In questi ultimi anni si è assistito ad una crescita sempre più esponenziale del fenomeno dell'economia digitale, ovvero il sistema di produzione e scambio basato su tecnologie informatiche. Questo sistema non comprende solo Internet, ma un raggio di azione molto più ampio della Rete. Essa comprende tutte le diverse tecnologie, sia hardware che software, sia online che offline: dai sistemi cloud al mobile, dall'Internet of Things ai Big Data, fino ai social network. Il fenomeno più importante è la sempre maggiore integrazione e ibridazione tra il digitale e l'economia tradizionale, i cui processi produttivi vengono trasformati e ottimizzati dalla tecnologia digitale. È stata ormai acquisita la consapevolezza da parte dei grandi paesi, che la digitalizzazione rappresenta un valido strumento di risposta alle sfide attuali. Tali sfide riguardano la disoccupazione, le diseguaglianze, la crescita, la produttività e l'ambiente, fino ad arrivare alla salute e all'invecchiamento. Non a caso, nel 2015 le Nazioni Unite hanno lanciato un programma di sviluppo post-2015 finalizzato alla generazione di un'economia digitale globale e inclusiva, impegnandosi a favorire l'accesso all'IC, con particolare riferimento ad internet. I benefici della digitalizzazione sono sempre più evidenti. Si pensi innanzitutto all'accesso ai dati, la cui velocità permette alle persone di ottenere l'informazione di cui hanno bisogno in tempi rapidissimi (health - care information, price information, ecc.). Sul piano socio-economico, si pensi invece all'occupazione, alla luce di alcuni studi (McKinsey Global Institute, 2011) che dimostrano come l'internet economy produca un saldo positivo in termini di posti lavoro creati (2,6 per 1 perso), sconfessando così la teoria della “disoccupazione tecnologica. Da parte sua, l'Europa ha mostrato una crescente attenzione verso l'importanza della digitalizzazione a partire sin dai primi anni Duemila quando, nel 2001, la Commissione europea ha lanciato la “Go Digital Initiative” (European Commission, 2003), con l'obiettivo di aiutare le PMI a diventare “digitali” imparando ad utilizzare al meglio internet facendone un vero e proprio business. In questo scenario, ecco che in data 1°agosto 2014, l'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), ha pubblicato il documento “Part 1 of a Report to G20 Development Working Group on the impact of BEPS in Low Income Countries” che descrive la situazione in tema di erosione della base imponibile nei paesi in via di sviluppo mediante lo spostamento dei profitti. La lotta all'erosione della base imponibile è divenuta efficace nel 2012 quando i leaders del G20 hanno invitato la comunità internazionale, in primis l'OCSE a : • favorire la diffusione degli standard internazionali di trasparenza; • individuare i mismatches (le discrepanze) degli ordinamenti fiscali che consentono a queste imprese, operanti nell'economia digitale, di mettere in atto strategie fiscali aggressive: Queste misure di contrasto al BEPS (base erosion and profit shifting), variano a seconda che si tratti di paesi in via di sviluppo o paesi sviluppati. In base a un'indagine condotta dall'OCSE mancano totalmente le misure legislative necessarie per contrastare tale fenomeno. Per fare un esempio i problemi principali in questi paesi sono: • mancanza di training ed esperienza da parte del team delle amministrazioni finanziarie; • scarsa esperienza delle stesse amministrazioni ne sapere negoziare con i contribuen

La Digital Tax

TITA GALLO, SALVATORE
2020/2021

Abstract

In questi ultimi anni si è assistito ad una crescita sempre più esponenziale del fenomeno dell'economia digitale, ovvero il sistema di produzione e scambio basato su tecnologie informatiche. Questo sistema non comprende solo Internet, ma un raggio di azione molto più ampio della Rete. Essa comprende tutte le diverse tecnologie, sia hardware che software, sia online che offline: dai sistemi cloud al mobile, dall'Internet of Things ai Big Data, fino ai social network. Il fenomeno più importante è la sempre maggiore integrazione e ibridazione tra il digitale e l'economia tradizionale, i cui processi produttivi vengono trasformati e ottimizzati dalla tecnologia digitale. È stata ormai acquisita la consapevolezza da parte dei grandi paesi, che la digitalizzazione rappresenta un valido strumento di risposta alle sfide attuali. Tali sfide riguardano la disoccupazione, le diseguaglianze, la crescita, la produttività e l'ambiente, fino ad arrivare alla salute e all'invecchiamento. Non a caso, nel 2015 le Nazioni Unite hanno lanciato un programma di sviluppo post-2015 finalizzato alla generazione di un'economia digitale globale e inclusiva, impegnandosi a favorire l'accesso all'IC, con particolare riferimento ad internet. I benefici della digitalizzazione sono sempre più evidenti. Si pensi innanzitutto all'accesso ai dati, la cui velocità permette alle persone di ottenere l'informazione di cui hanno bisogno in tempi rapidissimi (health - care information, price information, ecc.). Sul piano socio-economico, si pensi invece all'occupazione, alla luce di alcuni studi (McKinsey Global Institute, 2011) che dimostrano come l'internet economy produca un saldo positivo in termini di posti lavoro creati (2,6 per 1 perso), sconfessando così la teoria della “disoccupazione tecnologica. Da parte sua, l'Europa ha mostrato una crescente attenzione verso l'importanza della digitalizzazione a partire sin dai primi anni Duemila quando, nel 2001, la Commissione europea ha lanciato la “Go Digital Initiative” (European Commission, 2003), con l'obiettivo di aiutare le PMI a diventare “digitali” imparando ad utilizzare al meglio internet facendone un vero e proprio business. In questo scenario, ecco che in data 1°agosto 2014, l'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), ha pubblicato il documento “Part 1 of a Report to G20 Development Working Group on the impact of BEPS in Low Income Countries” che descrive la situazione in tema di erosione della base imponibile nei paesi in via di sviluppo mediante lo spostamento dei profitti. La lotta all'erosione della base imponibile è divenuta efficace nel 2012 quando i leaders del G20 hanno invitato la comunità internazionale, in primis l'OCSE a : • favorire la diffusione degli standard internazionali di trasparenza; • individuare i mismatches (le discrepanze) degli ordinamenti fiscali che consentono a queste imprese, operanti nell'economia digitale, di mettere in atto strategie fiscali aggressive: Queste misure di contrasto al BEPS (base erosion and profit shifting), variano a seconda che si tratti di paesi in via di sviluppo o paesi sviluppati. In base a un'indagine condotta dall'OCSE mancano totalmente le misure legislative necessarie per contrastare tale fenomeno. Per fare un esempio i problemi principali in questi paesi sono: • mancanza di training ed esperienza da parte del team delle amministrazioni finanziarie; • scarsa esperienza delle stesse amministrazioni ne sapere negoziare con i contribuen
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/30005