IL MORAL HAZARD NELLA CRISI DEI MUTUI SUBPRIME

Può ormai considerarsi un dato risaputo la crescente rilevanza dell'informazione nella società contemporanea. Il progressivo passaggio da un'economia dei beni ad un'economia dell'informazione, per l'appunto caratterizzata dalla crescente rilevanza e centralità dell'informazione, è stato definito attraverso l'evoluzione da una società post industriale, ad una società post moderna e, infine, ad una società dell'informazione. Quello che comunque è certo è che l'informazione, sia sotto il profilo della sua produzione, controllo, divulgazione, ha assunto un ruolo assolutamente centrale. Il presente elaborato ha come obiettivo lo studio del ruolo svolto nei processi decisori delle politiche di finanziamento aziendali e, in particolar modo, delle dinamiche su cui si fondano le relazioni tra cedenti e richiedenti credito, nelle asimmetrie informative. Se le scelte che gli individui compiono fossero sempre efficienti, ne discenderebbe che anche i relativi mercati risulterebbero efficienti; ma i giocatori hanno spesso informazioni incomplete, che generano incertezza e che, pertanto, possono determinare comportamenti inefficienti. La teoria economica dell'informazione, interviene non solo per descrivere i fenomeni di asimmetria informativa e gli effetti che essi determinano sui costi di transazione del mercato, ma anche come modello di intervento per individuare efficienti condizioni contrattuali in un contesto di informazione incompleta. Attraverso l'analisi della più recente crisi finanziaria dei nostri tempi, la c.d. crisi dei mutui sub-prime, si vuole porre l'accento sulla relazione che intercorre fra rischio di insolvenza e distribuzione asimmetrica delle informazioni, identificando quale anello debole, degli eventi concatenati alla vicenda, la mancanza di forme idonee a contrastare l'azzardo morale, ossia la possibilità che, data la distribuzione impari delle informazioni fra gli operatori che caratterizzano il mercato, una parte degli stessi operatori possa trarre una premeditata profittabilità economica commisurata al danno arrecato ad un'altra parte, inconsapevole del pregiudizio a cui è potenzialmente esposta.