parte degli studiosi pensano possano essere rivoluzionati da questa tecnologia vi è il mondo notarile e quello della pubblica amministrazione grazie, anche, alla creazione di un'identità digitale. Alcuni istituti di fintech ormai offrono, tra i loro servizi di cambiavalute, la possibilità di convertire moneta avente corso legale con valute digitali. In questa trattazione analizzerò dal punto di vista legale le applicazioni che questa nuova tecnologia introduce nel mondo delle transazioni e in quello della contrattualistica. Nel primo capitolo partirò esponendo la definizione di cos'è e come funziona la blockchain, passando, in seguito, ad un'analisi giuridica del possibile valore legale dei dati memorizzati su di essa. Nel secondo capitolo si prenderanno in esame le criptovalute, cercando di darne un inquadramento giuridico e facendo una ricognizione circa il loro possibile utilizzo come mezzi di scambio. Che tutele si possono avere dal punto di vista legale? Non essendo una valuta legale, quando un pagamento effettuato in cryptocurrencies può avere una funzione solutoria? Queste sono le domande principali alle quali si cercherà di dare risposta in questo capitolo. Si farà anche un breve accenno all'esistente normativa antiriciclaggio in materia. Nel terzo ed ultimo capitolo si analizzeranno gli smart contracts. Partendo dalla definizione data dal suo inventore e cercando di darne una definizione dal punto di vista tecnico, si cercherà, lungo tutto il capitolo, di riflettere circa la loro natura giuridica. Sono dei contratti? Sono un semplice mezzo con il quale far circolare le informazioni di un contratto che non è nient'altro che un contratto tradizionale? Sono un metodo di esecuzione di un contratto? Si cercherà di dare una risposta a questi interrogativi tenendo presente il fatto che i “contratti intelligenti” sono sostanzialmente immutabili e inarrestabili. Questo è un vantaggio nel caso le parti contraenti volessero di fatto annullare il rischio di inadempimento, ma potrebbe essere un problema in caso di errori di programmazione. Nel paragrafo conclusivo si farà un accenno al fenomeno delle DAO .File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30065