Nel prossimo futuro, sui campi di battaglia, ai carri armati autonomi e velivoli equipaggiati con sensori, telecamere e radar che ne consentono il controllo da remoto, già in uso negli eserciti più moderni, si affiancheranno certamente altre unità robotiche quali sciami di droni killer, combattenti dalle sembianze umanoidi e dotazioni individuali che conferiranno ai soldati di attingere ad una serie di risorse fisiche e tecnologiche derivanti dall'uso di appositi esoscheletri di supporto. Rispetto ai soldati “tradizionali”, i nuovi armamenti dotati di Intelligenza Artificiale (I.A.) offriranno diversi e numerosi vantaggi: non disobbediscono, non si stancano, non accusano crisi e sindromi psicologiche e possono svolgere il proprio letale incarico in condizioni impossibili per un essere umano, senza soffrire dubbi di natura etica o morale e senza bisogno di addestramento. Certamente questi armamenti sollevano forti problematiche legali oltre che morali ed etiche. Cominciando col chiedersi a quale scopo rispondano i sistemi offensivi autonomi e chi abbia il potere di stabilirne il target, occorre poi affrontare il delicato tema della responsabilità. Ad esempio, se dei robot killer in una guerra uccidessero civili, a chi sarebbe imputabile questa violazione del Diritto Internazionale Umanitario? Alcuni rispondono a questa domanda indicando i decisori politici che hanno consentito all'esercito l'uso di queste armi tecnologiche; altri suggeriscono gli ingegneri perché programmano i robot killer; ma altri ancora ritengono che trattandosi di LAWS (Lethal Autonomous Weapons) la macchina stessa sia da considerarsi responsabile con delle evidenti criticità in ordine alle conseguenze legali di siffatta discutibile attribuzione. Queste ed altre rilevanti tematiche costituiscono l'oggetto di questa tesi che muovendo proprio dal concetto di autonomia di un sistema d'arma passa ad esaminare al 2° capitolo i sistemi difensivi ed offensivi basati sull'I.A., al 3° i sistemi software disponibili e conclude al 4° capitolo con un approfondimento degli aspetti giuridici internazionali e delle conseguenti implicazioni etiche.
Sistemi autonomi di difesa in ambito militare: problemi tecnici, legali ed etici.
GIUSTI, FRANCESCO
2019/2020
Abstract
Nel prossimo futuro, sui campi di battaglia, ai carri armati autonomi e velivoli equipaggiati con sensori, telecamere e radar che ne consentono il controllo da remoto, già in uso negli eserciti più moderni, si affiancheranno certamente altre unità robotiche quali sciami di droni killer, combattenti dalle sembianze umanoidi e dotazioni individuali che conferiranno ai soldati di attingere ad una serie di risorse fisiche e tecnologiche derivanti dall'uso di appositi esoscheletri di supporto. Rispetto ai soldati “tradizionali”, i nuovi armamenti dotati di Intelligenza Artificiale (I.A.) offriranno diversi e numerosi vantaggi: non disobbediscono, non si stancano, non accusano crisi e sindromi psicologiche e possono svolgere il proprio letale incarico in condizioni impossibili per un essere umano, senza soffrire dubbi di natura etica o morale e senza bisogno di addestramento. Certamente questi armamenti sollevano forti problematiche legali oltre che morali ed etiche. Cominciando col chiedersi a quale scopo rispondano i sistemi offensivi autonomi e chi abbia il potere di stabilirne il target, occorre poi affrontare il delicato tema della responsabilità. Ad esempio, se dei robot killer in una guerra uccidessero civili, a chi sarebbe imputabile questa violazione del Diritto Internazionale Umanitario? Alcuni rispondono a questa domanda indicando i decisori politici che hanno consentito all'esercito l'uso di queste armi tecnologiche; altri suggeriscono gli ingegneri perché programmano i robot killer; ma altri ancora ritengono che trattandosi di LAWS (Lethal Autonomous Weapons) la macchina stessa sia da considerarsi responsabile con delle evidenti criticità in ordine alle conseguenze legali di siffatta discutibile attribuzione. Queste ed altre rilevanti tematiche costituiscono l'oggetto di questa tesi che muovendo proprio dal concetto di autonomia di un sistema d'arma passa ad esaminare al 2° capitolo i sistemi difensivi ed offensivi basati sull'I.A., al 3° i sistemi software disponibili e conclude al 4° capitolo con un approfondimento degli aspetti giuridici internazionali e delle conseguenti implicazioni etiche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/29892