L’oggetto di studio di questa tesi è la ricezione di Jorge Luis Borges in Italia nel periodo compreso tra il 1927 e il 1949. Arco temporale che anticipa di circa trent’anni l’ingresso dello scrittore argentino in Italia, convenzionalmente fissato nel 1955, con la traduzione di Ficciones realizzata dallo scrittore Franco Lucentini per la collana “I gettoni” di Einaudi. Sono stati recuperati, contestualizzati e analizzati una serie di riferimenti alla figura e all’opera di Borges apparsi su riviste e libri italiani nel periodo a cavallo tra le due guerre mondiali. Di particolare importanza sono risultate soprattutto le traduzioni di quattro poesie di Borges, realizzate in quegli anni da tre autori diversi, che rappresentano – allo stato attuale delle fonti – le prime versioni in assoluto di un testo di Borges in una lingua straniera. In concomitanza con questa prima ricezione italiana di Borges, è stato osservato il profilarsi e lo strutturarsi di iniziative e progetti interculturali volti a consolidare un rapporto più serio e maturo di collaborazione culturale fra l’Italia e l’Argentina. In linea con le direttive di propaganda culturale emanate dal regime fascista in quegli anni, la maggior parte degli intellettuali italiani coinvolti in questo processo di mediazione culturale furono impegnati prima di tutto nella promozione della letteratura italiana in Argentina, e soltanto in seconda battuta si dedicarono alla diffusione della letteratura argentina in Italia. Nel quadro di queste relazioni interculturali, la ricezione di Borges si situa in una posizione sicuramente periferica all’interno dell’orizzonte letterario italiano di quegli anni. L’immagine di Borges che viene tratteggiata in questi aurorali interventi e nelle prime traduzioni si focalizza essenzialmente sul suo ruolo di fondatore del movimento avanguardista argentino degli anni Venti, sulla sua figura di poeta ultraista e, in misura minore, sull’erudizione della sua raffinata scrittura saggistica. All’incirca coevo alla prima ricezione di Borges in Francia (tra la metà degli anni Venti e gli anni Cinquanta), questo percorso di ricezione italiana se ne discosta in più punti, soprattutto nella differente interpretazione complessiva che viene elaborata a proposito del significato e del valore letterario dell’opera giovanile dell’autore.
I primi tentativi di mediazione culturale italo-argentina: la ricezione di Jorge Luis Borges in Italia fra il 1927 e il 1949.
BORIO, ANDREA
2019/2020
Abstract
L’oggetto di studio di questa tesi è la ricezione di Jorge Luis Borges in Italia nel periodo compreso tra il 1927 e il 1949. Arco temporale che anticipa di circa trent’anni l’ingresso dello scrittore argentino in Italia, convenzionalmente fissato nel 1955, con la traduzione di Ficciones realizzata dallo scrittore Franco Lucentini per la collana “I gettoni” di Einaudi. Sono stati recuperati, contestualizzati e analizzati una serie di riferimenti alla figura e all’opera di Borges apparsi su riviste e libri italiani nel periodo a cavallo tra le due guerre mondiali. Di particolare importanza sono risultate soprattutto le traduzioni di quattro poesie di Borges, realizzate in quegli anni da tre autori diversi, che rappresentano – allo stato attuale delle fonti – le prime versioni in assoluto di un testo di Borges in una lingua straniera. In concomitanza con questa prima ricezione italiana di Borges, è stato osservato il profilarsi e lo strutturarsi di iniziative e progetti interculturali volti a consolidare un rapporto più serio e maturo di collaborazione culturale fra l’Italia e l’Argentina. In linea con le direttive di propaganda culturale emanate dal regime fascista in quegli anni, la maggior parte degli intellettuali italiani coinvolti in questo processo di mediazione culturale furono impegnati prima di tutto nella promozione della letteratura italiana in Argentina, e soltanto in seconda battuta si dedicarono alla diffusione della letteratura argentina in Italia. Nel quadro di queste relazioni interculturali, la ricezione di Borges si situa in una posizione sicuramente periferica all’interno dell’orizzonte letterario italiano di quegli anni. L’immagine di Borges che viene tratteggiata in questi aurorali interventi e nelle prime traduzioni si focalizza essenzialmente sul suo ruolo di fondatore del movimento avanguardista argentino degli anni Venti, sulla sua figura di poeta ultraista e, in misura minore, sull’erudizione della sua raffinata scrittura saggistica. All’incirca coevo alla prima ricezione di Borges in Francia (tra la metà degli anni Venti e gli anni Cinquanta), questo percorso di ricezione italiana se ne discosta in più punti, soprattutto nella differente interpretazione complessiva che viene elaborata a proposito del significato e del valore letterario dell’opera giovanile dell’autore.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
798637_tesiandreaborio.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.66 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.66 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/29779