BACKGROUND At birth, most newborns successfully make the transition to extrauterine life without assistance. However, a 10% requires additional support, including neonatal resuscitation in the delivery room. Antepartum and/or intrapartum factors can increase the need for neonatal resuscitation. It is crucial to evaluate these factors to identify newborns who might need assistance. OBJECTIVES The main objective of the study was to analyse births at a single centre to correlate antepartum and/or intrapartum factors with the need for neonatal assistance in the delivery room, assessing their predictive value. Furthermore, the neonatal care provided by paediatric intervention was investigated in relation to the type of delivery (vaginal and operative delivery, elective, and emergency caesarean section) and perinatal factors MATERIALS AND METHODS All newborns at the Neonatology Unit of A.O. Mauriziano in Turin between 01/10/2023 and 27/02/2024 were consecutively enrolled. Clinical and demographic data of the mothers, peripartum risk factors, delivery modes and need for neonatal assistance were collected. A univariate analysis of risk factors was conducted to evaluate their predictive value concerning neonatal resuscitation. RESULTS A total of 500 newborns were enrolled, of which 474 (94.8%) were full-term, 339 born from vaginal delivery, and 161 via elective or urgent caesarean section. At birth, 24.6% of the newborns underwent the initial steps of resuscitation, and 4.0% required positive pressure ventilation (PPV). No advanced neonatal resuscitation was performed. One-third of newborns with peripartum factors required neonatal support; the cumulative presence of ante- and/or intrapartum factors was proportionally associated with the event, with intrapartum factors impacting higher than antepartum factors [OR 3.91(2.56-6.03) vs 1.74(1.15-2.62)]. Among the variables analysed, nulliparity, gestational age (GA) <37 weeks and maternal haemorrhage in the second or third trimester were significant antepartum factors. Intrapartum factors included operative delivery, urgent caesarean section, general maternal anaesthesia, abnormal fetal presentation and heart rate, and meconium-stained amniotic fluid (MSAF). Paediatric intervention in the delivery room occurred in 11.7% of spontaneous deliveries, 53.9% of operative deliveries, 43.7% of elective and 62.2% of urgent caesarean sections. A significant difference was found in the comparison between spontaneous deliveries and elective caesarean sections regarding the initial steps of resuscitation, but not for the need for PPV, either in the absence or presence of peripartum factors. CONCLUSIONS The study generally aligns with the literature regarding the association of antepartum and intrapartum factors with the need for neonatal resuscitation and identifies 3 significant antepartum variables (nulliparity, GA<37 weeks, second or third trimester haemorrhage) and 6 significant intrapartum variables (operative delivery, emergency caesarean section, maternal general anaesthesia, fetal presentation and heart rate abnormalities, MSAF). In the comparison between spontaneous deliveries and elective caesarean sections, no significant difference was found in the need for PPV either in the absence or presence of perinatal factors, suggesting that the presence of the paediatrician in the delivery room may not be necessary for all elective caesarean deliveries. FUTURE PERSPECTIVES The results provide a basis for the revision of the internal protocols and aim to enhance the ability to predict the need for neonatal resuscitation through the development and clinical validation of predictive risk scores.

PRESUPPOSTI Alla nascita, la maggior parte dei neonati effettua con successo la transizione alla vita extrauterina senza assistenza. Circa il 10% necessita di supporto aggiuntivo, inclusa la rianimazione neonatale in sala parto. Fattori ante- e/o intrapartum possono aumentare la necessità di rianimazione neonatale. È cruciale valutare questi fattori per identificare i neonati che potrebbero richiedere assistenza. OBIETTIVI L’obiettivo principale dello studio è stato analizzare le nascite di un singolo centro nel periodo in esame per correlare fattori ante- e/o intrapartum con la necessità di assistenza neonatale in sala parto, valutandone il valore predittivo. Si è, inoltre, indagato l’intervento pediatrico di assistenza neonatale rispetto al tipo di parto (vaginale, operativo, taglio cesareo (TC) elettivo e urgente) e ai fattori perinatali. MATERIALI E METODI Sono stati arruolati consecutivamente tutti i nati nella S.C. Neonatologia dell’A.O. Mauriziano di Torino tra il 01/10/2023 e il 27/02/2024. Sono stati raccolti dati clinici e demografici delle gestanti, fattori di rischio peripartum, modalità di parto e necessità di assistenza neonatale. È stata condotta un’analisi univariata sui fattori di rischio per valutarne il valore predittivo rispetto alla rianimazione neonatale. RISULTATI Sul totale di 500 neonati, 474 (94.8%) erano a termine, 339 nati da parto vaginale e 161 da taglio cesareo. Alla nascita, per il 24.6% dei neonati sono stati avviati i primi passi della rianimazione e nel 4.0% è stata necessaria la ventilazione a pressione positiva (VPP). In nessun neonato è stata effettuata rianimazione neonatale avanzata. Un terzo dei neonati con fattori peripartum hanno avuto necessità di assistenza neonatale; la presenza e la cumulatività di fattori perinatali è proporzionalmente associata all’evento, con i fattori intrapartum che influiscono più degli antepartum [OR 3.91 (2.56-6.03) versus OR 1.74 (1.15-2.62)]. Tra le variabili studiate, la nulliparità, l’età gestazionale (EG) <37 settimane e l’emorragia materna in II-III trimestre tra le antepartum, e il parto operativo, il TC urgente, l’anestesia generale materna, l’anomala presentazione fetale, alterazioni del battito cardiaco fetale (bcf) e il liquido amniotico tinto di meconio (MSAF) tra le intrapartum, sono risultate significativamente associate all’outcome. L’intervento del pediatra in sala parto è avvenuto nell’11.7% dei parti spontanei, nel 53.9% degli operativi, nel 43.7% dei TC elettivi e nel 62.2% degli urgenti. È stata riscontrata una differenza significativa nel confronto tra parti spontanei e TC urgenti per quanto riguarda l’avvio dei primi passi della rianimazione ma non per la necessità di VPP sia in assenza sia in presenza di fattori di rischio. CONCLUSIONI Lo studio supporta l’ipotesi di associazione tra fattori ante- e/o intrapartum con la necessità di rianimazione neonatale identificando come significative 3 variabili antepartum (nulliparità, EG<37 settimane, emorragia in II-III trimestre) e 6 intrapartum (parto operativo, TC urgente, anestesia generale materna, anomalie di presentazione, alterazioni del bcf, MSAF). Nel confronto tra parti spontanei e TC elettivi non è stata riscontrata una differenza significativa nella necessità di VPP sia in assenza sia in presenza di fattori perinatali per cui si può supporre che la presenza a priori del pediatra non sia necessaria in tutti i TC elettivi. PROSPETTIVE FUTURE I risultati ottenuti costituiscono presupposto per la revisione di protocolli interni e mirano a potenziare la capacità di previsione di rianimazione neonatale attraverso lo sviluppo e la convalida clinica di score di rischio predittivi.

Fattori materni, fetali e intrapartum predittivi di necessità di rianimazione neonatale: analisi di casistica prospettica da singolo centro

CATANIA, MARTA
2023/2024

Abstract

PRESUPPOSTI Alla nascita, la maggior parte dei neonati effettua con successo la transizione alla vita extrauterina senza assistenza. Circa il 10% necessita di supporto aggiuntivo, inclusa la rianimazione neonatale in sala parto. Fattori ante- e/o intrapartum possono aumentare la necessità di rianimazione neonatale. È cruciale valutare questi fattori per identificare i neonati che potrebbero richiedere assistenza. OBIETTIVI L’obiettivo principale dello studio è stato analizzare le nascite di un singolo centro nel periodo in esame per correlare fattori ante- e/o intrapartum con la necessità di assistenza neonatale in sala parto, valutandone il valore predittivo. Si è, inoltre, indagato l’intervento pediatrico di assistenza neonatale rispetto al tipo di parto (vaginale, operativo, taglio cesareo (TC) elettivo e urgente) e ai fattori perinatali. MATERIALI E METODI Sono stati arruolati consecutivamente tutti i nati nella S.C. Neonatologia dell’A.O. Mauriziano di Torino tra il 01/10/2023 e il 27/02/2024. Sono stati raccolti dati clinici e demografici delle gestanti, fattori di rischio peripartum, modalità di parto e necessità di assistenza neonatale. È stata condotta un’analisi univariata sui fattori di rischio per valutarne il valore predittivo rispetto alla rianimazione neonatale. RISULTATI Sul totale di 500 neonati, 474 (94.8%) erano a termine, 339 nati da parto vaginale e 161 da taglio cesareo. Alla nascita, per il 24.6% dei neonati sono stati avviati i primi passi della rianimazione e nel 4.0% è stata necessaria la ventilazione a pressione positiva (VPP). In nessun neonato è stata effettuata rianimazione neonatale avanzata. Un terzo dei neonati con fattori peripartum hanno avuto necessità di assistenza neonatale; la presenza e la cumulatività di fattori perinatali è proporzionalmente associata all’evento, con i fattori intrapartum che influiscono più degli antepartum [OR 3.91 (2.56-6.03) versus OR 1.74 (1.15-2.62)]. Tra le variabili studiate, la nulliparità, l’età gestazionale (EG) <37 settimane e l’emorragia materna in II-III trimestre tra le antepartum, e il parto operativo, il TC urgente, l’anestesia generale materna, l’anomala presentazione fetale, alterazioni del battito cardiaco fetale (bcf) e il liquido amniotico tinto di meconio (MSAF) tra le intrapartum, sono risultate significativamente associate all’outcome. L’intervento del pediatra in sala parto è avvenuto nell’11.7% dei parti spontanei, nel 53.9% degli operativi, nel 43.7% dei TC elettivi e nel 62.2% degli urgenti. È stata riscontrata una differenza significativa nel confronto tra parti spontanei e TC urgenti per quanto riguarda l’avvio dei primi passi della rianimazione ma non per la necessità di VPP sia in assenza sia in presenza di fattori di rischio. CONCLUSIONI Lo studio supporta l’ipotesi di associazione tra fattori ante- e/o intrapartum con la necessità di rianimazione neonatale identificando come significative 3 variabili antepartum (nulliparità, EG<37 settimane, emorragia in II-III trimestre) e 6 intrapartum (parto operativo, TC urgente, anestesia generale materna, anomalie di presentazione, alterazioni del bcf, MSAF). Nel confronto tra parti spontanei e TC elettivi non è stata riscontrata una differenza significativa nella necessità di VPP sia in assenza sia in presenza di fattori perinatali per cui si può supporre che la presenza a priori del pediatra non sia necessaria in tutti i TC elettivi. PROSPETTIVE FUTURE I risultati ottenuti costituiscono presupposto per la revisione di protocolli interni e mirano a potenziare la capacità di previsione di rianimazione neonatale attraverso lo sviluppo e la convalida clinica di score di rischio predittivi.
Maternal, fetal, and intrapartum factors as neonatal resuscitation need predictors: a single-center prospective case study analysis
BACKGROUND At birth, most newborns successfully make the transition to extrauterine life without assistance. However, a 10% requires additional support, including neonatal resuscitation in the delivery room. Antepartum and/or intrapartum factors can increase the need for neonatal resuscitation. It is crucial to evaluate these factors to identify newborns who might need assistance. OBJECTIVES The main objective of the study was to analyse births at a single centre to correlate antepartum and/or intrapartum factors with the need for neonatal assistance in the delivery room, assessing their predictive value. Furthermore, the neonatal care provided by paediatric intervention was investigated in relation to the type of delivery (vaginal and operative delivery, elective, and emergency caesarean section) and perinatal factors MATERIALS AND METHODS All newborns at the Neonatology Unit of A.O. Mauriziano in Turin between 01/10/2023 and 27/02/2024 were consecutively enrolled. Clinical and demographic data of the mothers, peripartum risk factors, delivery modes and need for neonatal assistance were collected. A univariate analysis of risk factors was conducted to evaluate their predictive value concerning neonatal resuscitation. RESULTS A total of 500 newborns were enrolled, of which 474 (94.8%) were full-term, 339 born from vaginal delivery, and 161 via elective or urgent caesarean section. At birth, 24.6% of the newborns underwent the initial steps of resuscitation, and 4.0% required positive pressure ventilation (PPV). No advanced neonatal resuscitation was performed. One-third of newborns with peripartum factors required neonatal support; the cumulative presence of ante- and/or intrapartum factors was proportionally associated with the event, with intrapartum factors impacting higher than antepartum factors [OR 3.91(2.56-6.03) vs 1.74(1.15-2.62)]. Among the variables analysed, nulliparity, gestational age (GA) <37 weeks and maternal haemorrhage in the second or third trimester were significant antepartum factors. Intrapartum factors included operative delivery, urgent caesarean section, general maternal anaesthesia, abnormal fetal presentation and heart rate, and meconium-stained amniotic fluid (MSAF). Paediatric intervention in the delivery room occurred in 11.7% of spontaneous deliveries, 53.9% of operative deliveries, 43.7% of elective and 62.2% of urgent caesarean sections. A significant difference was found in the comparison between spontaneous deliveries and elective caesarean sections regarding the initial steps of resuscitation, but not for the need for PPV, either in the absence or presence of peripartum factors. CONCLUSIONS The study generally aligns with the literature regarding the association of antepartum and intrapartum factors with the need for neonatal resuscitation and identifies 3 significant antepartum variables (nulliparity, GA<37 weeks, second or third trimester haemorrhage) and 6 significant intrapartum variables (operative delivery, emergency caesarean section, maternal general anaesthesia, fetal presentation and heart rate abnormalities, MSAF). In the comparison between spontaneous deliveries and elective caesarean sections, no significant difference was found in the need for PPV either in the absence or presence of perinatal factors, suggesting that the presence of the paediatrician in the delivery room may not be necessary for all elective caesarean deliveries. FUTURE PERSPECTIVES The results provide a basis for the revision of the internal protocols and aim to enhance the ability to predict the need for neonatal resuscitation through the development and clinical validation of predictive risk scores.
DE SANCTIS, LUISA
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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