L'interesse verso nuove strategie di veicolazione cutanea di sostanze funzionali in ambito dermocosmetico è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni. I primi carrier ideati in ambito cosmetico sono stati i liposomi, che hanno dato il via alla ricerca di nuovi nanosistemi in grado di incapsulare le molecole attive e garantirne una migliore stabilità chimico-fisica, protezione dall'ambiente esterno e penetrazione dello strato corneo. Con il passare degli anni il crescendo di attenzione verso il mondo dell'ultrapiccolo ha portato alla sintesi di sistemi di veicolazione dell'ordine dei nanometri, caratterizzati da sempre nuove caratteristiche e composizione. Il mio lavoro di tesi si è inserito in questo contesto delle nanotecnologie, con l'analisi di tre strategie formulative di nanovescicole derivate dai liposomi, che rappresentano l'evoluzione una dell'altra, utilizzabili con successo in ambito sia dermatologico sia dermocosmetico. Lo scopo della tesi è stato quello di analizzare i nuovi sviluppi formulativi proposti in letteratura, a partire dalle vescicole fosfolipidiche, valutando anche su quali sostanze funzionali la ricerca scientifica si sia focalizzata per ottenere un utilizzo dermocosmetico di questi sistemi. I primi sistemi vescicolari presi in considerazione sono stati i transferosomi, che a seguito di numerosi studi condotti in vitro e in vivo, si sono dimostrati ottimi veicoli per l'applicazione cutanea di sostanze funzionali cosmetiche. Gli studi analizzati hanno evidenziato che i transferosomi migliorano non solo le caratteristiche di stabilità delle molecole incorporate, ma anche quelle di sicurezza, garantendo una veicolazione mirata e priva di effetti collaterali [1]. Studi in vitro e in vivo sugli etosomi hanno evidenziato come queste vescicole possiedano un'ottima capacità di veicolare le sostanze funzionali sulla pelle, con un aumento del tempo di residenza, a maggiori concentrazioni nei primi strati cutanei [2]. Infine, sono stati analizzati i SECosomi, che si possono definire come un'evoluzione che trae caratteristiche peculiari sia dai transferosomi sia dagli etosomi. L'aspetto maggiormente interessante è rappresentato dal fatto che questi ultimi nanocarrier si sono rivelati particolarmente efficaci nel veicolare sostanze biologiche, come gli acidi nucleici tra cui i siRNA, aprendo a nuove prospettive nella cura e nel trattamento del buono stato di salute della pelle [3]. Queste strategie di veicolazione sono ancora oggetto di studio in ambito cosmetico e ne verrà ampliato sicuramente l'utilizzo, migliorandone le caratteristiche. Inoltre, la veicolazione di siRNA ha introdotto un tipo di applicazione degli acidi nucleici che prima si pensava essere impossibile. Soprattutto in questo campo sono stati condotti solamente studi in vitro, che essendosi rivelati molto incoraggianti apriranno a nuove ipotesi e ad altri possibili utilizzi.
Dai transferosomi ed etosomi ai SECosomi: nanosistemi innovativi per uso dermocosmetico
CAROSSO, EDOARDO
2019/2020
Abstract
L'interesse verso nuove strategie di veicolazione cutanea di sostanze funzionali in ambito dermocosmetico è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni. I primi carrier ideati in ambito cosmetico sono stati i liposomi, che hanno dato il via alla ricerca di nuovi nanosistemi in grado di incapsulare le molecole attive e garantirne una migliore stabilità chimico-fisica, protezione dall'ambiente esterno e penetrazione dello strato corneo. Con il passare degli anni il crescendo di attenzione verso il mondo dell'ultrapiccolo ha portato alla sintesi di sistemi di veicolazione dell'ordine dei nanometri, caratterizzati da sempre nuove caratteristiche e composizione. Il mio lavoro di tesi si è inserito in questo contesto delle nanotecnologie, con l'analisi di tre strategie formulative di nanovescicole derivate dai liposomi, che rappresentano l'evoluzione una dell'altra, utilizzabili con successo in ambito sia dermatologico sia dermocosmetico. Lo scopo della tesi è stato quello di analizzare i nuovi sviluppi formulativi proposti in letteratura, a partire dalle vescicole fosfolipidiche, valutando anche su quali sostanze funzionali la ricerca scientifica si sia focalizzata per ottenere un utilizzo dermocosmetico di questi sistemi. I primi sistemi vescicolari presi in considerazione sono stati i transferosomi, che a seguito di numerosi studi condotti in vitro e in vivo, si sono dimostrati ottimi veicoli per l'applicazione cutanea di sostanze funzionali cosmetiche. Gli studi analizzati hanno evidenziato che i transferosomi migliorano non solo le caratteristiche di stabilità delle molecole incorporate, ma anche quelle di sicurezza, garantendo una veicolazione mirata e priva di effetti collaterali [1]. Studi in vitro e in vivo sugli etosomi hanno evidenziato come queste vescicole possiedano un'ottima capacità di veicolare le sostanze funzionali sulla pelle, con un aumento del tempo di residenza, a maggiori concentrazioni nei primi strati cutanei [2]. Infine, sono stati analizzati i SECosomi, che si possono definire come un'evoluzione che trae caratteristiche peculiari sia dai transferosomi sia dagli etosomi. L'aspetto maggiormente interessante è rappresentato dal fatto che questi ultimi nanocarrier si sono rivelati particolarmente efficaci nel veicolare sostanze biologiche, come gli acidi nucleici tra cui i siRNA, aprendo a nuove prospettive nella cura e nel trattamento del buono stato di salute della pelle [3]. Queste strategie di veicolazione sono ancora oggetto di studio in ambito cosmetico e ne verrà ampliato sicuramente l'utilizzo, migliorandone le caratteristiche. Inoltre, la veicolazione di siRNA ha introdotto un tipo di applicazione degli acidi nucleici che prima si pensava essere impossibile. Soprattutto in questo campo sono stati condotti solamente studi in vitro, che essendosi rivelati molto incoraggianti apriranno a nuove ipotesi e ad altri possibili utilizzi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
825558_tesiedoardocarosso.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
5.71 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.71 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/29998