This dissertation aims to analyse in depth Il deserto dei Tartari, a classic romance of Italian literature that often has been underrated and misinterpreted. The interest towards this romance comes from Dino Buzzati's choice of locating the whole story in a not specified place, where even time seems to stop, by creating a mysterious and fascinating atmosphere that underlines the affairs of the main character, Giovanni Drogo. Between the lots of romances that Italian literature producted in the twentieh century, my choice has not been so difficult: however reads this book can't avoid to dress the part of the main character, profoundly reflecting on the message that Buzzati wanted to leave us. In this parable of existence, Buzzati underlines through an acute allegory, the miserable condition of the man. Through the years, many critics expressed their opinion about this romance which has got a double interpretation: the main character, from one hand, reflects, through his endless waiting, the Italian society's chrisis, that was living a bad social and historical moment of big impotence. However, this romance opens interesting scenarios thanks to its beautiful ending: the mysterious smile with which the story concludes makes us think about a hope message. The protagonist, as compelled by the appeal of Fortezza Bastiani as bored because of the long days spent in waiting for the enemies that will never come, will die getting rid of every torment and hoax of the life and even smiling to Death, accepting his destiny and justyfing his existence.
In questa dissertazione si tenterà di analizzare approfonditamente Il deserto dei Tartari, un romanzo classico della letteratura italiana che troppo spesso è stato sottovalutato e mal interpretato. L'interesse verso questo romanzo proviene dalla scelta, da parte dell'autore Dino Buzzati, di situare l'intera vicenda in un luogo non precisato, dove il tempo stesso sembra arrestarsi, creando un'atmosfera misteriosa ed affascinante che mette in risalto la vicenda del protagonista Giovanni Drogo. Fra i tanti e preziosi romanzi che la letteratura italiana ha prodotto nel Novecento, la mia scelta non è stata difficile: in fondo, chiunque legga attentamente questo libro non può fare a meno di calarsi nella parte, entrando nei panni del protagonista e riflettendo profondamente sul messaggio celato che Buzzati ci ha voluto lasciare. In questa parabola esistenziale, Buzzati sottolinea tramite un'acuta allegoria la misera condizione dell'uomo. Negli anni, molti critici hanno espresso la loro opinione su questo romanzo dalla doppia interpretazione: il protagonista, in una prima chiave di lettura, pare rispecchiare, attraverso la sua interminabile attesa, la crisi di una società, quella italiana, che stava vivendo un momento storico-sociale di grande impotenza. Tuttavia, questo romanzo apre scenari interessanti grazie al bel finale: il misterioso sorriso col quale si conclude la vicenda vuole suggerire un messaggio di speranza all'animo del lettore. Il protagonista, tanto ammaliato dal richiamo della Fortezza quanto annoiato dalle lunghe giornate trascorse negli anni di servizio militare aspettando un nemico che non arriverà mai, morirà liberandosi da ogni tormento e beffa della vita, sorridendo alla morte ed accettando il proprio destino senza subirlo, giustificando così la propria esistenza.
Il deserto dei Tartari, parabola dell'esistenza
CATALANO, ANDREA
2019/2020
Abstract
In questa dissertazione si tenterà di analizzare approfonditamente Il deserto dei Tartari, un romanzo classico della letteratura italiana che troppo spesso è stato sottovalutato e mal interpretato. L'interesse verso questo romanzo proviene dalla scelta, da parte dell'autore Dino Buzzati, di situare l'intera vicenda in un luogo non precisato, dove il tempo stesso sembra arrestarsi, creando un'atmosfera misteriosa ed affascinante che mette in risalto la vicenda del protagonista Giovanni Drogo. Fra i tanti e preziosi romanzi che la letteratura italiana ha prodotto nel Novecento, la mia scelta non è stata difficile: in fondo, chiunque legga attentamente questo libro non può fare a meno di calarsi nella parte, entrando nei panni del protagonista e riflettendo profondamente sul messaggio celato che Buzzati ci ha voluto lasciare. In questa parabola esistenziale, Buzzati sottolinea tramite un'acuta allegoria la misera condizione dell'uomo. Negli anni, molti critici hanno espresso la loro opinione su questo romanzo dalla doppia interpretazione: il protagonista, in una prima chiave di lettura, pare rispecchiare, attraverso la sua interminabile attesa, la crisi di una società, quella italiana, che stava vivendo un momento storico-sociale di grande impotenza. Tuttavia, questo romanzo apre scenari interessanti grazie al bel finale: il misterioso sorriso col quale si conclude la vicenda vuole suggerire un messaggio di speranza all'animo del lettore. Il protagonista, tanto ammaliato dal richiamo della Fortezza quanto annoiato dalle lunghe giornate trascorse negli anni di servizio militare aspettando un nemico che non arriverà mai, morirà liberandosi da ogni tormento e beffa della vita, sorridendo alla morte ed accettando il proprio destino senza subirlo, giustificando così la propria esistenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/29634