L'elaborazione sviluppata per lo svolgimento di questa tesi, che tratta delle trasformazioni socio-economiche e la riforma del diritto di famiglia, si articola in tre capitoli con paragrafi che studiano l'evoluzione della società e del nucleo familiare dal punto di vista sociale ed economico a partire dalla riforma del 1975. Le leggi italiane sono in continua trasformazione da consentire una crescita e miglioramento del paese. Il diritto di famiglia, di cui si occupa una parte del diritto privato, ha subito molteplici mutamenti nel corso degli anni che hanno permesso un progresso della società da garantire a tutti eguali diritti. Con il tempo, la struttura e l'organizzazione della famiglia si è adattata alle condizioni economiche, politiche e sociali della propria nazione. Se si torna indietro nei secoli, nel 1600 c'era una grande differenza tra le famiglie urbane e quelle rurali che erano molto più numerose, ma durante il periodo di industrializzazione il concetto della famiglia estesa va dissolvendosi a causa delle diverse possibilità come quella di trovare occupazione grazie alle proprie capacità e non dalle provenienze familiari. La riforma del diritto di famiglia del 1975 ha cambiato completamente la condizione della donna perché non è più presente la figura del capo famiglia ma vengono assicurati ad entrambi i coniugi pari diritti e doveri, e si tutelano i figli nati fuori dal matrimonio. La posizione di parità è rispettata anche nei rapporti patrimoniali, in modo da riconoscere il lavoro domestico del coniuge casalingo e per ambedue c'è l'obbligo di contribuzione da permettere così il soddisfacimento dell'intera famiglia. Più lungo invece è stato il percorso di riconoscimento delle unioni civili. A partire dalla fine degli anni '80 vengono fatte diverse proposte di legge ma senza ottenere risultati. Durante gli anni '90 il numero di proposte per disciplinare le unioni civili aumenta in modo consistente, sia da parte della Camera che dal Senato, sollecitati anche dal Parlamento Europeo ma le opposizioni della Chiesa Cattolica furono sempre irremovibili. È il 5 giugno del 2016 quando in Italia vengono finalmente approvate le unioni civili, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa legge riconosce pubblicamente l'amore che lega due persone dello stesso sesso e pari diritti e doveri verso la persona amata.
Trasformazioni socio-economiche e la riforma del diritto di famiglia
ZYKO, KEJSI
2019/2020
Abstract
L'elaborazione sviluppata per lo svolgimento di questa tesi, che tratta delle trasformazioni socio-economiche e la riforma del diritto di famiglia, si articola in tre capitoli con paragrafi che studiano l'evoluzione della società e del nucleo familiare dal punto di vista sociale ed economico a partire dalla riforma del 1975. Le leggi italiane sono in continua trasformazione da consentire una crescita e miglioramento del paese. Il diritto di famiglia, di cui si occupa una parte del diritto privato, ha subito molteplici mutamenti nel corso degli anni che hanno permesso un progresso della società da garantire a tutti eguali diritti. Con il tempo, la struttura e l'organizzazione della famiglia si è adattata alle condizioni economiche, politiche e sociali della propria nazione. Se si torna indietro nei secoli, nel 1600 c'era una grande differenza tra le famiglie urbane e quelle rurali che erano molto più numerose, ma durante il periodo di industrializzazione il concetto della famiglia estesa va dissolvendosi a causa delle diverse possibilità come quella di trovare occupazione grazie alle proprie capacità e non dalle provenienze familiari. La riforma del diritto di famiglia del 1975 ha cambiato completamente la condizione della donna perché non è più presente la figura del capo famiglia ma vengono assicurati ad entrambi i coniugi pari diritti e doveri, e si tutelano i figli nati fuori dal matrimonio. La posizione di parità è rispettata anche nei rapporti patrimoniali, in modo da riconoscere il lavoro domestico del coniuge casalingo e per ambedue c'è l'obbligo di contribuzione da permettere così il soddisfacimento dell'intera famiglia. Più lungo invece è stato il percorso di riconoscimento delle unioni civili. A partire dalla fine degli anni '80 vengono fatte diverse proposte di legge ma senza ottenere risultati. Durante gli anni '90 il numero di proposte per disciplinare le unioni civili aumenta in modo consistente, sia da parte della Camera che dal Senato, sollecitati anche dal Parlamento Europeo ma le opposizioni della Chiesa Cattolica furono sempre irremovibili. È il 5 giugno del 2016 quando in Italia vengono finalmente approvate le unioni civili, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa legge riconosce pubblicamente l'amore che lega due persone dello stesso sesso e pari diritti e doveri verso la persona amata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/30008