Neurogenic bowel dysfunction (NBD) can be defined as the loss of physiological bowel function due to injury, neurological disease, or birth defects of the central nervous system. The main clinical manifestations are constipation, fecal incontinence, pain and abdominal distension. All of this leads to a loss of independence, dignity, anxiety, depression and social isolation. The case report describes a nursing and follow-up educational intervention in a 45-year-old patient with a D12 blast fracture suffering from NBD. The nursing educational intervention took place at the outpatient clinic of the Unipolar Spinal Unit (USU) of the Azienda Ospedaliera Universitaria della Citta della Salute e della Scienza of Turin. The goal of the intervention is to improve the evaluation scales, with an improvement in intestinal function and quality of life. The research strategy used analyzed the educational nursing intervention by comparing the assessment scales administered to the patient at T1 (nursing pre-treatment) and T2 (nursing post-treatment). According to the results obtained from the various assessment scales administered to the patient, it can be stated that in the specific case the educational nursing intervention led to an improvement in the patient's condition at T2 compared to T2 in all the scales administered.
La disfunzione intestinale neurogena (NBD) si può definire come la perdita di una funzione intestinale fisiologica a causa di lesioni, malattie neurologiche o difetti congeniti del sistema nervoso centrale. Le principali manifestazioni cliniche sono la stitichezza, l’incontinenza fecale, il dolore e la distensione addominale. Tutto ciò comporta una perdita di indipendenza, dignità, ansia, depressione e isolamento sociale. Il case report descrive un intervento educativo infermieristico e di follow-up in un paziente di 45 anni con frattura da scoppio di D12 che soffre di NBD. L’intervento educativo infermieristico si è svolto presso l’ambulatorio dell’Unità Spinale Unipolare (USU) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino. L’obiettivo dell’intervento è il miglioramento delle scale di valutazione, con un miglioramento a livello della funzionalità intestinale e della qualità di vita. La strategia di ricerca utilizzata ha analizzato l’intervento infermieristico educativo attraverso il confronto di scale di valutazione somministrate al paziente al T1 (pretrattamento infermieristico) e al T2 (post-trattamento infermieristico). Si può affermare secondo i risultati ottenuti dalle varie scale di valutazione somministrate al paziente che nel caso specifico l’intervento infermieristico educativo ha portato ad un miglioramento delle condizioni del paziente al T2 rispetto al T1 in tutte le scale somministrate.
Disfunzione intestinale neurogena: un caso clinico assistenziale
SCHIFANO, CHIARA
2021/2022
Abstract
La disfunzione intestinale neurogena (NBD) si può definire come la perdita di una funzione intestinale fisiologica a causa di lesioni, malattie neurologiche o difetti congeniti del sistema nervoso centrale. Le principali manifestazioni cliniche sono la stitichezza, l’incontinenza fecale, il dolore e la distensione addominale. Tutto ciò comporta una perdita di indipendenza, dignità, ansia, depressione e isolamento sociale. Il case report descrive un intervento educativo infermieristico e di follow-up in un paziente di 45 anni con frattura da scoppio di D12 che soffre di NBD. L’intervento educativo infermieristico si è svolto presso l’ambulatorio dell’Unità Spinale Unipolare (USU) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino. L’obiettivo dell’intervento è il miglioramento delle scale di valutazione, con un miglioramento a livello della funzionalità intestinale e della qualità di vita. La strategia di ricerca utilizzata ha analizzato l’intervento infermieristico educativo attraverso il confronto di scale di valutazione somministrate al paziente al T1 (pretrattamento infermieristico) e al T2 (post-trattamento infermieristico). Si può affermare secondo i risultati ottenuti dalle varie scale di valutazione somministrate al paziente che nel caso specifico l’intervento infermieristico educativo ha portato ad un miglioramento delle condizioni del paziente al T2 rispetto al T1 in tutte le scale somministrate.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/2965