Studio dell'ivermectina come terapia eziologica per la rogna sarcoptica negli stambecchi iberici: validazione di un metodo HPLC-MS/MS per la quantificazione nel plasma

Since the end of the 1980s, the spread of sarcoptic mange, a dermatological disease caused by Sarcoptic scabiei, has begun in Spain among the Iberian ibex (Capra pyrenaica) population. This phenomenon had a mortality rate of over 95% of the entire population, arriving to count only 150 ibex that survived to the epidemic in 1991. The infection continues today and because in Spain these ungulates are hunted and eaten, it causes serious damage both economically, due to the reduction in meat consumption, and veterinarian, due to the fact that the infection isn't limited only to this species. During the years various substances have been used to treat animals with sarcoptic mange and, in most of the studies reported in literature, these acaricides are administrated via subcutaneous. About Iberian ibex, ivermectin injected subcutaneously is the most used method. This work was carried out in collaboration with the Department of Veterinary Sciences, it is in collaboration with some Spanish entities, which are involved in carrying out pharmacokinetic studies relating to the oral treatment of ivermectin on C. pyrenaica against this disease and to evaluate if this kind of administration could be the best one. The aim of this thesis work is the development of an HPLC-MS/MS analysis method and its validation for the quantification of ivermectin in the plasma of these ungulates, according to the work of Alladio et al. published in the article “Effective validation of chromatographic analytical methods: The illustrative case of androgenic steroids”. In particular, as regards the extraction phase of the sample, a method was chosen that exploits the proprieties of acetonitrile in favoring the precipitation of the protein component and the subsequent solid phase extraction of the analyte, according to the principle developed for the first time by Da Montigny et al. in 1990. Excellent results were obtained about the instrumental aspect of the method, while other work will be required to optimize the extraction phase of the sample from plasma and blood. More develops will required for the analysis in different matrices and for the search for metabolites.

Dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, in Spagna si è assistito alla diffusione della rogna sarcoptica, patologia dermatologica causata dal Sarcoptes scabiei, tra la popolazione degli stambecchi iberici (Capra pyrenaica). Questo fenomeno giunse ad avere un tasso di mortalità superiore al 95% dell'intera popolazione, arrivando a contare nel 1991 solo 150 esemplari di stambecchi sopravvissuti all'epidemia. Il contagio continua tutt'oggi e poiché in Spagna questi ungulati vengono cacciati e mangiati, esso provoca gravi danni sia a livello economico, a causa della riduzione del consumo delle carni, sia veterinario, per il fatto di non rimanere circoscritto solo a questa specie. Nel corso degli anni sono state utilizzate varie sostanze per trattare animali affetti da rogna sarcoptica e, nella maggior parte degli studi riportati in letteratura, questi acaricidi vengono iniettati per via sottocutanea. Per quanto riguarda gli stambecchi iberici, è stata utilizzata soprattutto l'ivermectina sempre per via sottocutanea. Il presente lavoro è stato svolto in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Veterinarie, in collaborazione con diversi enti spagnoli, che si occupano di effettuare studi farmacocinetici relativi al trattamento orale di ivermectina sulla Capra pyrenaica contro questa patologia e di valutare se questo possa essere il miglior tipo di assunzione. Scopo specifico di questo lavoro di tesi è stato lo sviluppo di un metodo di analisi HPLC-MS/MS e la sua validazione per la quantificazione di ivermectina nel plasma di questi ungulati, secondo il lavoro di Alladio et al. pubblicato nell'articolo "Effective validation of chromatographic analytical methods: The illustrative case of androgenic steroids". In particolare, per quel che riguarda la fase estrattiva del campione, si è scelto un metodo che sfrutta le proprietà dell'acetonitrile nel favorire la precipitazione della componente proteica e la successiva estrazione in fase solida dell'analita, secondo il principio elaborato per la prima volta da De Montigny et al. nel 1990. Ottimi risultati sono stati ottenuti per quel che riguarda l'aspetto strumentale del metodo mentre altro lavoro sarà necessario per ottimizzare la fase di estrazione del campione dal plasma e dal sangue. Ulteriori sviluppi saranno richiesti per l'analisi in altre matrici e per la ricerca dei metaboliti.