ABSTRACT Nicolò Dellavalle Il presente elaborato ha come oggetto di ricerca un'analisi del concetto di "Biopolitica" contenuto nel testo "La volontà di sapere" di Michel Foucault. Il testo di Foucault rientra all'interno di una più vasta opera filosofica conosciuta come:"Storia della Sessualità", la quale si compone rispettivamente di tre libri: "La Volontà di sapere" (1976),"L'uso dei piaceri" (1984),"La cura di sé" (1984). L'insieme di questi tre saggi ha costituito nel tempo un ricco dibattito riflessivo sul soggetto e la sua esistenza all'interno della società contemporanea in crescente emersione degli anni 70'. L'analisi critica proposta da Foucault ha segnato l'inizio di un'indagine intorno alla sessualità in ambito postmoderno per anni, al punto da canonizzare ad oggi il testo come un'opera essenziale per capire la corrente di pensiero strutturalista. La tesi dunque si concentrerà su come i diversi meccanismi discorsivi di controllo sessuale e come alcune istituzioni pongano il soggetto all'interno di un sistema di potere particolare che porta all'emergenza di numerose problematiche relative all'identità sessuale e alla sua configurazione. La mia tesi prenderà in considerazione solo il primo volume per una serie di ragioni che verranno progressivamente esposte nell'elaborato, inoltre per la ricca mole di argomenti presi in esame già solo con il primo libro. E' bene chiarire un aspetto che ritengo importante. Credo sia doveroso specificare che la mia ricerca è di carattere riepilogativo o al massimo introduttivo del discorso sul biopotere. Foucault stesso riteneva la sua esposizione del discorso sessuale sommaria e non conclusiva, dunque é difficile poter esplorare il vasto mondo della biopolitica basandosi esclusivamente sul primo volume della "Storia della Sessualità". Nella prima parte dello scritto cerchero di riepilogare le parti principali del "La Volontà di Sapere", ripercorrendo i vari capitoli che la compongono al fine di esporre, nella maniera più chiara possibile, il pensiero di Foucault riguardo al discorso sessuale: come infatti il discorso intersechi il soggetto, dove si possano trovare le matrici di questo discorso a livello storico, in che modo esso si articoli e che conseguenze abbia sull'individuo per arrivare alla fine della prima parte ad introdurre la nozione di "biopolitica". Nella seconda parte oltre alla linea discorsiva di Foucault intendo abbinare anche quella di un'autrice quasi diametralmente opposta: Martha Nussbaum e il suo saggio:"Disgusto e umanità"(2010). Nel testo di Nussbaum é possibile trovare un'esposizione dell'evoluzione delle politiche sessuali e biologiche portate avanti negli anni dal sistema istituzionale statunitense e di come, grazie a casi legali specifici, esse si siano differenziate nel discorso normativo. Nel passaggio, da quella che viene definita da Nussbaum come un tipo di politica incentrata sul disgusto, ad una più focalizzata sulla caratteristica di umanità è possibile riscontrare un discorso molto lontano da quello di matrice foucaultiana ma in parte parallelo e collaterale ad esso. I due autori dunque differiscono sia per gli aspetti teleologici che metodologici, tuttavia l'analisi giuridico filosofia di Nussbaum è di vitale importanza per capire come alcuni aspetti del discorso di Foucault siano entrati nel tempo all'interno di una cornice normativa ed istituzionale; ed inoltre in che modo sia evoluto il discorso sessuale dagli anni 70' alla prima decade degli anni
Biopolitica: soggettività, sesso e potere. Analisi comparata tra Michel Foucault e Marta C. Nussbaum
DELLAVALLE, NICOLÒ
2019/2020
Abstract
ABSTRACT Nicolò Dellavalle Il presente elaborato ha come oggetto di ricerca un'analisi del concetto di "Biopolitica" contenuto nel testo "La volontà di sapere" di Michel Foucault. Il testo di Foucault rientra all'interno di una più vasta opera filosofica conosciuta come:"Storia della Sessualità", la quale si compone rispettivamente di tre libri: "La Volontà di sapere" (1976),"L'uso dei piaceri" (1984),"La cura di sé" (1984). L'insieme di questi tre saggi ha costituito nel tempo un ricco dibattito riflessivo sul soggetto e la sua esistenza all'interno della società contemporanea in crescente emersione degli anni 70'. L'analisi critica proposta da Foucault ha segnato l'inizio di un'indagine intorno alla sessualità in ambito postmoderno per anni, al punto da canonizzare ad oggi il testo come un'opera essenziale per capire la corrente di pensiero strutturalista. La tesi dunque si concentrerà su come i diversi meccanismi discorsivi di controllo sessuale e come alcune istituzioni pongano il soggetto all'interno di un sistema di potere particolare che porta all'emergenza di numerose problematiche relative all'identità sessuale e alla sua configurazione. La mia tesi prenderà in considerazione solo il primo volume per una serie di ragioni che verranno progressivamente esposte nell'elaborato, inoltre per la ricca mole di argomenti presi in esame già solo con il primo libro. E' bene chiarire un aspetto che ritengo importante. Credo sia doveroso specificare che la mia ricerca è di carattere riepilogativo o al massimo introduttivo del discorso sul biopotere. Foucault stesso riteneva la sua esposizione del discorso sessuale sommaria e non conclusiva, dunque é difficile poter esplorare il vasto mondo della biopolitica basandosi esclusivamente sul primo volume della "Storia della Sessualità". Nella prima parte dello scritto cerchero di riepilogare le parti principali del "La Volontà di Sapere", ripercorrendo i vari capitoli che la compongono al fine di esporre, nella maniera più chiara possibile, il pensiero di Foucault riguardo al discorso sessuale: come infatti il discorso intersechi il soggetto, dove si possano trovare le matrici di questo discorso a livello storico, in che modo esso si articoli e che conseguenze abbia sull'individuo per arrivare alla fine della prima parte ad introdurre la nozione di "biopolitica". Nella seconda parte oltre alla linea discorsiva di Foucault intendo abbinare anche quella di un'autrice quasi diametralmente opposta: Martha Nussbaum e il suo saggio:"Disgusto e umanità"(2010). Nel testo di Nussbaum é possibile trovare un'esposizione dell'evoluzione delle politiche sessuali e biologiche portate avanti negli anni dal sistema istituzionale statunitense e di come, grazie a casi legali specifici, esse si siano differenziate nel discorso normativo. Nel passaggio, da quella che viene definita da Nussbaum come un tipo di politica incentrata sul disgusto, ad una più focalizzata sulla caratteristica di umanità è possibile riscontrare un discorso molto lontano da quello di matrice foucaultiana ma in parte parallelo e collaterale ad esso. I due autori dunque differiscono sia per gli aspetti teleologici che metodologici, tuttavia l'analisi giuridico filosofia di Nussbaum è di vitale importanza per capire come alcuni aspetti del discorso di Foucault siano entrati nel tempo all'interno di una cornice normativa ed istituzionale; ed inoltre in che modo sia evoluto il discorso sessuale dagli anni 70' alla prima decade degli anniFile | Dimensione | Formato | |
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