TITLE: Neuroimaging in newborns with congenital Cytomegalovirus. Correlation between clinical and neurodevelopmental outcomes and gravity score on brain magnetic resonance imaging BACKGROUND: Central Nervous System (CNS) involvement represents the most severe manifestation of congenital CMV infection (cCMV) and can present with a wide range of severity. The assessment of CNS damage caused by cCMV through neonatal neuroimaging is crucial for predicting long-term outcomes in newborns. In particular, brain magnetic resonance imaging (MRI) plays a fundamental role in precisely defining the site and type of CNS lesion, thus guiding therapeutic choices. To provide a more objective classification system for brain lesions in cCMV infection, several MRI scores have been proposed, with the most important being the Alarcón score. However, despite its high sensitivity and specificity, this score remains underutilized in both the literature and clinical practice. AIMS: The aim of this study is to demonstrate the correlation between the Alarcón brain MRI severity score and the clinical outcome of a cohort of both asymptomatic and symptomatic patients with cCMV infection and to outline the score's potential in predicting negative neurodevelopmental and audiological outcomes. PATIENTS AND METHODS: A monocentric longitudinal study with retrospective data collection was conducted, considering a total of 55 patients followed by the Congenital Infections Clinic of the University Neonatology Department at Sant’Anna Hospital in Turin, from June 2005 to May 2024. The study included all children with documented cCMV infection who had undergone brain MRI during neonatal follow-up and had a follow-up period of at least one year. Brain MRIs were scored by a neuroradiology expert who assigned a severity grade from 0 to 3 based on the Alarcón score. Subsequently, sensitivity and specificity for each score were calculated, and a logistic regression model correlating the MRI score outcome with neurological and audiological outcomes was constructed. RESULTS: Newborns with normal or mildly pathological MRIs (grades 0 or 1) were compared with those classified as grades 2 and 3. For neurodevelopmental outcomes, an OR of 19.2 for grade 2 (p-value = 0.009) and an OR of 160 for grade 3 (p-value < 0.001) were obtained. Concerning auditory outcomes, an OR of 19.9 for grade 2 (p-value < 0.001) and an OR of 77.5 for grade 3 (p-value < 0.001) were observed. The analysis of sensitivity, specificity, positive predictive value and negative predictive value demonstrated a great ability to identify patients at low risk of complications for grade 0 and at high risk for grade 3. Additionally, an association was observed between the number of brain MRI lesions and adverse outcomes in the study sample. Finally, regarding the risk of developing CNS lesions, an OR of 0.096 (p-value=0.002) was observed for patients with congenital infection contracted in the second and third trimesters compared to patients with infection contracted in the pre/periconceptional period and the first trimester of pregnancy. CONCLUSIONS: The results highlight the correlation between the Alarcón brain MRI score and the increased risk of long-term sequelae development in patients with cCMV infection, emphasizing its fundamental role in the management of these patients.

TITOLO: Neuroimaging nel neonato con Citomegalovirus congenito. Correlazione tra outcome clinico e neuroevolutivo e score di gravità alla risonanza magnetica encefalica BACKGROUND: Il coinvolgimento del Sistema Nervoso Centrale (SNC) rappresenta la manifestazione più grave dell’infezione congenita da CMV (cCMV) e può presentarsi con un ampio spettro di gravità. La valutazione del danno al SNC causato dal cCMV mediante neuroimaging neonatale è fondamentale per la previsione dell’outcome a lungo termine nel neonato. In particolare, la risonanza magnetica (RM) encefalica gioca un ruolo fondamentale nel definire con precisione il sito e il tipo di lesione del SNC, orientando le scelte terapeutiche. Per offrire un sistema di classificazione più obiettivo delle lesioni cerebrali nell’infezione da cCMV sono stati proposti diversi score alla RM, il più importante è lo score elaborato da Alarcón. Tuttavia, nonostante l’alta sensibilità e specificità, questo score rimane poco utilizzato in letteratura e nella pratica clinica. OBIETTIVI: L’obiettivo dello studio è dimostrare la correlazione tra lo score di gravità alla RM encefalica elaborato da Alarcón e l’outcome clinico di una coorte di pazienti sia asintomatici sia sintomatici con infezione da cCMV e delineare il potenziale dello score nel predire gli esiti negativi sull’udito e sullo sviluppo neuroevolutivo. PAZIENTI E METODI: È stato condotto uno studio longitudinale monocentrico con ricerca dei dati retrospettiva, che ha preso in considerazione un totale di 55 pazienti afferenti all’Ambulatorio di Infezioni Congenite della SC di Neonatologia Universitaria dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, nel periodo compreso fra Giugno 2005 e Maggio 2024. Sono stati inclusi nello studio tutti i bambini con documentata infezione da cCMV, che avessero eseguito una RM encefalica nel corso del follow-up neonatale e il cui follow-up si sia prolungato per almeno un anno. Le RM encefaliche sono state refertate da un esperto in neuroradiologia che ha assegnato un grado di severità da 0 a 3 sulla base dello score di Alarcón. Successivamente sono state calcolate sensibilità e specificità per ciascun punteggio ed è stato costruito un modello di regressione logistica che correlasse l’esito dello score alla RM e l’outcome neurologico e audiologico. RISULTATI: Sono stati confrontati i neonati con RM nella norma o lievemente patologica (grado 0 o 1) con i neonati classificati come grado 2 e grado 3. Per quanto riguarda l’outcome neuroevolutivo è stato ottenuto un OR di 19.2 per il grado 2 (p-value=0.009) e un OR di 160 per il grado 3 (p-value<0.001). Per quanto riguarda l’outcome uditivo è stato ottenuto un OR di 19.9 per il grado 2 (p-value<0.001) e un OR di 77.5 per il grado 3 (p-value<0.001). L'analisi di sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo ha dimostrato una grande capacità di identificare i pazienti a basso rischio di complicanze per il grado 0 e ad alto rischio per il grado 3. È stata inoltre osservata un’associazione tra il numero di lesioni alla RM encefalica e l’outcome sfavorevole nel campione in studio. Infine, per quanto riguarda il rischio di sviluppare lesioni al SNC, è stato osservato un OR di 0.096 (p-value=0.002) per i pazienti con infezione congenita contratta nel II e III trimestre rispetto ai pazienti con infezione contratta nel periodo pre/periconcezionale e nel I trimestre di gravidanza. CONCLUSIONI: I risultati evidenziano la correlazione tra lo score alla RM encefalica elaborato da Alarcón e il rischio aumentato di sviluppo di sequele a lungo termine per i pazienti con infezione da cCMV, sottolineando il suo ruolo fondamentale nel management di questi pazienti.

Neuroimaging nel neonato con Citomegalovirus congenito. Correlazione tra outcome clinico e neuroevolutivo e score di gravità alla risonanza magnetica encefalica

BOSCOLO, LUCREZIA
2023/2024

Abstract

TITOLO: Neuroimaging nel neonato con Citomegalovirus congenito. Correlazione tra outcome clinico e neuroevolutivo e score di gravità alla risonanza magnetica encefalica BACKGROUND: Il coinvolgimento del Sistema Nervoso Centrale (SNC) rappresenta la manifestazione più grave dell’infezione congenita da CMV (cCMV) e può presentarsi con un ampio spettro di gravità. La valutazione del danno al SNC causato dal cCMV mediante neuroimaging neonatale è fondamentale per la previsione dell’outcome a lungo termine nel neonato. In particolare, la risonanza magnetica (RM) encefalica gioca un ruolo fondamentale nel definire con precisione il sito e il tipo di lesione del SNC, orientando le scelte terapeutiche. Per offrire un sistema di classificazione più obiettivo delle lesioni cerebrali nell’infezione da cCMV sono stati proposti diversi score alla RM, il più importante è lo score elaborato da Alarcón. Tuttavia, nonostante l’alta sensibilità e specificità, questo score rimane poco utilizzato in letteratura e nella pratica clinica. OBIETTIVI: L’obiettivo dello studio è dimostrare la correlazione tra lo score di gravità alla RM encefalica elaborato da Alarcón e l’outcome clinico di una coorte di pazienti sia asintomatici sia sintomatici con infezione da cCMV e delineare il potenziale dello score nel predire gli esiti negativi sull’udito e sullo sviluppo neuroevolutivo. PAZIENTI E METODI: È stato condotto uno studio longitudinale monocentrico con ricerca dei dati retrospettiva, che ha preso in considerazione un totale di 55 pazienti afferenti all’Ambulatorio di Infezioni Congenite della SC di Neonatologia Universitaria dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, nel periodo compreso fra Giugno 2005 e Maggio 2024. Sono stati inclusi nello studio tutti i bambini con documentata infezione da cCMV, che avessero eseguito una RM encefalica nel corso del follow-up neonatale e il cui follow-up si sia prolungato per almeno un anno. Le RM encefaliche sono state refertate da un esperto in neuroradiologia che ha assegnato un grado di severità da 0 a 3 sulla base dello score di Alarcón. Successivamente sono state calcolate sensibilità e specificità per ciascun punteggio ed è stato costruito un modello di regressione logistica che correlasse l’esito dello score alla RM e l’outcome neurologico e audiologico. RISULTATI: Sono stati confrontati i neonati con RM nella norma o lievemente patologica (grado 0 o 1) con i neonati classificati come grado 2 e grado 3. Per quanto riguarda l’outcome neuroevolutivo è stato ottenuto un OR di 19.2 per il grado 2 (p-value=0.009) e un OR di 160 per il grado 3 (p-value<0.001). Per quanto riguarda l’outcome uditivo è stato ottenuto un OR di 19.9 per il grado 2 (p-value<0.001) e un OR di 77.5 per il grado 3 (p-value<0.001). L'analisi di sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e negativo ha dimostrato una grande capacità di identificare i pazienti a basso rischio di complicanze per il grado 0 e ad alto rischio per il grado 3. È stata inoltre osservata un’associazione tra il numero di lesioni alla RM encefalica e l’outcome sfavorevole nel campione in studio. Infine, per quanto riguarda il rischio di sviluppare lesioni al SNC, è stato osservato un OR di 0.096 (p-value=0.002) per i pazienti con infezione congenita contratta nel II e III trimestre rispetto ai pazienti con infezione contratta nel periodo pre/periconcezionale e nel I trimestre di gravidanza. CONCLUSIONI: I risultati evidenziano la correlazione tra lo score alla RM encefalica elaborato da Alarcón e il rischio aumentato di sviluppo di sequele a lungo termine per i pazienti con infezione da cCMV, sottolineando il suo ruolo fondamentale nel management di questi pazienti.
Neuroimaging in newborns with congenital Cytomegalovirus. Correlation between clinical and neurodevelopmental outcomes and gravity score on brain magnetic resonance imaging
TITLE: Neuroimaging in newborns with congenital Cytomegalovirus. Correlation between clinical and neurodevelopmental outcomes and gravity score on brain magnetic resonance imaging BACKGROUND: Central Nervous System (CNS) involvement represents the most severe manifestation of congenital CMV infection (cCMV) and can present with a wide range of severity. The assessment of CNS damage caused by cCMV through neonatal neuroimaging is crucial for predicting long-term outcomes in newborns. In particular, brain magnetic resonance imaging (MRI) plays a fundamental role in precisely defining the site and type of CNS lesion, thus guiding therapeutic choices. To provide a more objective classification system for brain lesions in cCMV infection, several MRI scores have been proposed, with the most important being the Alarcón score. However, despite its high sensitivity and specificity, this score remains underutilized in both the literature and clinical practice. AIMS: The aim of this study is to demonstrate the correlation between the Alarcón brain MRI severity score and the clinical outcome of a cohort of both asymptomatic and symptomatic patients with cCMV infection and to outline the score's potential in predicting negative neurodevelopmental and audiological outcomes. PATIENTS AND METHODS: A monocentric longitudinal study with retrospective data collection was conducted, considering a total of 55 patients followed by the Congenital Infections Clinic of the University Neonatology Department at Sant’Anna Hospital in Turin, from June 2005 to May 2024. The study included all children with documented cCMV infection who had undergone brain MRI during neonatal follow-up and had a follow-up period of at least one year. Brain MRIs were scored by a neuroradiology expert who assigned a severity grade from 0 to 3 based on the Alarcón score. Subsequently, sensitivity and specificity for each score were calculated, and a logistic regression model correlating the MRI score outcome with neurological and audiological outcomes was constructed. RESULTS: Newborns with normal or mildly pathological MRIs (grades 0 or 1) were compared with those classified as grades 2 and 3. For neurodevelopmental outcomes, an OR of 19.2 for grade 2 (p-value = 0.009) and an OR of 160 for grade 3 (p-value < 0.001) were obtained. Concerning auditory outcomes, an OR of 19.9 for grade 2 (p-value < 0.001) and an OR of 77.5 for grade 3 (p-value < 0.001) were observed. The analysis of sensitivity, specificity, positive predictive value and negative predictive value demonstrated a great ability to identify patients at low risk of complications for grade 0 and at high risk for grade 3. Additionally, an association was observed between the number of brain MRI lesions and adverse outcomes in the study sample. Finally, regarding the risk of developing CNS lesions, an OR of 0.096 (p-value=0.002) was observed for patients with congenital infection contracted in the second and third trimesters compared to patients with infection contracted in the pre/periconceptional period and the first trimester of pregnancy. CONCLUSIONS: The results highlight the correlation between the Alarcón brain MRI score and the increased risk of long-term sequelae development in patients with cCMV infection, emphasizing its fundamental role in the management of these patients.
FAGIOLI, FRANCA
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Descrizione: Neuroimaging nel neonato con Citomegalovirus congenito. Correlazione tra outcome clinico e neuroevolutivo e score di gravità alla risonanza magnetica encefalica
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